Napoli (AU) - La capitale del Sud messa
a ferro e fuoco in un sabato pomeriggio di ordinaria idiozia. Protagonisti
indiscussi di quest’ennesima vergognosa pagina di cronaca nera, i fuoriusciti
dai cessi asociali capeggiati da Giggino o’sindachino da un lato della
barricata e gli ascari e gli stupidi idioti pseudo-sfacistelli (i riciclati di
Arroganza Nazionale, per intenderci) dall’altro.
Nel bel mezzo di quest’autentica
apoteosi della stupidità e dell’ignoranza, quei napoletani che ne hanno
letteralmente le palle piene sia dei continui proclami di un primo cittadino
che è stato capace (ed il che è tutto dire) di fare peggio di Rosetta Jervolino
e di don Antonio “Berisha” detto Bassolino. Sia delle reiterate e grottesche ruffianerie
del fannullone padano che nelle ore precedenti la sua penosa performance
oratoria alla Mostra d’Oltremare, ha cercato di ingraziarsi persino il consenso
dei tifosi azzurri, raccontando la favoletta di essere stato tanti anni fa in
un ritiro precampionato in cui c’erano Maradona e Careca.
Insomma, non c’e’ davvero mai limite al
peggio. Napoli per alcune ore è stata ostaggio di un gruppo di parassiti e
lavativi che si sono confrontati.
I fuoriusciti dei cessi asociali, caro
fannullone padano, sono gli stessi che alcuni anni fa contestarono con
inusitata ed ingiustificabile violenza e che, stanne pur certo, continueranno a farlo
ovunque tu vorrai andare.
Ormai nella Lega 2.0, non c’e’ più
alcuna traccia di concetti sacri e sani come indipendenza, secessione o
federalismo. Questo perché, ti sei trasformato e riciclato nel peggiore surrogato
di quell’arroganza nazionale composta da tanti sfigati sfascistelli che
inneggiano ad un tricoglione che andrebbe piuttosto definitivamente abolito,
considerando la spessa coltre di bugie sulla quale si nutre la pallosa e
bugiarda retorica nazionalista itagliana.
Un discorso vacuo e privo di contenuti, dove
primeggiano gli inviti ad un’unita’ nazionale che non è mai esistita, se non
sulla carta o nella mente di qualche mentecatto. Gli 8.000 campanili
riecheggiano, con lo stesso rumore di un fragoroso peto, soltanto un’idea
fascista che non può assolutamente essere condivisa da un movimento che si
dichiara secessionista. La Lega Nord ormai è in stato di avanzata putrefazione
e se non si farà chiarezza sul suo oggetto politico sarà condannata a
scomparire definitivamente.
L’unica cosa certa è che oggi c’e’ un
enorme vuoto nel dibattito sul federalismo, e sarebbe anche ora che le forze
secessioniste ed indipendentiste trovino la quadra su un progetto unico (nella
fattispecie quelli di Popoli Sovrani resta il migliore nell’attuale panorama
politico) con cui portare avanti tutte le proprie legittime istanze di libertà e
di affrancamento da una Roma ladrona, diventata l’insopportabile palla al piede
per antonomasia delle forze produttive ed operose.
Tornando a ciò che è successo a Napoli, la
cosa più paradossale di tutte è che a contestare questo “comunista”
padano…..siano stati altri estremisti di sinistra, suoi degni compari in quanto
ad assistenzialismo e clientelismo.
In tal senso, abbiamo chiesto al
Segretario Federale della Lega Sud Ausonia, Gianfranco Vestuto, una sua
riflessione su quanto capitato ieri pomeriggio. “Beh, a mio avviso direi che bisognerebbe – osserva – prendere atto che ormai destra e sinistra
sono scomparse, e dare fiato ad un movimento speculare. La Lega Sud Ausonia è
stata in Parlamento fino alla scorsa legislatura, ma nessuno si è posto il
problema del Sud, pensando ingenuamente di poter ricevere ancora posizioni di
favore politiche e personali dai partiti nazionali che di sicuro continuano ad
essere nemici della nostra terra. I meridionali sono molto disattenti e
facilmente…..comprabili. Per questo anche l’ultimo degli idioti opportunisti
come Salvini, può scorrazzare liberamente anche spalleggiato dagli ascari di
casa nostra. Ed a lui, per ricevere un patetico quarto d’ora di visibilità, fa
miseramente sponda il noto organizzatore di festini e gay pride, Luigi De
Magistris in arte “Giggino o’ magistrato!”.
