Dopo
il Brexit, un altro ciclone si abbatte sulla globalizzazione e le elites
dominanti. La clamorosa ed imprevista (ma non troppo) affermazione di Donald
Trump alle recenti elezioni presidenziali americane, ha assestato un altro
durissimo colpo a chi crede che la volontà dei cittadini conti meno di zero. Il
riferimento è, nemmeno tanto velatamente, rivolto ai cani da guardia del regime
del politically correct ed a chi ciancia di “democrazia” solo se a vincere è
chi si autoattribuisce, per ragioni che continuano a restare misteriose,
pseudopatenti dì superiorità morale.
Abbiamo
visto tutto l’apparato informativo di Pitecolandia, con qualche lodevole
eccezione, tutto schierarsi dalla parte di Hitlery Clinton. La guerrafondaia e
cornuta moglie dello sciupafemmine Bill che a metà degli anni ’90 soleva
intrattenere piacevoli ore dall’alto contenuto culturale, con le stagiste nel
proprio studio ovale.
Fra
un bombardamento e l’altro, mentre occorreva assolutamente esportare la
democrazia laddove in realtà erano minati gli interessi a stelle e strisce, una
tale Monica Lewinsky si spupazzava per benino l’allora Presidente degli Stati
Uniti. Un personaggio, la moglie di Bill Clinton, che da segretario di Stato
della presidenza Obama ha pensato bene di far deteriorare i rapporti con la
Russia che nel frattempo sotto la sapiente guida di Vladimir Putin ha saputo
riconquistare il prestigio e la potenza perduti, dopo il crollo del comunismo.
E che avrebbe molte cose da chiarirci, in merito al contenuto a dir poco
scottante ed imbarazzante di alcune mail partite dal proprio ufficio, che
riguarderebbero la questione ISIS!
Ma
a certi pennivendoli ed intellettualoidi poco importava tutto questo. Perché,
la Clinton era l’emblema di un certo modo di fare politica che ha assecondato
capricci e voleri di lobby ed elites, a discapito di quello che invece vive
sulla propria pelle la gente comune, alle prese con le difficoltà create ad
arte da questa cricca di criminali in doppio petto. Abbiamo assistito a
vergognose e squallide prese di posizione anche da parte di starlette da
quattro soldi, attori ed un variegato sottobosco di gentaglia brava a riempirsi
la bocca in tutti i sensi.....(la cantante Madonna docet).
Ovvio
che con queste doverose premesse, anche i media ed i sapientoni nostrani propendessero
tutti dalla parte della candidata dei democratici, dando per certa la vittoria,
ed esultando in maniera grottesca e presuntuosa ancor prima che fosse iniziato
il conteggio delle schede. In questa deprecabile opera di leccaculismo che è
assorta alle più alte vette, non poteva certo mancare anche il contributo del
governo itagliano che, invece di aiutare le popolazioni duramente colpite dai terremoti
che hanno colpito Lazio, Umbria e Marche, ha pensato bene di elargire la
bellezza di 250.000 euro per finanziare la campagna elettorale di un
personaggio arrogante ed altezzoso come la Clinton.
Si
tratta di soldi dei cittadini, inutile ricordarlo a chi invece di fare i nostri
interessi continua a considerare la politica un mezzo per fare i cazzi propri
magari anche aiutando quelli che sono gli “amici degli amici”!.
Tornando
alle elezioni presidenziali americane, è accaduta la stessa storia di pochi
mesi fa con il Brexit. Con il trascorrere delle ore, il loro incubo – ovvero vedere
avanzare Trump in maniera inesorabile ed inarrestabile – si stava
concretizzando. Fino a quando il tycoon repubblicano, non aveva conquistato il
numero dei grandi elettori sufficiente a farlo diventare il 45mo presidente
degli Stati Uniti d’America.
La
reazione isterica e squallida di certa gentaglia abituata a considerare
democrazia solo ciò che va bene a loro, parla da sola: il fuoco di fila della
stampa vigliacca ed asservita che non ha perso l’occasione per attaccare gli
elettori di Trump adducendo prima il fatto che si trattasse di anziani, poi che
non avessero votato gli afro-americani ed infine che non fossero laureati, ha
fatto scoprire a tutti di che pasta fossero realmente fatti. Questo suddividere
ed etichettare chi non la pensa come loro alla stregua delle peggiori nullità
ricorda, sotto certi aspetti, l’esaltazione della razza ariana che era uno dei
capisaldi della follia e della sciagura nazista.
