Falsi
incidenti, morti sospette, risultati elettorali (come quelli dell’Austria) il
cui esito misteriosamente cambia da un momento all’altro o che qualcuno
vorrebbe in qualche modo influenzare con veri e propri avvertimenti in stile
mafioso (vedi l’ormai imminente referendum in Inghilterra, dove è in ballo del
futuro del paese britannico all’interno dell’Unione Europea)! In questi ultimi
anni, abbiamo assistito ad una vera e propria escalation di fatti che se non
nascondono delle incredibili coincidenze, agli occhi dei più attenti invece
appaiono frutto di un vero e proprio complotto ordito ad arte da menti
raffinatissime.
Esiste
un disegno nascosto alla stragrande maggioranza dei cittadini, con cui un élite
di vigliacchi e bastardi paranoici (ben nascosta e camuffata nella sua essenza
e nella sua spregevole puzza), in futuro intende farci tornare ad essere degli
schiavi che assecondano le loro manie di grandezza miranti a soddisfare le
proprie megalomanie. Ogni mezzo è lecito, ed in tal senso per riuscire in ciò
occorre la colpevole complicità di chi in realtà sarebbe preposto a tutelare e
rappresentare i nostri interessi. Come è il caso del governo itagliano, da
sempre al soldo dei potentati economici internazionali e mai al servizio della
propria gente. O magari degli operatori dell’informazione che avrebbero il
compito di raccontarci la verità e che invece si comportano alla stregua dei
peggiori mercenari, leccando il culo ai loro padroni!
Abbiamo
imparato in questi anni che chi prova in un modo o in un altro ad opporsi a
questo diabolico progetto, o viene minacciato in maniera nemmeno troppo velata,
oppure muore. Una storia che è iniziata però non da ieri: le morti ancora oggi
avvolte da un’impenetrabile cortina fumogena di John Fitzgerald Kennedy e di
Aldo Moro, hanno solo rappresentato l’inizio di una serie di omicidi
eccellenti. Due personaggi che stavano scombussolando i folli piani di chi ci
ha lentamente ma inesorabilmente tolto la libertà di essere padroni a casa
nostra. Pezzo dopo pezzo. Perché la storia poi ci ha continuato a raccontare di
stragi ed omicidi, su cui ancora si fa fatica a vedere un barlume di luce.
Pensiamo
ad esempio all’11 settembre 2001, in cui la versione ufficiale parla di tre
aerei che in una mattinata misero fuori gioco il sistema di difesa di uno dei
paesi più armati al mondo mentre c’è chi non solo è pronto a giurare che furono
fatte brillare delle cariche di esplosivo per far crollare gli edifici del
World Trade Center ma anche a smentire la tesi dell’aereo che sarebbe andato a
colpire il Pentagono. Anche su altri attentati recenti come quello di Parigi,
si annidano molti sospetti dal momento che sembra siano stati assoldati dei
figuranti per ricreare lo scenario di guerra che serve per impressionare
l’opinione pubblica. E trovare quindi il giusto pretesto per farle accettare
delle leggi che ne limitano ulteriormente la libertà.
In
rete, quelli che vengono etichettati quali “complottisti” parlano in gergo di false flag. Ovvero di “una tattica segreta condotta nell’ambito di operazioni
militari o di attività di spionaggio, condotte in genere da governi, servizi
segreti ed agenzie di intelligence, progettata per apparire come perseguita da
altri enti o organizzazioni, anche attraverso l’infiltrazione e lo spionaggio
di questi ultimi” (cit. wikipedia).
In
questa guerra sotterranea, giocata sulla pelle di milioni di cittadini ignari
ed inconsapevoli perché anestetizzati poi con quelle che possono definirsi
quali “armi di distrazioni di massa” (dai programmi televisivi sciocchi ed
insulsi come i reality show o le telenovelas, all’esasperazione di eventi
sportivi quali le partite di calcio), ci sono anche le morti sospette. E qui il
capitolo diventa assai lungo, perché si va oltre la verità ufficiale scritta
anche in libri di scuola ipocriti e bugiardi e si attraversa uno spazio
totalmente oscuro in cui chi prova ad opporsi, rischia anche la vita. Le bugie
che hanno da sempre accompagnato le morti eccellenti di Kennedy e Moro, sono
state solo l’antipasto dei tanti lati oscuri che hanno contraddistinto altre
stragi come quelle – rimanendo in un piano puramente politico – di Pim Fortuyn
e Jorg Haider.
