Il paese delle
anomalie, delle menzogne, dei misteri, dell’opportunismo e delle
contraddizioni. Se volessimo utilizzare un modo per descrivere sinteticamente
cosa e’ in realtà lo stato itagliano, probabilmente questa serie di aggettivi
rendono l’idea meglio di qualunque giro di parole. Un paese nato grazie ad una
clamorosa bugia storica con cui è stata fatta passare per unità in realtà
quella che non abbiamo mai smesso di descrivere quale vera e propria
colonizzazione ed annessione di un territorio – quello del sud – infettato poi
con i virus del degrado, della delinquenza, della corruzione e della
criminalità dalla carogna centralista che grazie alle organizzazioni criminali
chiamate mafia, camorra, sacra corona unita e ‘ndrangheta ha sempre tarpato le
ali ad ogni anelito di progresso e di riscatto sociale.
E’ naturale
che, fatte queste doverose premesse, il resto della storia che ha accompagnato
le vicissitudini di questo sgangherato è ridicolo paese non poteva che essere
contraddistinto da una serie infinita di contraddizioni, di menzogne e di
anomalie su cui non si è mai voluto fare piena luce.
Sullo sfondo,
un regime dei partiti che ha sempre pensato bene con i propri sporchi giochetti
di tenere lontani i cittadini sulle scelte che contano e di far passare – con
la complicità dei media e degli intellettuali – certe porcate, quali conquiste
della democrazia. Un cliché che non è mai cambiato, nonostante che i suonatori
di questa musica stonata è fastidiosa siano nel tempo mutati. E c’e’ da
giurarci che sarà ancora così, per chissà quanto tempo.
Fra poco si
tornerà a votare per le amministrative
a Milano, Roma e Napoli. In una
tornata elettorale, dove ci appare chiaro che la spartizione della torta sia
già compiuta, attribuendo le poltrone e gli incarichi in modo gattopardesco: a
Milano vittoria del centrodestra, a Roma successo dei grillini mentre a Napoli
si profila uno scontro tutto a sinistra fra il PD guidato dal recidivo Don Antonio
Berisha detto Bassolino ed il partito dei magistrati con Giggino De
Magistr(at)is.
Insomma, uno
scenario tutt’altro che edificante che rispecchia un tacito accordo fatto fra i principali partiti che (s)governano
questo paese, secondo una logica ormai trita e ritrita. Cominciamo da quella
Milano che fu definita anni fa la
capitale “morale” (?!) itagliana, teatro di Tangentopoli e luogo dove si annida
il potere economico. Nel capoluogo lombardo, la lotta dovrebbe essere confinata
come al solito al dualismo fra centrodestra e centrosinistra, dove si fa una
gran fatica a distinguere fra i due candidati - tanto simili tra loro – quale
possa essere il distinguo fra i due schieramenti.
Il
centrosinistra, detentore della carica di sindaco con Pisapia, presenta quel
Giuseppe Sala, commissario dell’Expo 2015, che ha lasciato in dote per la
manifestazione fieristica un buco di svariati milioni di Euro! Un bel biglietto
da visita, non c’e’ che dire! Tanto denaro pubblico malamente sprecato per un
evento che – a dispetto della fanfara e della retorica che l’accompagnato – si
è rivelato in realtà un vero e proprio fallimento, perché il numero di
visitatori e’ stato inferiore alle attese e non ha lasciato praticamente un bel
niente ai milanesi.
Dall’altro
lato della barricata, troviamo Parisi sostenuto dalla coalizione di
centrodestra che spazia fra la Lega 2.0 di Salvini e l’NCD di Alfano, ovvero
colui che sta facendo da autentica stampella per un non meglio definito
“interesse nazionale” al governo illegittimo e delinquenziale targato Renzi. Il
candidato sostenuto e caldeggiato da Berlusconi, ha un passato nelle fila dei
socialisti ed era uno dei sostenitori di quel Bettino Craxi di cui conosciamo
molto bene l’amicizia che lo legava a doppio filo con l’ex cavaliere di Arcore.
Oltre a loro due, il nulla. Tale possono definirsi i candidati di facciata del
M5S e di altre liste minori, fra cui si annoverano i nostalgici della
fallimentare e dannosa ideologia comunista.
