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sabato 21 dicembre 2019

MATERA: INAUGURATA LA STAZIONE DELLA FERROVIA CHE NON C'E'


Alcuni giorni fa è stata inaugurata a Matera per l’ennesima volta la favolosa stazione
centrale dell’intricatissimo snodo ferroviario delle Appulo Lucane che attraversa la
nostra città. Uno snodo da far invidia alle stazioni Shinkanzè di Tokyo! Praticamente
un cesso imperiale  gigantesco posto sopra la minuscola cloaca nel quale è stato
infilato l’unico binario a scartamento ridotto interrato delle FAL.
Voleva rappresentare quell’opera l’impronta urbanistica prestigiosa ed indelebile
di Matera Capitale del 2019 pagando all’ineffabile Boeri 400 mila euro ( pagate sulla
fiducia e senza gara!) per la sua  progettazione. Il risultato è stata un melanconico
scimmiottamento di altre superbe stazioni o coperture portuali costruite in precedenti
capitali europee come Marsiglia. Opera realizzata fra l’altro con i fondi della Regione Basilicata (Fondi FESR 2014-2020). In se l’opera, anche se non originale, non sarebbe
poi tanto male; ma la sgradevole  sensazione che suscita è quella che si stia perdendo
l’ennesima occasione, forse quella definitiva, perché Matera si possa dotare una buona
volta di un sistema infrastrutturale viario serio ed efficace. E’ per questo un’opera grottesca_che sta lì ad insultare l’intelligenza dei materani. Ma quali sono le ragioni per
costruire una simile opera sontuosa su di un binario morto di un troncone ferroviario
fumettistico !

Soldi che si sarebbero potuti utilizzare per il raccordo di Matera alla rete ferroviaria
nazionale RFI a scartamento ordinario. Grottesco e spudorato perché si sta irridendo la
speranza della comunità materana di potersi finalmente connettere alla rete ferroviaria
dello Stato italiano. Al di là delle mere rivendicazioni campanilistiche, essere coperti ed
inclusi  nella rete ferroviaria nazionale ha un significato simbolico potentissimo. Esso è
prima di tutto il segno tangibile di esser parte preziosa di una comunità, di un popolo
unito sotto un'unica nazione ed un unico stato. La ferrovia che ancora non è arrivata a
Matera, invece ci racconta che qui, nella nostra città, l’Italia ancora non è arrivata e
continua ad esserne esclusa. E’ questo un segnale che il nostro Paese ancora
pervicacemente evita di dare ai materani, aldilà delle fumose obiezioni sulle
convenienze puramente economiche dietro le quali Trenitalia spesso si trincera.
Ma non è finita qui! Chi non vuole le FFSS a Matera non vuol bene nemmeno al Sud.
Basti guardare la cartina geografica per accorgersi che la geometria e la geografia ci
indicano che, per ottimizzare il sistema viario Nord-Sud attraverso il corridoio adriatico,
la ferrovia non può non attraversare la città dei Sassi.

E’ inaccettabile che i tempi per i collegamenti pubblici, ferroviari e non, fra Puglia,
Basilicata, Calabria e Sicilia si misurino addirittura in giorni! E’ un’inaccettabile miopia
quella di non rafforzare questo asse viario soprattutto in un periodo in cui si stanno
riaprendo e rafforzando le rotte della seta verso l’estremo oriente tanto trafficate nel
Medioevo. Serve per agganciarsi all’impetuoso sviluppo di paesi come Cina ed India.
Ma come si fa a non  capire che l’Italia con il suo Sud può ambire a diventare una
piattaforma logistica formidabile proprio mentre il vento dello sviluppo mondiale sta
abbassando il suo baricentro di nuovo nell’area del Mediterraneo ? La via della seta è
via obbligata perché il nuovo asse del pacifico non spinga definitivamente in periferia
se non nell’oblio la vecchia Europa. Per questo motivo va scongiurato un movimento
pro-ferrovia a Matera che non cerchi concertazioni con le regioni limitrofe o che si appassioni a disegnare
strategie strampalate propugnate con tracotanza e con toni e stili esagitati. (Ma è
possibile che sti comitati non siano capaci di scegliersi rappresentanti moderati ?)


Ma la ferrovia a Matera non la vuole soprattutto  il capoluogo della nostra regione.
Ormai leggendario il discorso dell’ineffabile Pittella dove lancia strali contro la ferrovia a
Matera ed accusa di accattonaggio i suoi cittadini “culturali”. La stessa tratta Matera
Ferrandina che veniva fatta passare per un ramo secco delle FFSS totalmente
improduttivo  oggi, al contrario, potrebbe tornare estremamente utile per poter
propagare nel cuore della nostra regione i benefici di una Matera Capitale Europea
diventata locomotiva. Alcuni mesi fa, nel periodo in cui stavo studiando come candidato
presidente di questa Regione, avemmo un incontro presso il comune di Altamura,
grazie ad un assist offerto dall’associazione culturale A.S.S.S. onlus di Michele
Cornacchia. Oggetto dell’incontro era proprio il possibile raccordo con Retitalia ad
Altamura. Il progetto dell’amministrazione altamurana era quello di ripristinare la
vecchia linea Gioia del Colle Rocchetta Sant’ Antonio per finalità turistico-culturali.
Il presidente Emiliano avrebbe da lì a pochi mesi inaugurato la prima tratta riaperta.
La nostra idea è   quella di realizzare un anello ferroviario con gli stessi scopi che da
Rocchetta S.A. poi si raccordasse a Melfi-Potenza, attraversasse la valle del Basento e
una volta a Ferrandina, potesse biforcarsi: con un ramo diretto verso Matera-Altamura
chiudendo il piccolo anello ferroviario; l’altro che continua verso il metapontino-Taranto
per chiudere poi il grande anello con la tratta Taranto-Gioia del Colle. Un anello
infrastrutturale capace di connettere la Puglia murgiana con la Basilicata fino al Basento
per giungere poi ad agganciare Taranto.

Taranto della ZES potrebbe essere il porto ideale nel quale far approdare la via della
seta e la porta per poi connettere quest’area a quella Salentina. Su questo progetto,
oltre che con il comune di Altamura, si era  iniziato ad interloquire con il comune di
Spinazzola, Melfi ed era stato proposto anche al comune di Matera (Gianpaolo D’Andrea). Sarebbe il caso di riprendere il filo di questo ragionamento. In quanto alla
lussuosa pensilina di P.zza della Visitazione facciamola diventare pure il mausoleo
eretto in memoria delle auguste gesta eroiche di chi potrà dire : anche io c’ero al
banchetto di Matera 2019!
Francesco Vespe

Lega Sud - Ausonia

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