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martedì 25 luglio 2017

NAPOLI E GIGGINO SINDACHINO: UN'ESTATE DI MERDA SENZA NEANCHE UN RAGGIO DI "SUN"



Napoli – Come in ogni estate, anche in quella che stiamo trascorrendo non possono assolutamente ed affatto mancare le perle dispensate a piene mani da Giggino “o’ magistrato”. Le cronache quotidiane con cui si riempiono giornali e telegiornali, del resto, ci forniscono tali e tante di quelle occasioni per denunciare lo sfascio ed il degrado in cui versa Napoli, che c’è solo l’imbarazzo della scelta su quali puntare il dito accusatorio.
Stavolta però, grazie al “sindachino” ed ai suoi ineguagliabili insuccessi, la città più importante del Mezzogiorno viene sbattuta in prima pagina anche all’estero per la sua invivibilità.
Ed inoltre, come se già ciò non bastasse, rimedia una pessima figura dal punto di vista dell’accoglienza, che rischia di mettere a repentaglio anche la reputazione delle vicine isole del Golfo (Ischia e Capri, in primis), che di turismo vivono. Quando la retorica e la prosopopea lasciano, dunque, spazio ai fatti ed alla concretezza, emergono tutte le lacune di un’amministrazione comunale e di un’intera classe politica (compresa anche la destra degli sfigati ex sfascistielli oggi dalla parte del parassita padano al secolo Matteo Salvini), semplicemente ridicoli e che davvero non conoscono ritegno e vergogna!
L'odissea dei duecento turisti russi con una notte da incubo prima di arrivare a Ischia
Che è quella che ha provato qualsiasi napoletano dotato ancora di buon senso e di senno, pensando all’incredibile e grottesca disavventura vissuta da 200 turisti russi, che hanno avuto l’ardire di scegliere di trascorrere le proprie ferie ad Ischia sborsando anche cifre piuttosto importanti di tasca propria.
Ma andiamo con ordine. Così come riporta il quotidiano cittadino “Il Mattino”, sabato sera all’aeroporto di Capodichino è atterrato un charter proveniente da Mosca con 200 turisti. Ad attenderli nel gabbiotto del controllo passaporti e visti, era presente solo un agente della polizia di frontiera e questo ha comportato il formarsi di un’interminabile coda (in cui erano presenti anche donne e bambini stanchi per il lungo viaggio) per l’espletamento delle lentissime procedure burocratiche.
Solo dopo 90 minuti le operazioni di verifica sono terminate, ma questo non è bastato loro per prendere l’ultimo traghetto diretto ad Ischia, che nel frattempo era già partito. Una situazione a dir poco imbarazzante e sgradevole, gestita però molto bene dal tour operator che ha organizzato il viaggio: per evitare ai russi di trascorrere tutta la notte in banchina, è stata contattata la Capitaneria di Porto e dopo una lunga trattativa alla fine ha prevalso il buonsenso dal momento che è stata data l’autorizzazione ad effettuare un’ulteriore corsa ad una nave veloce noleggiata nel frattempo privatamente. Dopo quasi altre due ore di attesa, i malcapitati turisti hanno potuto finalmente prendere il mezzo con cui sono poi sbarcati nella rinomata “Isola Verde”. 
Ed il Comune di Napoli, cosa ha fatto in tutto questo? Niente, come suo solito! Una città che si dichiara a forte vocazione turistica e pronta ad accogliere turisti provenienti da tutto il mondo, non può assolutamente permettersi il lusso di lasciare un solo addetto al controllo dei documenti di un consistente numero di persone. E questo anche e soprattutto in tempi come questi, in cui il rischio del terrorismo non può essere affatto sottovalutato e necessita di un’intensificazione nell’impiego delle Forze dell’Ordine.
Un duro colpo all’immagine, già messa a durissima prova dalla delinquenza grande e piccola, della nostra terra che rischia di provocare gravi conseguenze all’industria turistica, che da sempre fornisce un contributo non indifferente in termini di occupazione e di promozione del territorio.
L’opinione e la percezione che questi visitatori avranno della nostra città sicuramente non saranno positivi, perché in questa assurda vicenda è stata a dir poco lampante la totale mancanza di organizzazione e di efficienza.
Quel che è certo, è che questa amministrazione comunale non ha trovato di meglio che aumentare del 10% le tariffe delle corse dei taxi. Quando si tratta di fare cassa la pessima abitudine, che ormai si trascina da oltre 20 anni con le giunte di sinistra, è come l’erba gramigna: non muore mai! Ecco qual è la loro priorità, ma di questo non avevamo assolutamente dubbi!
Il tabloid inglese “The Sun” ha posizionato Napoli fra le 10 città più pericolose del mondo
Ma non è stato, questo, l’unico brutto episodio capitato a chi ha messo piede a Napoli negli ultimi giorni. A pochi chilometri di distanza dal fattaccio che ha visto coinvolti quei turisti russi, una ragazza di Ragusa è stata vittima di un tentativo di furto nei pressi della centralissima Via dei Tribunali da parte dei soliti malviventi che non hanno lesinato l’uso della violenza pur di riuscire nello scippo. Nonostante la strenua resistenza, la turista ha riportato ferite al braccio ed altre parti del corpo, con una prognosi diagnosticata dai medici del “Loreto Mare” di circa 15 giorni di degenza.
Di fronte ad un quadro mortificante e desolante come questo, appaiono davvero fuori luogo oltre che pretestuose le levate di scudi cui abbiamo avuto modo di assistere, quando il tabloid ingleseThe Sun” ha posizionato Napoli fra le 10 città più pericolose del mondo, salvo poi fare retromarcia dietro fortissime pressioni. 
Rapine e violenze anche in pieno centro a Napoli


