"La Calabria che vogliamo" e Giuseppe Nucera, non ci saranno alle prossime elezioni regionali del 26 gennaio 2020. Un pasticcio nato da un continuo cambiamento di obiettivi, in cui ha coinvolto anche altre liste che intendevano sostenerlo.
Nucera, in alcune dichiarazioni rilasciate ad un giornale locale, parla di "dignità e orgoglio che non hanno prezzo" , di "sabotaggi e manovre poco limpide", di "soggetti che non possedevano i valori per far parte del suo progetto", senza specificare fatti e nomi.
In assenza di fatti concreti, la triste realtà del suo breve percorso di candidato presidente prima e poi da "leader" della sua lista in condivisione con altre formazioni che avevano deciso di sostenerlo, è ben diversa.
A fare chiarezza è il commissario regionale calabro della Lega Sud Ausonia, Mario Laurenzano, che chiarisce i fatti. "resto allibito dal comportamento di una persona che abbiamo creduto un soggetto serio. Sin dal primo momento - chiarisce Laurenzano - ci era piaciuto il suo progetto di candidatura indipendente che aveva presentato, premettendo che era stato lui a contattarci. Una serie di riunioni e incontri evanescenti - prosegue il commissario di Lega Sud Ausonia Calabria - fino ad arrivare a pochi giorni dalla presentazione delle liste con una proposta completamente differente, dove Nucera si ritirava dalla sua candidatura a presidente, dichiarando di voler convergere sulla coalizione di centrodestra e quindi sulla candidatura a presidente di Jole Santelli".
"Dopo un ulteriore giro di consultazioni e dopo una infinità di proposte nel trovare la soluzione per ricompattare le liste che lo volevano sostenere - continua a spiegare Laurenzano - si arriva alla condivisione che, soprattutto per motivi di tempo, portava ad un simbolo unico dove dentro oltre alla scritta della sua formazione iniziale c'erano i simboli della Lega Sud Ausonia e di per l'Italia, formazione guidata dall'on. Maurizio Lupi, che tra l'altro avrebbe garantito l'esenzione dalla raccolta delle sottoscrizioni per la presentazione della lista".
La storia nel racconto dei fatti prosegue e termina con un vero e proprio "coup de théâtre", tenutosi a Lamezia Terme (CZ), allorchè a meno di 24 ore dalla scadenza dei termini di presentazione delle liste l'ex presidente di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Nucera, comunica davanti agli astanti che il simbolo, dopo che le accettazioni di candidature erano già state autenticate, sarebbe cambiato ancora una volta non contendo più neanche quello della Lega Sud.
"Ovviamente davanti ad una simile pagliacciata - conclude Mario Laurenzano - non ho esitato neanche un attimo ad alzarmi dal tavolo della riunione, nella considerazione di non aver mai assistito a nulla di simile e rammaricato per tutto il lavoro di oltre due mesi buttato al vento. Onestamente non capisco le parole e il comportamento di Nucera, ma registro i fatti accaduti in maniera a dir poco negativa. Il cammino della Lega Sud Ausonia qui in Calabria è ancora lungo, ma siamo già pronti per i prossimi appuntamenti elettorali, primo tra tutti le comunali di Reggio Calabria".
RED
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