Scendiamo di
latitudine ed arriviamo a Roma, dove la grande favorita appare la candidata dei
grillini, Virginia Raggi. Costretto alle dimissioni il pessimo Marino, anche
qui il pronostico sembra essere scontato. Appare risibile, la candidatura
dell’impresentabile Bertolaso che ricordiamo molto bene quale capo di quella
Protezione Civile che gesti’ in maniera scellerata la ricostruzione de
L’Aquila, dopo quel tremendo terremoto che colpì il capoluogo abruzzese quasi 7
anni fa. Un nome, che ha fatto storcere – solo di facciata, chiariamo – il
nasino delicato di Salvini e della Meloni, che ormai facciamo fatica a
distinguere visto e considerato che l’attuale Lega Nord si è appiattita su
posizioni decisamente centraliste, alleandosi con i fascisti. Ancora avvolto
nel dubbio, il candidato del centrosinistra anche se appare chiaro che per il
PD di Renzi si profili una solenne batosta.
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Ed infine,
arriviamo a Napoli dove si registra la novità assoluta per queste elezioni: il
candidato padano dei grillini (che attuano una vera e propria desistenza
presentando l’improbabile Marco Brambilla), la discesa in campo del partito dei
magistrati (guidato dal metifico Giggino o’ sindachino che in questi anni non
ha per nulla migliorato la situazione comatosa che affligge la capitale del sud),
ed infine il ritorno di cui potevamo tranquillamente fare a meno di Bassolino.
Non ci voleva
molto a ripulire Napoli dalla montagna di immondizie cui l’aveva ridotta
quell’Antonio Berisha detto “Bassolino” che con incredibile protervia e faccia
tosta, si permette di ricandidarsi di nuovo allo scranno di Palazzo San
Giacomo! Non possiamo non esprimere il nostro totale biasimo nei confronti di
questi due personaggi, che rappresentano quel potere (giudiziario e politico)
che ha causato quello scandalo della Terra dei Fuochi che ha causato in questi
anni un incremento esponenziale nel numero di caso di tumori e leucemie anche e
sopratutto fra i bambini, così come riportano in maniera impietosa le cifre
divulgate dal presidio pediatrico dell’ospedale “Santobono-Pausillipon”!
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La Terra dei Fuochi continua a bruciare nel silenzio della magistratura e della politica... |
Numeri agghiaccianti
che tirano direttamente in ballo sia la classe politica (vero, Bassolino?) che
non ha saputo opporsi ad un’altra invasione (questa volta di veleni e scorie tossiche)
provenienti dal Nord, perché era in ballo il solito bu$in€$$ milionario,
attraverso cui la sinistra mafiosa e comunista doveva arricchirsi sulle spalle
e sulla salute di inermi ed incolpevoli cittadini, che chi doveva essere
chiamato ad inchiodarla davanti alle proprie responsabilità, applicando
semplicemente la legge!
In questo
scandalo infatti anche la magistratura ha la sua bella fetta di colpe, visto e
considerato che appare francamente inspiegabile il totale immobilismo di
giudici che hanno pensato bene di sprecare tempo e denaro pubblico in processi,
al confronto, barzelletta come quelli che hanno visto coinvolto Berlusconi ed i
suoi mai chiariti intrallazzi amorosi con alcune ragazzine, forse minorenni.
Chi ci
conosce, sa benissimo che non abbiamo mai speso parole troppo tenere con Sua
Emittenza. Ma se pensiamo ai danni ambientali provocati dall’arroganza del PD e
della sua creatura che adesso si sta mettendo in proprio – il partito dei
magistrati – non possiamo fare a meno di provare un senso di disgusto e di
profonda indignazione chiedendoci perché chi dovrebbe essere chiamato ad
amministrare e ad applicare la giustizia in nome del popolo, in realtà se ne
sia vigliaccamente e pilatescamente lavato le mani, solo perché erano stati
coinvolti quei personaggi del PD che avevano favorito l’ascesa di chi detiene
il potere giudiziario.
Potere
giudiziario – e qui siamo alla più pericolosa anomalia di questo paese – che agisce
al di fuori del dettato costituzionale, non rispondendo mai delle proprie malefatte.
Un andazzo che è iniziato già tantissimi anni fa, quando alcuni giudici
sbatterono in galera - senza avere il benché minimo straccio di prova a
disposizione – il povero Enzo Tortora! Si affidarono ad alcune spregevoli
menzogne di un manipolo di bastardi camorristi che approfittando della nuova
legge sui pentiti, pensarono bene di calunniare in maniera infame il famoso
personaggio televisivo.
Fu poi
accertato che in realtà Tortora era stato vittima di uno squallido complotto
con tanto di condanna ad alcuni anni di reclusione per un reato mai commesso,
che di fatto ne causò la morte. I giudici che commisero quello scempio non hanno
mai pagato, come sarebbe invece stato sacrosanto! Sono stati i cittadini, come
al solito, a doversi accollare sulle loro spalle il prezzo della sciatteria e dell’incapacità!
