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domenica 24 settembre 2023

“NAPOLITANO”...MA NON NAPOLETANO!

 


Il presidente di Napoli”: con questo titolo pomposo quanto servile, il principale quotidiano di Napoli (“Il Mattino”) ha voluto rendere omaggio alla dipartita dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, scomparso – oseremmo dire - prematuramente (?!) alla veneranda età di 98 anni…..

Chiariamo subito un concetto: di fronte alla morte siamo tutti uguali e manteniamo – in ogni caso – un atteggiamento di doveroso rispetto. Non ci uniremo certo a chi, in questi ultimi giorni, si sta lasciando andare ad atteggiamenti potremmo dire quasi trionfalistici di fronte al trapasso di un ex capo dello Stato.



Neanche se si tratta di un personaggio che – nel 1954 – applaudì all’invio dei carri armati sovietici a Budapest per reprimere nel sangue la rivolta degli ungheresi contro il regime comunista. Così come, i tanti soldi ricevuti da Mosca quando era ai vertici del PCI e la guerra fredda era un pericolo che spaventava tutti, così com’è poi venuto fuori dal famigerato “Dossier Mitrokhin” in cui si scoprì che le verginelle del fu partito comunista (riciclatosi poi nel PDS e, oggi, nel PD) intascarono tanti rubli da un paese (l’URSS) che all’epoca era considerato un nemico. (In)degni antesignani di ciò che avrebbe fatto poi il fannullone padano Salvini, appena qualche anno fa con la storia dei 49 milioni che si è pappato da Putin, salvo poi voltargli le spalle.



O magari, l’indegna e squallida pantomima con cui, nel 2012, fece di tutto per far cadere l’esecutivo allora guidato da Silvio Berlusconi sotto la pressione delle lobby e delle massonerie, consegnandoci di fatto all’arroganza dell’Unione Europea, sotto la guida dell’indegno Mario Monti. Preferiamo, infine, stendere un velo pietoso sulla sua appartenenza da giovane alla G.U.F. (Gioventù Universitaria Fascista) prima di scoprirsi partigiano quando capii che le cose si stavano mettendo male per Mussolini, e salire sul carro dei futuri vincitori al solo scopo di poter elemosinare qualche cadrega com’è poi puntualmente avvenuto. Il suo viscido opportunismo, mai sufficientemente evidenziato, lo ha portato a essere uno dei parassiti più longevi che abbia scaldato gli scranni del Parlamento dal secondo dopoguerra, sin quasi ai giorni nostri. Quando è stato anche eletto per un secondo mandato alla carica di Capo dello Stato in barba alla Costituzione che – stando anche al contesto storico nel quale venne redatta – non lo prevedeva affatto, dal momento che eravamo appena reduci dal Ventennio fascista che aveva ridotto in cenere l’intera penisola. E l’intenzione dei Costituenti, confermata anche da fior di costituzionalisti, non era certo quella di affidarsi a un uomo solo al comando…



Per restare in un ambito che ci riguarda assai da vicino, ricordiamo ancora molto bene cosa NON volle fare Napolitano quando, nel 1997, escluse la nostra lista (Lega Sud Ausonia) per le elezioni al Comune di Napoli travasando le firme che erano state raccolte una per una dai nostri militanti per consentire a Forza ita(g)lia di essere presente a quella tornata. Un disgustoso atto di vigliaccheria politica mai voluto chiarire dal diretto interessato, che ci è costato molto in termini di visibilità e consenso, dal momento che quell’Antonio La Trippa (personaggio magistralmente interpretato dall’indimenticato principe della risata Antonio De Curtis, in arte “Totò”) che avevamo poi provocatoriamente indicato quale “candidato” (seppur virtuale) alla carica di Sindaco del capoluogo partenopeo, ottenne la ragguardevole cifra di 25.000 preferenze.



Per questo, vogliamo ricordare a “Il Mattino” e certi altri tromboni di regime che in queste ore ci stanno letteralmente ammorbando con la loro insopportabile e nauseabonda retorica d’accatto (per quello che è stato a giusta ragione ribattezzato dai social fra gli altri con i nomignoli di “Pannolitano” e “Orso Napo”) che Giorgio Napolitano, NON SARA’ MAI IL NOSTRO PRESIDENTE! In quanto appartenente a una parte di Napoli e del Sud nella quale non solo ci teniamo a non riconoscerci, ma anzi ci distanziamo e distinguiamo!



Far passare certi personaggi per eroi, quando in realtà sono stati fra i carnefici e gli artefici del disastro nel quale siamo stati costretti a vivere e a barcamenarci, è uno sport che non praticheremo né ora, né mai. Anzi, sarà un nostro dovere civico oltre che morale combattere e continuare ad osteggiare tali logiche pregne di pavidità e servilismo verso il potente di turno. Anche e soprattutto se si tratta di un “napolitano”….ma non certo di un NAPOLETANO.

 

Fancesco Montanino







Lega Sud - Ausonia

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