Pur di non ammettere che la città è mal gestita, il sindachino dalla querela facile e dal costrutto inesistente, non si è tirato certo indietro nel fuoco di fila contro la rivista britannica minacciando – e questo è francamente il colmo, alla luce di quello che racconteremo – la solita denuncia per diffamazione!
Invece di sforzarsi nel migliorare le strutture e la sicurezza dei cittadini, questo primo cittadino – che ricordiamo rappresenta solo una piccola parte dei partenopei – in maniera altezzosa ed arrogante non si è piuttosto umilmente chiesto il perché di una tale, clamorosa bocciatura.
Ma più delle classifiche che lasciano sempre il tempo che trovano, potremmo chiedere agli stessi napoletani che non si sentono rappresentati da Giggino o anche alla sfortunata ragazza di Ragusa, qual è la loro percezione in merito alla sicurezza esistente in città. O magari potremmo chiedere ad uno dei 200 turisti russi, vittime di una burocrazia a dir poco idiota e squilibrata, cosa ne pensa dei servizi offerti dal capoluogo campano.
La risposta la possiamo solo immaginare, anche se non siamo lontani dalla realtà nel presupporre che l’opinione sarà probabilmente addirittura peggiore, del quadro assai fosco e poco edificante comunque disegnato dai pennivendoli d’oltremanica.
Siccome però al peggio non c’è mai fine, ci sono delle zone di Napoli in cui – incredibile, ma vero – si vive in un vergognoso degrado nonostante ci troviamo in una città dell’Europa Occidentale e che corra l’anno di grazia 2017.
Accade che nel rione De Gasperi, nel popoloso quartiere di Ponticelli, ben 94 famiglie vivano in mezzo all’amianto, alla sporcizia ed ai topi! Donne, bambini ed anche anziani ammalati di cancro stanno aspettando invano da anni che la giunta De Magistris si degni finalmente di trasferirli in nuove unità abitative, affrancandole da un contesto che definire inaccettabile è a dir poco eufemistico! Uno scenario degno di un paese quartomondista, in cui le solite promesse mai mantenute, hanno poi completato un quadro a dir poco vergognoso ed indecente!
Napoli, rione De Gasperi ostaggio del degrado: 94 famiglie vivono in mezzo ai topi e all'amianto
Veli pietosi vanno infine stesi anche sulla chiusura dell’attività imprenditoriale della Duchesca, il cui titolare ha avuto il coraggio di denunciare i clan camorristici della zona, salvo poi essere abbandonato a sé stesso dal Comune. Così come una menzione merita senz’altro la babygang che ha preso di mira l’autobus 147 all’altezza di piazza G.B. Vico: anche in questo caso, zero controlli e momenti di grande tensione causati dal fitto lancio di pietre, arance e palloncini pieni d’acqua da parte del solito branco di incivili in erba che meriterebbero assai più di una semplice sculacciata! Il mancato arrivo dei carabinieri, allertati dalle numerose richieste di intervento, lascia ben intuire il terrore che hanno vissuto gli utenti che sono stati coinvolti – loro malgrado – in un episodio a dir poco ripugnante e riprovevole!!!!
Luigi-De-Magistris versione San-Gennaro che secondo Mastella "porta sfortuna".
Il sindaco De Magistris invece di continuare a fare improbabili ed improponibili passerelle oltre che di ululare alla luna, pensi piuttosto a risolvere i tantissimi problemi che attanagliano Napoli.
In caso contrario, presenti le dimissioni visto e considerato che, a più riprese, si è dimostrato incapace ed inadeguato all’importante e prestigioso ruolo che eppure riveste. La qualità della vita nel capoluogo partenopeo, in questi ultimi anni, è – smettiamola di fare i finti tonti - drammaticamente peggiorata! E non c’era certo bisogno dell’articolo di un tabloid scandalistico inglese, per capire che il “fujetevenne” di eduardiana memoria è assai più di un semplice ed accorato grido di dolore. Sono tantissimi i napoletani che in questi ultimi anni, se ne sono letteralmente scappati a gambe levate dalla loro città natale semplicemente perché non esistono più le minime condizioni di dignitosa sopravvivenza!
Questo, già di per sé, basta ed avanza per suggerire al primo cittadino “sindachino” di abdicare e dedicarsi ad altro che non sia la politica, giudicando il suo pessimo e deplorevole operato!
Fino a quando esisteranno inciviltà, maleducazione, arroganza, strafottenza ed incuria, parlare male della capitale del Sud sarà come sparare sulla croce rossa perché si potrà fornire a chiunque la possibilità di poterlo fare, con dati di fatto inoppugnabili! Questa bellissima città ricca di storia e cultura, continuerà a restare una “carta sporca” grazie ad un’intera classe politica che pensa solo a fare i propri interessi, ed a fregarsene del benessere collettivo! 
A mortificarla, a nostro parere, non saranno solo e tanto i soliti pregiudizi e stereotipi che comunque esistono, e contro cui comunque va mantenuta alta la guardia. Ma anche una latitante (e per questo motivo, colpevole) presa di coscienza dei propri abitanti, ancora incapaci di capire che chi li amministra da sempre contribuisce in maniera decisiva al degrado del luogo in cui vivono!
Un andazzo che, ne siamo certi, produrrà ancora tante altre situazioni simili, se non addirittura peggiori, a quelle già di per sé mortificanti ed umilianti che abbiamo provato a descrivere in questo articolo…

Francesco Montanino 

 

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