Due
leader che si sono sempre opposti a questo tipo di Europa che comprime diritti
e sovranità dei popoli e che hanno pagato con la vita, il non volersi piegare
ai capricci di chi invece ritiene sia giusto distruggere i valori su cui si
poggia la nostra civiltà. Entrambi morti in circostanze che ancora oggi non
sono del tutto chiarite, e le cui posizioni hanno sempre infastidito quella
massa di benpensanti ipocriti, al soldo di chi oggi muove i fili con il denaro
e la corruzione. In particolare, il modo con cui sarebbe stato eliminato il
leader dell’estrema destra austriaca Haider presenta parecchie stranezze visto
che c’è chi ha avanzato – a sostegno di una ricostruzione che smentisce
totalmente quella ufficiale che parla di incidente stradale – la tesi di una
macchina distrutta piazzata nel punto del sinistro, ma in un secondo momento. E
di rilievi che non coinciderebbero affatto con quelli effettuati dagli
inquirenti, come ad esempio quello sul tasso alcolemico che in realtà non poteva
mai essere elevato, dal momento che lo stesso Haider non aveva il vizio di bere.
Teniamo
bene a mente questi particolari, perché più avanti ce li ritroveremo quando si
parlerà della recente scomparsa di Gianluca Bonanno.
Il
destino toccato a Fortuyn ed Haider avrebbe dovuto riguardare anche l’attuale
leader del Front National, Marine Le Pen la cui casa tempo fa fu distrutta da
un incendio. Ed anche l’ex segretario federale della Lega Nord, Umberto Bossi,
scampato miracolosamente a quello che – in un articolo scritto dall’ottimo
giornalista Maurizio Blondet e che abbiamo tempo fa riportato – sarebbe stato
un attentato, volto ad ucciderlo. Al di fuori dei giudizi che si possono dare
sul Senatur, è evidente come il fondatore del Carroccio abbia con il tempo
ammorbidito molto le sue iniziali posizioni anti-sistema. E non solo per l’età
che inesorabilmente è avanzata, ma anche perché la stessa Lega Nord si è
appiattita su posizioni che abbiamo sempre ritenuto essere troppo centraliste.
Ed
anche il nuovo corso inaugurato da Salvini, non è sfuggito affatto a questo
tipo di critica dal momento che ha preferito l’alleanza con la destra
(s)fascista italiota, piuttosto che il perseguimento di un progetto mirante
alla creazione di un unico, grande cartello di movimenti autonomisti che
sferrasse un potente colpo al sistema centralista che ci sta asfissiando da
oltre 150 anni a questa parte.
Chiusa
questa piccola parentesi, torniamo ad esaminare con la lente di ingrandimento
il ruolo della Lega nella particolare partita che si sta combattendo senza che
nessuno o quasi, se ne stesse accorgendo. Alcune settimane fa, avevamo rilevato
come il suo attuale Segretario Federale Matteo Salvini si fosse recato nel giro
di una settimana prima in Israele e poi negli USA. Ovvero nei luoghi dove si
annida il potere delle lobby mondialiste e massoniche che, da perfetti
burattinai, muovono i fili della politica internazionale dettandone l’agenda.
Si è recato lì, per ottenere la “benedizione” da parte di chi sta portando il
mondo alla rovina ed anche per essere messo, probabilmente, in guardia
dall’aizzare sentimenti anti-sistema. Pena l’applicazione di metodi che
purtroppo ben conosciamo. E che non hanno risparmiato Gianluca Buonanno, morto
in circostanze ancora tutte da chiarire pochissimi giorni fa sul tratto
autostradale che collega Como con Varese.
L’istrionico
europarlamentare leghista, aveva sempre trovato il modo di far parlare di sé
con dichiarazioni e comportamenti “fuori le righe” che evidentemente non
andavano a genio a qualche padrone del vapore. In questa sede non esprimeremo
una valutazione politica sulla persona di Buonanno, ma è fuor di dubbio che – a
differenza di certa parte dell’attuale establishment leghista – il fu sindaco
di Borgosesia (dove era letteralmente adorato dai propri concittadini perché
affrontava i problemi direttamente fra la gente e non standosene invece comodamente
seduto sullo scranno del primo cittadino) non le ha mai mandate a dire agli
strenui difensore del “politicamente corretto”. Che si trattasse del parlamento
romano o di quello europeo, quando c’era da alzare la voce e da provocare, non
si tirava affatto indietro.
