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martedì 31 gennaio 2017

NEVE E TERREMOTO: ABRUZZO DIMENTICATO DAL GOVERNO CENTRALE



Neve, gelo, ancora terremoti. E, come se non bastasse, una slavina che ha travolto un albergo sul Gran Sasso.  La situazione di quella vasta porzione di territorio dell’Appenino Centrale che coinvolge anche l’Abruzzo è a dir poco drammatica, ma a questo regime composto da abusivi ed incapaci della peggiore specie importa realmente poco.
Le priorità per questi autentici mentecatti infatti si chiamano banche, migranti e ricchioni. Con buona pace di chi da diversi mesi a questa parte sta combattendo contro la furia degli elementi, e si sente – a giusta ragione – abbandonato e raggirato.
Prima una serie di scosse violentissime che, dallo scorso Agosto, hanno letteralmente messo in ginocchio interi centri ricchi di storia, cultura e tradizione come Norcia, Amatrice e il nord dell’Abruzzo. Poi sono arrivati la neve ed il gelo, annunciati dalle previsioni ma del tutto snobbati dalle istituzioni.
Ed infine, una nuova sequenza di movimenti tellurici che hanno ulteriormente isolato delle contrade, sepolte da una coltre bianca divenuta quasi impenetrabile.
“Non vi lasceremo soli”: con queste parole, le pseudo istituzioni a delinquere itagliane hanno preso in giro (e su questo non avevamo il benché minimo dubbio) le tante persone, disperate ed impaurite che ancora credevano in questi mascalzoni! Nella più totale indifferenza dei media e di questa vera e propria associazione criminale di stampo massonico, al soldo di lobby e potentati economici, gli abitanti di quelle zone stanno trascorrendo l’inverno più rigido e duro degli ultimi anni, senza ancora avere una casa degna di tal nome. Il tutto mentre c’è chi (i clandestini) non solo circola in questo sgangherato e ridicolo paese senza nemmeno averne i requisiti legali, ma è addirittura servito e riverito con l’elargizione di 35 Euro giornalieri a chi li ospita, ed è alloggiato in confortevoli alberghi a quattro stelle, dotati di wi-fi  ed anche di piscine! L’esatto opposto insomma di chi invece sta patendo il gelo, e magari ha pure perso il posto di lavoro o la propria attività imprenditoriale!
Una vicenda – quella dei terremotati di Umbria, Lazio, Marche ed Abruzzo – semplicemente vergognosa e squallida, dove le responsabilità di questo governo illegittimo sono sotto gli occhi di tutti. Tutti abbiamo visto con quale solerzia infatti sono stati approvati i provvedimenti attraverso cui sono stati stanziati i soldi per salvare il Monte dei Paschi di Siena, dopo l’ennesima truffa perpetrata dal solito manipolo di speculatori senza scrupoli, ai danni di ignari risparmiatori. La logica e la giustizia, avrebbero piuttosto richiesto che i responsabili di questo scandalo risarcissero di tasca propria, chi ha affidato loro i sacrifici di una vita a questo istituto bancario. Ed invece, come al solito, pagheremo di tasca nostra la scelleratezza di tali signori. Si sa che agli “amici degli amici” non è possibile fare sgarri. E dunque, ecco che la solita, insopportabile rapina fiscale è servita.
Ma naturalmente non basta. Altra priorità, come avevamo accennato, è il business dei falsi profughi. È questo il termine giusto per etichettare ciò che sta accadendo da ormai diversi anni a questa parte, con un vero e proprio mercimonio che fa comodo a tutte le forze politiche.
A quelle di maggioranza, perché ormai è acclarato che i clandestini permettono alle cooperative che li accolgono (magari dietro elargizione di una bella bustarella, da dare ai politici che perorano tale tipo di affare) di arricchirsi, utilizzando e sventolando il vessillo del buonismo e dell’ipocrisia più melensi, a tutti i costi.
A quelle di opposizione (in particolare, la starnazzante lega italiota di Salvini che è ugualmente responsabile con l’approvazione del suicida trattato di Dublino, e l’apertura dei campi Rom voluta dall’ex Ministro degli Interni, Roberto “Bobo” Maroni) invece perché così possono raccattare facili consensi, facendo leva su un problema (quello della mancata integrazione di questi immigrati) che incide direttamente sulla sicurezza ed il vivere quotidiano dei comuni cittadini. Ovvero, di chi alla fine non solo è danneggiato perché deve mantenere con i propri soldi chi, solo a parole ma non certo nei fatti, scappa da una guerra. Ma deve anche fronteggiarne l’aggressività e la violenza.
