Napoli – Come in ogni estate, anche in quella che
stiamo trascorrendo non possono assolutamente ed affatto mancare le perle
dispensate a piene mani da Giggino “o’ magistrato”. Le cronache quotidiane con
cui si riempiono giornali e telegiornali, del resto, ci forniscono tali e tante
di quelle occasioni per denunciare lo sfascio ed il degrado in cui versa
Napoli, che c’è solo l’imbarazzo della scelta su quali puntare il dito accusatorio.
Stavolta però, grazie
al “sindachino” ed ai suoi ineguagliabili insuccessi, la città più importante
del Mezzogiorno viene sbattuta in prima pagina anche all’estero per la sua
invivibilità.
Ed inoltre, come se
già ciò non bastasse, rimedia una pessima figura dal punto di vista
dell’accoglienza, che rischia di mettere a repentaglio anche la reputazione
delle vicine isole del Golfo (Ischia e Capri, in primis), che di turismo
vivono. Quando la retorica e la prosopopea lasciano, dunque, spazio ai fatti ed
alla concretezza, emergono tutte le lacune di un’amministrazione comunale e di
un’intera classe politica (compresa anche la destra degli sfigati ex
sfascistielli oggi dalla parte del parassita padano al secolo Matteo Salvini),
semplicemente ridicoli e che davvero non conoscono ritegno e vergogna!
L'odissea dei duecento turisti russi con una notte da incubo prima di arrivare a Ischia |
Che è quella che ha
provato qualsiasi napoletano dotato ancora di buon senso e di senno, pensando
all’incredibile e grottesca disavventura vissuta da 200 turisti russi, che
hanno avuto l’ardire di scegliere di trascorrere le proprie ferie ad Ischia
sborsando anche cifre piuttosto importanti di tasca propria.
Ma andiamo con
ordine. Così come riporta il quotidiano cittadino “Il Mattino”, sabato sera
all’aeroporto di Capodichino è atterrato un charter proveniente da Mosca con
200 turisti. Ad attenderli nel gabbiotto del controllo passaporti e visti, era
presente solo un agente della polizia di frontiera e questo ha comportato il
formarsi di un’interminabile coda (in cui erano presenti anche donne e bambini
stanchi per il lungo viaggio) per l’espletamento delle lentissime procedure
burocratiche.
Solo dopo 90 minuti
le operazioni di verifica sono terminate, ma questo non è bastato loro per
prendere l’ultimo traghetto diretto ad Ischia, che nel frattempo era già
partito. Una situazione a dir poco imbarazzante e sgradevole, gestita però
molto bene dal tour operator che ha organizzato il viaggio: per evitare ai
russi di trascorrere tutta la notte in banchina, è stata contattata la Capitaneria
di Porto e dopo una lunga trattativa alla fine ha prevalso il buonsenso dal
momento che è stata data l’autorizzazione ad effettuare un’ulteriore corsa ad
una nave veloce noleggiata nel frattempo privatamente. Dopo quasi altre due ore
di attesa, i malcapitati turisti hanno potuto finalmente prendere il mezzo con
cui sono poi sbarcati nella rinomata “Isola Verde”.
Ed il Comune di
Napoli, cosa ha fatto in tutto questo? Niente, come suo solito! Una città che
si dichiara a forte vocazione turistica e pronta ad accogliere turisti
provenienti da tutto il mondo, non può assolutamente permettersi il lusso di
lasciare un solo addetto al controllo dei documenti di un consistente numero di
persone. E questo anche e soprattutto in tempi come questi, in cui il rischio
del terrorismo non può essere affatto sottovalutato e necessita di
un’intensificazione nell’impiego delle Forze dell’Ordine.
Un duro colpo
all’immagine, già messa a durissima prova dalla delinquenza grande e piccola,
della nostra terra che rischia di provocare gravi conseguenze all’industria
turistica, che da sempre fornisce un contributo non indifferente in termini di
occupazione e di promozione del territorio.