Le
scene di violenza poi inscenate dai pagliacci e dai burattini a libro paga di
Soros in diverse città americane, fanno il resto. E ci dicono di come lo
scenario che si intravede è comunque preoccupante. Il manipolo di vigliacchi
che tramano nell’ombra e che vogliono dominare il mondo, sicuramente non si
fermerà di fronte alla volontà di quei popoli che con il voto hanno fatto assai
chiaramente capire che sono stufi di questi politici che non fanno mai i propri
interessi.
Quelli
che certa intelligentia bolla in maniera infame ed arrogante, come “populisti”,
“fascisti”, “razzisti”, “omofobi” e chi più ne ha, più ne metta è solo gente
che ne ha le palle piene di vedere le proprie città messe a ferro e fuoco da chi
non solo vi viene portato senza averne diritti, ma pretende pure di dettare
legge. E questo in nome di una pseudo accoglienza che naturalmente risponde
agli interessi di chi vorrebbe creare una guerra fra poveri, mentre si arricchisce
sul business dell’immigrazione e se ne sta beatamente in salotti mondani a
pontificare e ad etichettare, e non certo in mezzo alla strada a vivere le
difficoltà quotidiane di chi fa fatica a portare il piatto a tavola.
Ne
ha le palle piene di vedere politici boriosi, incapaci e strafottenti
continuare a tenere il proprio culo saldamente incollato alla poltrona, perché può poi portare a casa un ricco
stipendio, senza fare un cazzo dalla mattina alla sera! Ne ha le palle piene di
vedere distrutto il primo fondamento di una società sana, ovvero la famiglia - composta
da uomo e donna ed adibita alla procreazione – essere denigrata perché da
sostituire con modelli (quelli del genere che puntano alle adozioni di bambini
da parte di coppie gay e lesbiche) che se applicati tuot court, porterebbero
alla totale estinzione del genere umano! Ed è gente stufa di vedersi
assottigliare i propri diritti, giorno dopo giorno, ed alla quale oggi è stato
negato anche il futuro dal momento che e’ stata condannata a schiattare sul
posto di lavoro perché non avrà più il diritto di avere la pensione, dopo che
per anni è stata costretta a versare ingenti somme agli istituti previdenziali
statali!
Insomma,
fatte queste doverose premesse non siamo lontani dalla realtà se affermiamo che
è la situazione in cui ciascuno di noi – fatte salve rare eccezioni – vi si
ritrova! Una situazione che non è stata voluta analizzare da chi sarebbe
preposto a fare informazione, che invece ha pensato bene di continuare ad
ingannare ed a raccontare un mucchio di menzogne, contravvenendo a quelli che
sarebbero i principi cardine della professione del giornalista. E questo solo
perché continua ad essere a libro paga di quelle lobby e di quei potentati, che
invece andrebbero denunciati ed estirpati per crimini contro l’umanita’.
Si
prospetta un futuro in cui la lotta fra le elites ed i popoli diventerà sempre
più cruenta e senza esclusioni di colpi. E le ipotesi qui sono due: o le
istituzioni si adegueranno alla domanda di maggiore trasparenza proveniente da
strati sempre più ampi della società civile non lobotomizzata e che non è più
disposta ad accettare ricatti e taglieggiamenti, oppure si arriverà allo
scontro finale.
La
storia ci insegna che già una volta in passato, quando l’arroganza del potere è
diventata insopportabile oltre che insostenibile, i popoli hanno reagito con
estrema durezza. Le origini della rivoluzione francese del 1789, presentano
molti punti in comune con la situazione attuale. Il potere si sta sempre più
arroccando su se stesso, allontanandosi dalle reali esigenze dei cittadini che
invece sono costretti a subirne le angherie. Non sappiamo fino a quando si
continuerà a tirare la corda. Ma quel che è certo è che si sta sempre più
logorando, e che – una volta spezzata - le conseguenze potrebbero essere imprevedibili.....
In
tal senso, sarà importante capire quali saranno i primi passi che intenderà
muovere il neopresidente Trump, sopratutto per quel che attiene alla politica
estera dove i rapporti con la Russia negli ultimi anni sono tornati ai livelli
– assai pericolosi – della guerra fredda. Dalle prime dichiarazioni, pare che
ci si avvii verso una normalizzazione con la volontà del nuovo establishment di
avviare un progressivo disimpegno degli USA nelle aree meno stabili del
pianeta. Ed un sostegno anche a chi sta combattendo l’ISIS, in speciale modo al
presidente siriano Assad.
Per
quanto riguarda i rapporti con l’itaglia (ed in special modo il Sud), da 70
anni colonia a stelle e strisce, crediamo che poco o nulla cambierà. Ma almeno,
a questo giro, abbiamo ragione di presumere che dovrebbe essere stato
scongiurato il pericolo dello scoppio della terza guerra mondiale.....
Francesco Montanino
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