Non ci può e mai potrà esserci vera integrazione, come continuamente andiamo ripretendo, se innanzitutto manca il rispetto delle più elementari regole di civile convivenza. Ma non è tutto. Nel caso specifico, infatti, molte di queste “risorse” una volta fatte entrare nel nostro territorio, non sono neppure identificate. E dunque non si sa da dove vengano, e se abbiano o meno la fedina penale pulita. Inoltre, come se non bastasse, difficilmente potranno trovare un’occupazione che possa dirsi realmente tale. Con ovvi riflessi dal punto di vista sociale, perché il rischio di una guerra fra poveri fra i milioni di disoccupati di casa nostra e chi viene qua spacciandosi per profugo, sta diventando sempre più alto. Evidente il disegno di chi governa, pur non avendone alcuna legittimità popolare: dopo la contrapposizione fra destra e sinistra prima e Nord e Sud poi, adesso è il turno di quella fra gli autoctoni e gli immigrati. Lo scopo, nemmeno malcelato, è quello di distogliere l’attenzione – finché si potrà – dalle loro inenarrabili malefatte!
In presenza di una forte crisi economica, come quella che da ormai quasi 10 anni sta attanagliando questo paese, non esistono i presupposti per far entrare cani e porci, con il rischio sempre più marcato di scatenare nuovi ed imprevedibili contrasti sociali. I principali indicatori economici raccontano infatti di un PIL che fa fatica a crescere, e di un tasso di disoccupazione (soprattutto quella giovanile) che è sempre più vicino al 50%, con punte che in certe aree del martoriato Sud, arrivano anche al 70-80%!
Chi avrebbe diritto ad entrare, sono solo ed esclusivamente i VERI profughi. Ovvero quelli che – dopo essere stati identificati - realmente scappano da guerre e conflitti. Un dovere umanitario ineludibile, ma che è stato mal gestito da questa Europa ridicola. Che dapprima ha considerato quale “problema italiano”, l’accoglimento di chi intanto stava scappando dalle guerre imposte e volute dagli USA, nello specifico dal loro (per fortuna ex) presidente, nonché premio Nobel per la pace (!), Barack Obama. Poi, non contenta, ha continuato a fare spallucce ed ora non vuole affrontare il problema insistendo, così come abbiamo appurato, nel continuare ad imporci i suoi, soliti odiosi e nauseabondi diktat.
Come quello che ci impedisce di fatto di aiutare chi da diversi mesi, non ha più un tetto sotto cui ripararsi perché bisogna rispettare i vincoli di bilancio fissati dal famigerato Trattato di Maastricht. Per quello che ci riguarda, già da tempo, avremmo abbandonato questo squallido consesso formato da altri parassiti e burocrati, a maggior ragione che i cittadini non sono MAI stati chiamati ad esprimersi sulla possibilità o meno di far parte dell’Unione Europea. Oltre che, naturalmente, di adottare la moneta unica (l’Euro che ha distrutto le nostre produzioni) che è stata introdotta con un meccanismo spregevole ed a dir poco truffaldino!
L’arroganza di Francia e Germania, ormai, ha raggiunto un livello così elevato che quasi non fa più notizia. C’è solo da sperare che con la Brexit e l’avvento di Trump alla Casa Bianca, possa proseguire la spinta verso l’abbattimento di questa mondializzazione voluta ed imposta da lobby sempre più prepotenti. Come quella ad esempio dei ricchioni, che ha fortemente caldeggiato la legge sulle unioni civili che potrebbe fare da apripista ad autentici abomini come le adozioni gay o l’utero in affitto. 
Per la gioia di chi evidentemente non ha i problemi di dover cercare un lavoro, non vedrà mai la pensione, ha chiuso o delocalizzato la propria attività di impresa. Oppure non ha più nulla, come chi ha perso tutto in questa incredibile sequenza di terremoti.
In un paese normale, si affrontano e si risolvono prima le emergenze più grandi (disoccupazione e da qualche mese a questa parte, il terremoto). Poi, e soltanto poi, si affrontano gli altri problemi. Nella fattispecie, una sana e severa legge contro tutti gli atti di discriminazione (compresa quella sessuale) e di violenza (anche su donne e bambini) in cui siano previste punizioni esemplari nei confronti di chi le commette, può concretamente aiutare a mettere fine alle ingiustizie, ed a certi comportamenti abominevoli e per questo ancor più inaccettabili. E non certo, avallare autentiche assurdità come l’educazione gender, sin dalle scuole elementari. Lo scopo di costoro, è e sarà sempre quello di imporre un modello di famiglia contro natura, anche e soprattutto dal punto di vista biologico, visto e considerato che solo dall’unione fra un uomo ed una donna è possibile procreare! Il tutto, per rispettare pienamente l’applicazione di quell’aberrante schifezza che risponde al nome di “piano Kalergi”, attraverso cui provvedere alla nostra sostituzione etnica con gli immigrati (che sarebbero manodopera a basso costo per le multinazionali e dunque un qualcosa di più facilmente gestibile ed addomesticabile dalle élites), insieme alla distruzione assoluta ed irreversibile della famiglia tradizionale (quella composta da uomo e donna, atti a procreare secondo le leggi della natura e della biologia), così come l’abbiamo imparata a conoscere, sin dagli albori della nostra storia.