Una gravissima
omissione del governo Berlusconi e’ stata proprio la mancanza della legge sulla
responsabilità civile dei magistrati. Facciamo davvero fatica a capire perché il
principio “la legge è uguale per tutti” (esposta quasi a mo’ di sberleffo in
tutte le aule dei tribunali) non debba trovare applicazione anche e sopratutto
per quei giudici che mandano ingiustamente in galera dei poveri innocenti o magari
scarcerino dei delinquenti incalliti! Anche loro devono pagare il prezzo dei
loro errori, perché non è possibile che la facciano franca, potendo contare su
un sistema che li tutela in maniera assurda e scriteriata! In un paese civile,
anche i giudici che hanno commesso quegli abomini sarebbero stati affidati alle
patrie galere. Ma non qui, dove abbiamo una giustizia forte con i deboli ma
vigliacca e pusillanime con i forti!
Nel caso della
Terra dei Fuochi, i magistrati non hanno sbattuto in guardina i colpevoli del
disastro ambientale e dunque hanno sulla loro coscienza tutti questi morti
perché non è possibile che siano ancora a piede libero, perché impuniti, i veri colpevoli di questo eccidio! Al di là
del nulla che De Magistr(at)is ha fatto in questi anni, lo scandalo è proprio
quello! I magistrati sono un’altra casta legalizzata, in questo paese dittatoriale,
che sa solo prendersela con i cittadini onesti e perbene e che invece quasi
sempre tutela il potente di turno. Anche se, il giocattolo costruito dal PD per
colpire Berlusconi, adesso gli si sta rivoltando contro perché sono sempre più
frequenti le inchieste giudiziarie che stanno colpendo alcuni esponenti
dell’esecutivo Renzi! Conferma
delle manie di onnipotenza di certi giudici, che si sono dimenticati sia del ruolo delicato che sono chiamati a svolgere che del fatto che sono pagati dai cittadini, in quanto organo dello stato! Tutta colpa della carta costituzionale che qualche buontempone continua a dipingere come la più bella del mondo. Ma che in realtà è superata oltre che anacronistica, perché il contesto in cui è stata elaborata nel 1946 ormai è stato consegnato ai libri di storia! Una costituzione vecchia e decrepita, perché la sua caratteristica di rigidità ne ha impedito l’adeguamento ai tempi che nel frattempo stavano cambiando.
delle manie di onnipotenza di certi giudici, che si sono dimenticati sia del ruolo delicato che sono chiamati a svolgere che del fatto che sono pagati dai cittadini, in quanto organo dello stato! Tutta colpa della carta costituzionale che qualche buontempone continua a dipingere come la più bella del mondo. Ma che in realtà è superata oltre che anacronistica, perché il contesto in cui è stata elaborata nel 1946 ormai è stato consegnato ai libri di storia! Una costituzione vecchia e decrepita, perché la sua caratteristica di rigidità ne ha impedito l’adeguamento ai tempi che nel frattempo stavano cambiando.
Cosa che ci ha
condannato ad un’arretratezza – anche istituzionale – che ancora stiamo
pagando, in cui i colpi di mano sono all’ordine del giorno. Come quello ad
esempio che, solo alcuni anni fa, vide coinvolto l’ex capo dello stato
Giorgio Napolitano che fu rieletto per un secondo mandato che in realtà non era affatto previsto nella stessa costituzione! Basta dare una scorsa agli articoli che vanno dall’83 al 91 per rendersi conto della gravissima violazione che è stata effettuata nel silenzio generale dei media. All’epoca, tutti temevano che la marcia di protesta inscenata dal movimento di Grillo (giunto praticamente a pari merito con gli altri due schieramenti, alle ultime elezioni dove ci hanno fatto votare) potesse dare una scrollata a questo regime!
Giorgio Napolitano che fu rieletto per un secondo mandato che in realtà non era affatto previsto nella stessa costituzione! Basta dare una scorsa agli articoli che vanno dall’83 al 91 per rendersi conto della gravissima violazione che è stata effettuata nel silenzio generale dei media. All’epoca, tutti temevano che la marcia di protesta inscenata dal movimento di Grillo (giunto praticamente a pari merito con gli altri due schieramenti, alle ultime elezioni dove ci hanno fatto votare) potesse dare una scrollata a questo regime!
In realtà,
così come fece quel delinquente di Garibaldi quando incontro’ a Teano Vittorio
Emanuele III all’epoca della colonizzazione del Mezzogiorno da parte delle
massonerie internazionali con il tramite dei Savoia, anche il comico genovese
ha fatto altrettanto! Piegandosi e diventando parte integrante di quel sistema
dei partiti, che ormai asfissia speranze e futuro.