L’esercito di fannulloni, drogati,
teppisti, cialtroni, figli di papà e
delinquenti che ha reso la contestazione, come al solito, un momento di
devastazione, capeggiata da un sindaco che a questo punto dovrebbe dimettersi (per
quello che ha provocato con le proprie avventate e scellerate dichiarazioni),
ha avuto però un duplice, nefasto risultato. Da un lato, ha fatto vivere ore di
inutile e gratuita (considerando lo spessore culturale e politico del
personaggio oggetto di insulti) tensione ad una Napoli che fa ancora fatica a
liberarsi dalle proprie secolari piaghe.
Dall’altro, invece, rischia seriamente
di far passare Salvini, per le ragioni sopra esposte come un martire e questo,
se possibile, è ancora più inaccettabile perché potrebbe essere ingenuamente visto
da gran parte del popolino come il nuovo (?!) salvatore della patria.
Tutto questo, quando persino i vasoli ed
i sanpietrini hanno capito che il suo unico intento è solo quello di prendersi
quei voti necessari affinché possa continuare a tenere il proprio puzzolente
deretano saldamente incollato sulla cadrega europea, che scalda ormai da tempo
immemore!
Insomma, uno scenario assurdo in cui chi
pagherà il conto sarà come al solito quella maggioranza silenziosa di cittadini
che ha capito il giochetto con cui questo regime cerca in tutto e per tutto di
distoglierne l’attenzione dalle proprie innegabili malefatte.
Il gioco degli opposti estremismi che si
scontrano, del resto, serve solo a gettare fumo negli occhi a chi è ancora
rimasto indietro ad un tempo in cui si faceva il tifo per due ideologie
(fascismo e comunismo) che pur avendo la stessa matrice socialistoide e
statalista, per fortuna, sono state condannate senza se e senza ma dalla storia.
Ma che ancora oggi è uno dei più efficaci specchietti delle allodole con cui questo
sistema mafioso e delinquenziale, trova terreno fertile nel distrarre e nel
distogliere l’attenzione dei più dai veri problemi.
Quando finalmente si apriranno gli occhi
su queste operazioni da avanspettacolo, allora sì che ci sarà da divertirsi.
Assisteremo alla resa dei conti di una classe politica infame e vigliacca, che
dovrà pagare un conto salatissimo per le tante nefandezze commesse in tutti
questi anni. I nodi verranno al pettine, e non dovrà esserci nessuna remora,
pietà o indulgenza per chicchessia!
Concludiamo con una riflessione seria ed
argomentata: Napoli (e con esso idealmente tutto il Sud) non è e non potrà mai
essere rappresentata dallo sciacallo ed opportunista Salvini e dal suo stuolo
di ascari e sfascistelli, da Giggino o’ sindachino e dai suoi fuoriusciti dei
cessi asociali (cioè i "centri sociali" che dovrebbero essere mandati a zappare le terre incolte sino
alla fine dei propri giorni), dai camorristi, dalla potente ed intoccabile
casta di magistrati che sprigiona un disgustoso e fetido puzzo di massoneria, dai
furbetti del quartierino e del cartellino, dai fannulloni e dai ricuttari (di
qualsiasi colore e razza), dai buonisti falsi ed accatttoni, dai riciclati di
tutte le risme, dai tangentocrati di ieri e di oggi, dalla feccia radical-chic,
dalle lobby rikkionesche e pedofile, dal clero usuraio ed accattone, dai
piddini, dai grullini, dai berluskini ed infine anche dai piagnoni neobarbonici,
utili idioti di un regime che solo a chiacchiere asseriscono di avversare.
Ma di cui sono funzionali, considerando
le tante prebende che percepiscono, pur di inneggiare ad un regno da operetta, che
pure aveva i suoi tanti belli scheletrucci nell’armadio!
Francesco Montanino
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