Nella
sua ultima apparizione a Strasburgo, lo ricordiamo per aver indossato una
maschera della cancelliera Merkel con due baffetti da sparviero che
richiamavano la figura di Adolf Hitler, solo per richiamare l’attenzione sul
dato di fatto del nazismo finanziario che si annida in una moneta unica che - non
ci stancheremo mai di ripeterlo – ci è stata appioppata senza che mai fossimo
stati chiamati ad esprimerci!
Tornando
alla morte di Buonanno (che lascia la moglie e due figli), esistono troppe
incongruenze perché c’è chi ha parlato di un tamponamento che avrebbe fatto
perdere sul colpo la vita all’europarlamentare leghista, causato da un malore o
da un colpo di sonno. C’è chi invece fa notare, con il supporto di foto apparse
su alcuni siti web, come in realtà il corpo sia stato ritrovato per terra. E
che dunque Buonanno sia stato investito da un’auto pirata, di cui però non
esistono tracce.
Ipotesi
che è da scartare, perché l’esponente leghista non ha riportato alcun trauma
facciale o comunque segni di investimento da parte di auto arrivata su quel
punto a gran velocità. Chi scrive, ha avuto modo di vedere la salma, e l’ha
trovata in stato perfetto. Sul volto non apparivano escoriazioni o ferite di
alcun genere e né tantomeno segni di illividimento tipici di una compressione
dell’aorta causata dai traumi interni (la versione ufficiale parla di
schiacciamento toracico) legati al tamponamento della sua auto con la Mercedes.
Mi
è stato fatto notare che in quei casi in cui è il cuore ad essere la causa
scatenante di un decesso, di solito il volto della persona deceduta assume
subito un colore violaceo. Nulla di tutto questo ho potuto appurare quando mi
sono recato alla camera ardente predisposta nella cappella posta nell’obitorio
dell’ospedale di Busto Arsizio, nel caso in esame. E dunque tanto la tesi
dell’auto a folle velocità che investe in pieno Buonanno quanto quella della
distrazione o del malore alla guida che hanno provocato tamponamento e relativi
traumi interni, perdono di consistenza.
Ma
c’è ancora dell’altro: com’è possibile – come ha fatto giustamente notare
Rosario Marcianò nel proprio blog – che alcuni siti di informazione avevano
battuto la notizia alle 10.50 del 5 giugno, parlando di morte avvenuta nel
pomeriggio, così come poi è stato? Come facevano a sapere che questa tragedia
sarebbe avvenuta alcune ore dopo? Inoltre, non si è potuto fare a meno di
notare come queste “anticipazioni” siano state naturalmente rimosse quando
qualcuno particolarmente attento ha fatto caso a queste vere e proprie
stranezze.
Il
movente – alla base di quello che potrebbe configurarsi come un vero e proprio
omicidio su commissione – sarebbe lo stesso con cui è stato eliminato Haider.
Circostanza questa che non è sfuggita a chi non si fida di una verità ufficiale,
che ha trovato la luce solo negli ultimi giorni ma che continua ad instillare
molti dubbi. Con le stesse inquietanti e sconcertanti modalità, che avvolgono
ancora oggi la morte del leader austriaco visto che anche qui si parla di un
incidente stradale.
Così
come non è un mistero che l’europarlamentare si era procurato nel tempo tanti,
troppi nemici: ricordiamo che pochi giorni prima del 25 aprile, i soliti
fuoriusciti dai cessi sociali (servi sciocchi ed idioti del mondialismo) si
erano premuniti di fargli recapitare un manichino, etichettandolo come
fascista. Così come era oggetto di minacce, anche se ha sempre preferito andare
avanti con le proprie idee.
Altra
possibile spiegazione che ho rinvenuto in rete riguarda i suoi contatti con
quegli esponenti del governo libico con cui l’Europa non sta sufficientemente
trattando, allo scopo di arginare l’invasione clandestina e l’avanzata
dell’ISIS. O infine il possesso di materiale scottante su cui Buonanno stava
lavorando e che presto avrebbe reso pubblico, per sbugiardare ancora una volta
l’operato dei rappresentanti di quella Europa delle lobby e delle massonerie
che sta stritolando in una morsa fatta di miseria e diritti negati, i
cittadini!
