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giovedì 30 luglio 2015

RAPPORTO SVIMEZ 2015: IL SUD STA MESSO PEGGIO DELLA GRECIA

Inequivocabile ed impietoso. Il rapporto dello SVIMEZ  per il 2015 (l’istituto nazionale che segue il Sud e le sue dinamiche economiche) sullo stato di salute del Mezzogiorno non lascia molti dubbi su quella che dovrebbe essere una priorità, soprattutto per le amministrazioni locali. Ma che purtroppo non lo è mai stato, né tantomeno lo sarà stando così le cose.
Dopo gli oltre 580.000 posti di lavoro persi lo scorso anno in Sicilia, adesso sappiamo che non solo ci troviamo in recessione (-1,4% del PIL, nel 2014) ma che in termini di ricchezza prodotta negli ultimi 10 anni, persino la tanto vituperata e bistrattata Grecia sta messa (incredibile, ma vero!) assai meglio del Meridione. Così come attestano i circa 24.000 Euro percepiti mediamente come reddito ad Atene e dintorni, contro la metà che invece si riscuote nella nostra amata patria.
Politiche nazionali e locali scellerate, un autentico processo di desertificazione produttiva e di depauperamento demografico iniziato nel 1861 e che da allora non si è mai interrotto in oltre un secolo e mezzo di colonizzazione itagliana. Basterebbe ed avanzerebbe solo questo per stimolare ad un’azione più concreta i sindaci di città importanti come Napoli, Bari o Palermo, e per stabilire quali sono le vere priorità!
Ed invece assistiamo ad autentici scempi come quelli perpetrati dai primi cittadini come ad esempio "Giggino o’ Magistrato" o "Leoluchino Orlandino" che si dedicano a ben altro! Così come attestano le inutili e dispendiose feste per i ricchioni o magari gli improponibili ed esteticamente orrendi monumenti dedicati ai migranti ignoti, per rendersi conto di come quella classe politica che dovrebbe essere esclusivamente preposta a garantirci (perché da noi profumatamente pagata) il nostro benessere risolvendo problemi gravissimi come l’atavica mancanza di lavoro, in realtà faccia tutt’altro. Altrove, questo sarebbe più che sufficiente per avviare un’autentica ribellione di fronte a chi ha tradito il mandato elettorale in maniera così clamorosa e vergognosa.
Dai fasti della Magna Grecia alla fame totali della crisi
Ed invece, buona parte dei nostri concittadini se ne frega! Certo, c’è un lamentio continuo ed assordante, come quello di un branco di pecore dolenti e belanti. Ma quando si tratta di recarsi alle urne e con una semplicissima matita scegliere chi dovrà essere preposto a rappresentarci, ecco che – chissà perché – ci ritroviamo fra le PALLE sempre gli stessi, impresentabili ed inguardabili personaggi. Dediti solo a sprechi ed a prendere la gente per i fondelli con inutili festicciole rionale, ed ignorando un fattore di criticità come questo e tanti altri che alla fine fanno la differenza, anche e soprattutto in termini di benessere e vivibilità.
Tornando ai dati diffusi dallo SVIMEZ, emerge un quadro a dir poco agghiacciante ed inquietante. Con un crollo dei consumi (-13%) e degli investimenti (-59%), un PIL pro capite che a malapena supera i 12.000 euro, con addirittura il 62% della popolazione che nemmeno ci arriva a quella cifra, e che dunque è da considerare al di sotto della soglia di povertà! Rischio di povertà che al Sud, riguarda ben una persona su tre, al contrario di quel che accade al di sopra della fatidica linea del Garigliano dove il rapporto si attesta su un più “accettabile” (si fa per dire, naturalmente!) 1 su 10. Calano anche l’occupazione femminile e quella giovanile, così come conferma il numero sempre crescente di ragazzi (per lo più laureati) che ogni anno scappano dalla propria terra (questa non è una diaspora, vero?). Che dunque è destinata ad invecchiare ed a non crescere, anche dal punto di vista formativo e culturale. Anche considerando il bassissimo tasso di natalità (solo 174.000 neonati lo scorso anno, ovvero il numero più basso da 150 anni e passa a questa parte) ed il rischio di sottosviluppo permanente.
Nascite in netto calo al Sud
Dati statistici che portano all’allarmante e scioccante conclusione – da parte dell’istituto nazionale – che fra un cinquantennio il Mezzogiorno avrà perso oltre 4,2 milioni di abitanti, ovvero circa un quinto della propria popolazione! Va detto chiaramente, una volta e per tutte per non destare equivoci di sorta: questo è un vero e proprio GENOCIDIO camuffato! Di cui nessuno ovviamente parla, perché il disegno sporco di questa nazione da operetta, con il culto del liberticidio e dell’annientamento morale e materiale, è sempre stato quello di distruggere ogni forma di vita e di sviluppo dietro i diktat delle massonerie e delle lobby, che temono da sempre che un giorno il Sud possa improvvisamente scoprire e mettere finalmente nel dovuto frutto, le proprie immense ed infinite potenzialità!
Con queste doverose ed ovvie premesse, si intuisce abbastanza facilmente perché la dittatura (travestita e fatta passare per integrazione) europea abbia poi fatto il resto, assestando il definitivo colpo di grazia ad un’economia che già soffriva maledettamente il dualismo con il Nord di questo sgangherato e ridicolo paese!
 Unita alla cronica inefficienza delle amministrazioni locali, di cui accennavamo poc’anzi, questi dati confermano – casomai ce ne fosse ancora bisogno – il fallimento totale del sistema itaglia! Perché, ormai abbiamo capito che la famigerata “questione meridionale” è solo il solito e squallido specchietto per le allodole con cui le anime candide di questo regime di carogne, di criminali, di accattoni, di delinquenti e di bugiardi della peggiore specie si è riempito e si riempirà per sempre la propria squallida bocca per fregare gli allocchi! Il gioco lo abbiamo smascherato ormai da tantissimo tempo. E non saranno certo le stucchevoli dichiarazioni di circostanza a farci cambiare idea.

Restiamo sempre dell’idea che solo con l’indipendenza, il Sud possa realmente tornare ad essere quella tigre del mediterraneo, così come Giancarlo Pagliarini e Marco Bassani, tempo fa, avevano affermato su questo blog. E così come soprattutto abbiamo avuto modo di constatare per oltre 7 secoli, prima che le dominazioni borboniche ed itagliane non riducessero la nostra meravigliosa e straordinaria terra, al rango di vera e propria fogna e discarica del Vecchio Continente!

Francesco Montanino


 




















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