E del quale, a
pieno titolo, fa parte pure quella Lega Nord che ai suoi albori si era prefissa
di avversarlo. Ma che poi nei fatti, lo ha foraggiato è rafforzato con le sue
scellerate scelte. Sin dai tempi del primo esecutivo Berlusconi, infatti, ci
siamo sempre chiesti come mai non sia mai stato abrogato quell’ignobile
abominio chiamato “reato di opinione” con cui nei primi anni ’90 venivano
mandati in galera dei patrioti che avevano avuto il coraggio di mettere in
discussione lo stato itagliano, avendo come armi – pensate un po' – solo idee e
coraggio. Nient’altro che quello! Ma si sa che in questo paese dove sono stati
azzerate le più elementari libertà, si va in galera per le cazzate mentre
invece se si ammazza qualche povero pensionato non succede nulla!
Tornando alla
Lega non più per l’indipendenza della Padania, e’ sotto gli occhi di tutti la
totale abdicazione delle idee indipendentiste e federaliste, in nome di un
piegarsi a 90 gradi al centralismo più becero e statalista!
Questo perché,
anche il Carroccio ha partecipato al patto alimentare ed alle greppie
clientelari, nello stile schifoso ed accattone (se non addirittura peggio!) dei
partiti romani! È così, ci ritroviamo per chissà quale mistero gaudioso alla
guida del COPASIR (Comitato Parlamentare per i Servizi Segreti), Giacomo
Stucchi che è uno dei più importanti esponenti della Lega Nord! Ci chiediamo
come mai il suo capo Salvini continui a starnazzare ed a strepitare in
televisione e non solo, quando si parla delle presunte infiltrazioni dei
terroristi islamici fra i tanti clandestini che ogni giorno sbarcano pressoché indisturbati
nelle nostre coste e con l’accompagnamento della Marina Militare!
Se la Lega Nord gestisce, e non sappiamo a che titolo visto che è una forza di opposizione, un ruolo chiave nell’apparato di sicurezza e difesa di questo ridicolo e sgangherato paese, perché il suo segretario federale continua a lamentarsi? Invece di fare l’esibizionista in televisione e sui social, Salvini e’ realmente in grado di intraprendere azioni concrete per buttare giù questo regime? Abbiamo i nostri dubbi in proposito, avendo imparato a conoscere questo personaggio per il quale la cadrega conta più di qualsiasi altra cosa! Tornando all’onorevole Stucchi che presiede il COPASIR, vorremmo piuttosto chiedergli di fare luce sui tanti misteri che da circa 70 anni a questa parte non hanno ancora trovato soluzione, come ad esempio quello della strage di Portella della Ginestra, del rapimento e della successiva tragica uccisione di Aldo Moro o magari dell’abbattimento del DC-9 di Ustica da parte di un aereo francese, e delle stragi di Capaci e via D’Amelio a Palermo! Invece di lamentarsi della fuga di notizie, dovrebbe anche lui ricordarsi e rendere conto del desiderio e della sete di giustizia e verità, che anima un crescente numero di cittadini che hanno il DIRITTO di sapere come siano veramente andate le cose! E non di continuare ad essere presi in giro e trattati alla stregua di stracci da pavimento!
Se la Lega Nord gestisce, e non sappiamo a che titolo visto che è una forza di opposizione, un ruolo chiave nell’apparato di sicurezza e difesa di questo ridicolo e sgangherato paese, perché il suo segretario federale continua a lamentarsi? Invece di fare l’esibizionista in televisione e sui social, Salvini e’ realmente in grado di intraprendere azioni concrete per buttare giù questo regime? Abbiamo i nostri dubbi in proposito, avendo imparato a conoscere questo personaggio per il quale la cadrega conta più di qualsiasi altra cosa! Tornando all’onorevole Stucchi che presiede il COPASIR, vorremmo piuttosto chiedergli di fare luce sui tanti misteri che da circa 70 anni a questa parte non hanno ancora trovato soluzione, come ad esempio quello della strage di Portella della Ginestra, del rapimento e della successiva tragica uccisione di Aldo Moro o magari dell’abbattimento del DC-9 di Ustica da parte di un aereo francese, e delle stragi di Capaci e via D’Amelio a Palermo! Invece di lamentarsi della fuga di notizie, dovrebbe anche lui ricordarsi e rendere conto del desiderio e della sete di giustizia e verità, che anima un crescente numero di cittadini che hanno il DIRITTO di sapere come siano veramente andate le cose! E non di continuare ad essere presi in giro e trattati alla stregua di stracci da pavimento!
Come avrete
potuto capire, ci troviamo in un paese dove la democrazia ed i diritti più
elementari ormai sono negati. Anche se in molti continuano a non volerlo
assolutamente capire, facendosi abbindolare dai reality show, dalle telenovelas
o dalle partite di calcio!
Francesco Montanino
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