La
ridda di ipotesi che abbiamo appena elencato ha naturalmente scatenato la
reazione delle anime belle e pure (nonché uniche depositarie della verità
assoluta!) dei sostenitori del regime, del politicamente corretto e di questa
Europa vigliacca ed assassina, pronte non solo a scagliarsi contro Buonanno
(soprattutto per antipatie personali e non certo per amore della verità e della
giustizia) ma anche contro chi non fidandosi della verità ufficiale, viene
subito etichettato con la patente di complottista! Un tale tipo di morte, dove
le prove e le ricostruzioni proposte non convincono affatto, e dunque non
possono non destare quantomeno dubbi e perplessità. A maggior ragione, se poi
tutto ciò ha luogo nella repubblica dei misteri e delle tante stragi impunite
dove negli anni abbiamo assistito a depistaggi ed insabbiamenti (tragedia di
Ustica in primis o le esecuzioni di stampo mafioso), dove stiamo ancora
aspettando di sapere la verità.
Non
si è poi potuto fare a meno di notare come la stessa Lega Nord abbia reagito in
maniera assai blanda, di fronte alla scomparsa di quello che probabilmente era
il suo esponente più battagliero ed in un certo senso più ribelle. Sulla sua
pagina FB, lo stesso Salvini è apparso quasi indifferente di fronte ad una
morte che pone più di un legittimo interrogativo e che dunque avrebbe richiesto
quanto meno un certo fervore nel cercare di capire cosa sia esattamente
successo.
Il
sospetto molto forte è che qualcuno deve aver organizzato una bella messa in
scena nel luogo della tragedia, dove le macchine incidentate, che sono state
rinvenute in quel tratto incriminato della Pedemontana fra Mozzate e Solbiate
Olona, potrebbero essere state posizionate in quel modo al solo scopo di far
depistare le indagini. Anche l’ipotesi della distrazione alla guida, che è
stata rilanciata in questi ultimi giorni, è molto pasticciata e confusa perché
di solito Buonanno aveva l’abitudine di tenere allacciate le cinture di
sicurezza al volante ed il fatto che il cellulare sia squillato proprio
nell’esatto momento in cui è avvenuto l’impatto fatale con la Mercedes (la cui
targa fra le altre cose risulterebbe appartenente ad un veicolo rubato a
Napoli!), potrebbe avvalorare la tesi della peggiore pantomima, con tanto di
testimoni farlocchi che testimoniano in modo confuso e superficiale. Checché ne
dicano i media di regime che hanno un’insolita fretta nel gettare in pasto al
popolo bue ed ignorante una versione di comodo con cui si getta ulteriore fango
addosso al povero Buonanno. E dunque di far cadere nel dimenticatoio una morte
che è avvolta da troppi punti di domanda sinora irrisolti.
Un
aiuto potrebbe nello sviluppo delle indagini e nella ricostruzione dei fatti
potrebbe provenire dalla moglie che a sua volta ha però dichiarato di non
ricordare nulla (è stata narcotizzata?) di quei drammatici e tragici momenti.
Non
vorremmo che qualcuno all’interno della stessa Lega abbia con i propri
comportamenti, in un certo senso, isolato Buonanno abbandonandolo al proprio
destino.
Un
po' com’è accaduto – fatte le debite e dovute proporzioni – con Aldo Moro
quando lo statista democristiano venne rapito dalle Brigate Rosse e poi
ammazzato dopo che all’interno della DC di cui faceva parte, poco o nulla fu
fatto per salvarlo!
Anche
se – vi è da dire – che lo stesso Carroccio è stato oggetto di episodi molto
strani e talvolta addirittura passati sotto silenzio come quello che ha
riguardato l’ex senatore Castelli che diversi anni fa, in un suo viaggio a
Zagabria, riuscì miracolosamente a salvarsi da quello che poi fu appurato
essere un vero e proprio atto di sabotaggio ai danni di un aereo, preso insieme
alla moglie che ha parlato non a caso di “incidenti selettivi” ripensando alle
misteriose morti di Haider e Buonanno.
Le
voci scomode fuori dal coro, fanno ora più che mai paura a chi vuole instaurare
una dittatura diabolica, in cui i finti sorrisi fanno da corollario ad un
disegno liberticida e distruttivo! Ed in cui anche chi – solo a chiacchere –
dichiara di esserne contro riveste un ruolo decisivo, visto e considerato che
la protesta deve essere incanalata in un alveo ancora facilmente
controllabile…
Francesco Montanino
ufficiostampa@legasud.it
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