Un giro in Israele e Stati Uniti per
ricevere anche la benedizione delle lobby massoniche e mondialiste, e
confermarsi solo uno dei tanti pupazzi nelle lerce mani di un manipolo di
paranoici e bastardi che non hanno le palle di farsi vedere!
Prosegue senza soste, la campagna
all’insegna del più puro e squallido esibizionismo del leader della Lega 2.0
che ha ripudiato la causa indipendentista per abbracciare quella statalista e
nazionalista. Come un Fini qualsiasi, anche il Matteo (non più) padano si è
prima recato - non sappiamo naturalmente con quali soldi - in Israele per
ricevere la benedizione delle lobby ebraiche e poi, a distanza di qualche
giorno, oltreoceano dove le foto che lo vedevano abbracciato e sorridente a
quello che con ogni probabilità sarà il candidato alla Casa Bianca per i repubblicani,
Donald Trump, hanno letteralmente fatto il giro del web.
Circostanza questa che ha scatenato
l’ira dei russi che hanno visto nell’ennesimo atteggiamento opportunistico e
falso di Salvini, un qualcosa di assimilabile ad un vero e proprio tradimento.
E non potrebbe essere altrimenti, considerando che non più tardi di alcuni mesi
fa abbiamo visto il nuovo paladino degli (s)fascisti italioti abbondare in
selfie a Mosca solo per far vedere che sosteneva Putin, dichiarando a più
riprese di voler abolire le assurde sanzioni comminate dall’Unione Europea alla
Russia, all’indomani dello scoppio della guerra civile in Ucraina ed alla
volontà della Crimea di tornare sotto l’egida del Cremlino.
Salvo poi stringere a se la bandiera
stelle e strisce, confermando che altro non è che uno dei tanti servetti dei
bulli guerrafondai d’oltreoceano.
Un clamoroso autogol perché se è vero
che Trump ha dichiarato ad oggi di volere anch’esso l’abolizione del regime
sanzionatorio, e’ altrettanto vero che l’eccentrico esponente repubblicano non
ha del tutto chiarito la propria posizione in merito alla politica estera
statunitense.
Tornando al fannullone padano, non ci
stupiamo affatto delle sue continue piroette con cui – in puro stile
democristiano – lo vediamo provare ad occupare con più piedi una sola scarpa.
L’abiura delle posizioni indipendentiste e federaliste del resto l’avevamo
riscontrata, sin da tempi non sospetti. L’alleanza con i partiti nazionalisti e
(s)fascisti itagliani significava il tramonto di un progetto dal quale esponenti
come Miglio e Pagliarini presero – a giusta ragione – le distanze, non appena
capirono che il Carroccio si stava comportando come, se non peggio, dei più’
beceri partiti romani che eppure nei primordi affermava di voler combattere ed
annientare.
Le pantomime fra lui ed l’ex Cavaliere
ormai non ci incantano più, anche perché in passato abbiamo evidenziato come
quest’ultimo detenga pure il brand della Lega Nord che piuttosto ha utilizzato
ed abusato di tematiche che in realtà abbiamo notato non appartenerle affatto.
Come in qualsiasi commedia che si
rispetta le schermaglie, cui stiamo assistendo in questi giorni sul nome del
candidato sindaco di Roma, verranno sicuramente superate in nome della
poltrona. Unica ragione di vita che anima Salvini ed i suoi seguaci sparsi sul
territorio nazionale.
Salvini ha utilizzato – visto che è una
macchina che gli piace davvero tanto – la ruspa per buttare giù il sogno di
tutte quelle persone che hanno dato tutto solo per perseguire un sogno di
libertà, da un mostro centralista (lo stato canaglia e carogna itagliano) che
sta assumendo un’immagine sempre più orripilante. In un video che sta ricevendo
migliaia e migliaia di visualizzazioni, però, la ruspa si è ribaltata. Ed è
solo questa la fine che possiamo augurargli e che un giorno – ne siamo certi –
diventerà una piacevolissima realtà.
Francesco Montanino
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