Salerno (AU) - Si apre un nuovo fronte nell’ormai quotidiana emergenza, rappresentata dai continui sbarchi di immigrati clandestini sulle nostre coste. Dopo i drammatici fatti dei giorni scorsi che hanno posto in negativo, alla ribalta delle cronache nazionali e locali Castelvolturno, adesso a rischiare di esplodere sotto il peso di improponibili politiche immigratorie è il litorale salernitano. Una delle zone più belle della Campania potrebbe infatti vedere gravemente compromessa la propria stagione turistica, e trovarsi nel contempo alle prese con un’emergenza sociale, per niente facile da gestire sotto tutti i punti di vista.
Ma nonostante le avvisaglie che non possono essere più sottovalutate e l’atteggiamento irresponsabile e scellerato di certi partiti di sinistra e di una Chiesa Cattolica che sta assumendo una posizione per niente condivisibile, la situazione sta degenerando.
“Ci appelliamo alle autorità – conferma Nino Blotta, coordinatore provinciale di Salerno della Lega Sud Ausonia – per limitare al più presto questo stillicidio di sbarchi, allo scopo di evitare possibili scontri fra cittadini locali esasperati da uno Stato totalmente assente che ha altre priorità, e questi disperati cui non possiamo garantire niente”. L’esponente sud-leghista ci va giù poi duro: “Un fenomeno, quello dell’immigrazione clandestina che, nel litorale sud di Salerno nella fascia costiera che va da Battipaglia fino alle rinomate località cilentane, è ormai atavico e non è mai stato affrontato ormai da decenni in maniera seria e corretta dalle istituzioni locali. Spaccio di droga, racket della prostituzione ed altri episodi di criminalità sono solo la punta dell’iceberg di un problema che, da un momento all’altro, potrebbe esplodere in maniera irrimediabile e riproporre per l’ennesima volta scene di violenza e degrado che vorremmo evitare – ha poi concluso Blotta – di vedere anche sui nostri territori!”
Francesco Montanino Ufficio stampa LSA




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