La probabile ed
annunciata giravolta statalista della Lega Nord, all’indomani del risultato
ottenuto nella tornata elettorale per le europee, pone una serie di riflessioni
sullo stato dell’indipendentismo lungo l’intera penisola.
I segnali
significativi arrivati in questi mesi dal Veneto che a gran voce chiede di
essere libero (sotto questo punto di vista, il processo di affrancamento dal
decrepito stato itagliano è già in uno stato avanzato), uniti alla rabbia ed
alla voglia di staccarsi dal fallimentare regime italiota provenienti da strati
sempre più ampi della popolazione anche al Sud, rappresentano un punto di
partenza da cui partire per convogliare le tante anime realmente federaliste ed
indipendentiste sparse qua e là, dopo l’esperienza leghista.
Come Lega Sud Ausonia,
abbiamo sempre cercato di tenere vivo il discorso convogliando il dissenso
esistente in un Mezzogiorno letteralmente dissanguato da anni ed anni di mafia,
camorra, mala politica, clientelismo ed affarismo, nella bandiera di un
movimento che da 20 anni è un punto di riferimento importante per chi realmente
vuole la libertà al di sotto del Garigliano. Subendo attacchi di ogni genere,
ma andando sempre e comunque avanti, forti di un’idea – quella di un Sud
indipendente ed affrancato da Roma – da cui non abbiamo mai recesso neppure di
un centimetro!
Ed altrettanto abbiamo
fatto con gli altri movimenti presenti nello Stivale, che hanno la nostra
stessa visione, appoggiando le battaglie di sardi, siciliani, veneti, lombardi
e di tutti coloro che rivendicano un diritto che è sancito dall’articolo 20
della Carta dell’ONU. Ovvero, quello dell’autodeterminazione dei popoli che non
solo prevale gerarchicamente sulle norme interne, perché si tratta di diritto
internazionale, ma attribuisce a qualsiasi comunità la libertà di decidere con
chi stare. Sempre, comunque e dovunque!
Giusto per ricordarlo
a chi pateticamente parla ancora di unità di uno stato – quello itagliano – che
con questo sistema centralista mai lo è stato, né tantomeno mai lo potrà
essere. Ed il cui fallimento, sotto tutti i punti di vista, è ormai stato
ufficialmente accertato e certificato.
Rilanciamo dunque la
necessità di chiamare a raccolta tutti veri federalisti, autonomisti ed indipendentisti
verso la costruzione di un’autentica casa comune di chi ancora persegue le idee
dell’indimenticato professor Gianfranco Miglio.
Magari sotto forma di
una grande convention da tenersi dopo la pausa estiva, sull’esempio di quanto
già organizzato alcuni anni fa a Jesolo dalla testata giornalistica “L’Indipendenza”,
per dar vita ad un grande contenitore che dia espressione a chi, deluso ed
amareggiato dall’esperienza leghista, voglia avere il giusto riconoscimento dei
propri ideali di libertà ed anti-statalismo.
Abbiamo dato vita da
alcuni anni al soggetto politico POPOLI SOVRANI (www.popolisovrani.it). Un progetto che
intende mettere insieme tutti i movimenti che vedono in Roma ladrona, il vero NEMICO
da abbattere per restituire dignità e sviluppo a territori massacrati da una
crisi voluta ed imposta dai poteri forti.
L’idea di una
confederazione di stati organizzati sulla base di una costituzione ispirata in
tutto e per tutto a quella federale svizzera, almeno personalmente, la ritengo
essere una delle strade – insieme alla proclamazione dell’indipendenza -
realmente percorribili, pena un abisso dalle conseguenze imprevedibili. E per
questo ancora più pericoloso, per la nostra stessa sopravvivenza.
Alle prossime elezioni
politiche ci sarà da fare una scelta di campo: o con gli statalisti di tutte le
salse e risme (comprese quelle di un Carroccio che purtroppo, con molta
probabilità, si appresta a prendere per
l’ennesima volta in giro una base composta nella sua stragrande maggioranza da
persone oneste ed in buona fede), oppure con i veri federalisti ed autonomisti!
Scelta elettorale
obbligata e forzata da un sistema che – è bene ricordarlo e ribadirlo - si sta
sempre più arroccando su sé stesso, e che impone dunque che tutti questi
movimenti esistenti sul territorio, si uniscano sotto un’unica bandiera.
Divisioni ed egoismi,
in un momento storico irripetibile come questo, fanno solo il gioco di questo
regime che altro non vuole che vederci ognuno ancorato nelle proprie posizioni.
Fermo restando e sottolineando il fondamentale principio che, una volta mandati
a casa questi satrapi, ognuno sarà libero di fare in casa propria ciò che
vuole!


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