Ma la priorità, ripetiamo, resta la gestione di emergenze. Che attualmente si chiama terremoto, e che ha messo in ginocchio intere comunità e che è stata colpevolmente dimenticata dai Renzi e dai Gentiloni di turno, che hanno messo autentici incapaci (vedi il ministero della Pubblica Istruzione affidata ad un personaggio che non si sa manco se ha conseguito il diploma di istruzione secondaria…..) ai posti di comando.
Non ha fatto eccezione, naturalmente, neppure il dramma vissuto da quelle popolazioni che ad oggi stanno trascorrendo l’inverno nelle tendopoli, in mezzo a neve e gelo. I soldi della ricostruzione naturalmente non ci sono. Su i terremotati non si può fare nessun tipo di business, ed ecco che vengono abbandonati al loro destino.
E ad aggiungere altro squallore ci sono i soldi dei famigerati SMS solidali che sono trattenuti per 9 anni dalle banche, l’eccesso di burocrazia per dare il via libera immediato alla Protezione Civile nel mandare uomini e mezzi per togliere la neve dalle strade, l’esistenza di un Ente (le Province) svuotato di ogni risorsa finanziaria, che gli impedisce di muovere i propri mezzi. Ed infine, la gestione allucinante del dramma vissuto da chi si trovava nell’hotel Rigopiano nel Gran Sasso, al momento della slavina (causata forse dalle violente scosse della mattina del 18 gennaio) che ha sommerso di neve una struttura, che in passato era stata pure oggetto di indagini della Magistratura, per abusivismo edilizio!
Al di là dei contorni poco chiari, sui quali c’è forte il fetore delle pressioni politiche del PD, con cui l’inchiesta è stata troppo frettolosamente archiviata, in questa incredibile vicenda dove è assolutamente da rimarcare l’autentico eroismo del corpo dei Vigili del Fuoco, stanno emergendo particolari inquietanti. Sembra infatti che il Prefetto di Pescara, che era stato chiamato da un cuoco dell’albergo, non abbia preso in considerazione l’allarme lanciato decidendo di attivare la macchina dei soccorsi solo in un momento successivo. Non alle 15, quando forse si potevano salvare anche quelle persone che poi sono decedute, bensì alle 19. Ovvero nel bel mezzo di un’autentica tormenta di neve, che ha reso quasi impossibile ai soccorritori di arrivare in tempo considerando che le strade erano del tutto impraticabili.
Come tutti sappiamo, per fortuna, abbiamo anche assistito a degli autentici miracoli con salvataggi di persone rimaste imprigionate fra il ghiaccio e le macerie, anche per 48 ore. Le ricerche dei dispersi sono proseguite senza sosta, fra tantissime difficoltà. E con altri episodi tragici, come quello dell’elicottero con 6 soccorritori che si è andato a schiantare contro la montagna, a causa della fitta nebbia che ha avvolto quelle zone. Il bilancio finale di 29 morti, racconta una raccapricciante storia di disorganizzazione, inefficienza, superficialità.
Oltre che tanta, tantissima strafottenza  dispensate ed elargite a piene mani, da chi – con inusitata arroganza – crede ancora di poter essere intoccabile, perché protetto da chissà quali potenti maniglie!
Dovremmo sperare finalmente che la Magistratura faccia una volta tanto il proprio dovere. Ma, conoscendo di quali nefandezze quest’altra “casta” di regime negli anni si è resa protagonista, manifestiamo le nostre legittime perplessità.
Resteranno in ogni caso per sempre impressi nella nostra memoria, il marchio dell’infamia e della vergogna, anche considerando che mentre tutti eravamo angosciati dalle notizie e dalle immagini provenienti dal luogo del disastro, il premier Gentiloni stava scodinzolando dalla Merkel, il capo dello Stato Mattarella si trovava in Grecia a fare l’elogio dell’immigrazione selvaggia e sfrenata, ed infine il Ministro degli Esteri Alfano era ad Hammamet a rendere omaggio al tangentocrate Bettino Craxi! Questo solo per rendere l’idea dello spessore non solo politico, ma anche umano, manifestato a più riprese da questi personaggi, che sarebbe ora di mandare via con poderosi e ben assestati calci nel culo!!!!
In un paese normale, chi ha sottovalutato gli allarmi lanciati (minacciando addirittura a sua volta di denunciare chi aveva bisogno per procurato allarme…) dovrebbe non solo essere rimosso, ma anche sbattuto in galera per la sciatteria manifestata. Scommettiamo che anche stavolta non succederà nulla e chi ha sbagliato la farà ancora una volta franca? Sarebbe auspicabile che finalmente quella maggioranza dormiente ed anestetizzata di questo malandato paese, si svegli una volta e per tutte dal torpore. E dia il benservito, sotto tutti i punti di vista, a chi ci ha condannato ad uno schifo non più tollerabile!!!!
Casomai non lo si fosse ancora capito, l’ita(g)lia sarà sempre più il problema (e non certo la soluzione), sino a quando non ci sarà la presa d’atto che questo paese va rottamato al più presto!

Francesco Montanino

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