L’opinione e la
percezione che questi visitatori avranno della nostra città sicuramente non saranno
positivi, perché in questa assurda vicenda è stata a dir poco lampante la
totale mancanza di organizzazione e di efficienza.
Quel che è certo, è
che questa amministrazione comunale non ha trovato di meglio che aumentare del
10% le tariffe delle corse dei taxi. Quando si tratta di fare cassa la pessima
abitudine, che ormai si trascina da oltre 20 anni con le giunte di sinistra, è
come l’erba gramigna: non muore mai! Ecco qual è la loro priorità, ma di questo
non avevamo assolutamente dubbi!
Il tabloid inglese “The Sun” ha posizionato Napoli fra le 10 città più pericolose del mondo |
Ma non è stato,
questo, l’unico brutto episodio capitato a chi ha messo piede a Napoli negli
ultimi giorni. A pochi chilometri di distanza dal fattaccio che ha visto
coinvolti quei turisti russi, una ragazza di Ragusa è stata vittima di un
tentativo di furto nei pressi della centralissima Via dei Tribunali da parte
dei soliti malviventi che non hanno lesinato l’uso della violenza pur di
riuscire nello scippo. Nonostante la strenua resistenza, la turista ha
riportato ferite al braccio ed altre parti del corpo, con una prognosi
diagnosticata dai medici del “Loreto Mare” di circa 15 giorni di degenza.
Di fronte ad un
quadro mortificante e desolante come questo, appaiono davvero fuori luogo oltre
che pretestuose le levate di scudi cui abbiamo avuto modo di assistere, quando
il tabloid inglese “The Sun” ha posizionato Napoli fra le 10 città più pericolose
del mondo, salvo poi fare retromarcia dietro fortissime pressioni.
Rapine e violenze anche in pieno centro a Napoli |
Pur di non ammettere
che la città è mal gestita, il sindachino dalla querela facile e dal costrutto
inesistente, non si è tirato certo indietro nel fuoco di fila contro la rivista
britannica minacciando – e questo è francamente il colmo, alla luce di quello
che racconteremo – la solita denuncia per diffamazione!
Invece di sforzarsi
nel migliorare le strutture e la sicurezza dei cittadini, questo primo
cittadino – che ricordiamo rappresenta solo una piccola parte dei partenopei –
in maniera altezzosa ed arrogante non si è piuttosto umilmente chiesto il
perché di una tale, clamorosa bocciatura.
Ma più delle
classifiche che lasciano sempre il tempo che trovano, potremmo chiedere agli
stessi napoletani che non si sentono rappresentati da Giggino o anche alla
sfortunata ragazza di Ragusa, qual è la loro percezione in merito alla
sicurezza esistente in città. O magari potremmo chiedere ad uno dei 200 turisti
russi, vittime di una burocrazia a dir poco idiota e squilibrata, cosa ne pensa
dei servizi offerti dal capoluogo campano.
La risposta la
possiamo solo immaginare, anche se non siamo lontani dalla realtà nel
presupporre che l’opinione sarà probabilmente addirittura peggiore, del quadro assai
fosco e poco edificante comunque disegnato dai pennivendoli d’oltremanica.
Siccome però al
peggio non c’è mai fine, ci sono delle zone di Napoli in cui – incredibile, ma
vero – si vive in un vergognoso degrado nonostante ci troviamo in una città
dell’Europa Occidentale e che corra l’anno di grazia 2017.
Accade che nel rione
De Gasperi, nel popoloso quartiere di Ponticelli, ben 94 famiglie vivano in
mezzo all’amianto, alla sporcizia ed ai topi! Donne, bambini ed anche anziani
ammalati di cancro stanno aspettando invano da anni che la giunta De Magistris
si degni finalmente di trasferirli in nuove unità abitative, affrancandole da
un contesto che definire inaccettabile è a dir poco eufemistico! Uno scenario
degno di un paese quartomondista, in cui le solite promesse mai mantenute,
hanno poi completato un quadro a dir poco vergognoso ed indecente!
Napoli, rione De Gasperi ostaggio del degrado: 94 famiglie vivono in mezzo ai topi e all'amianto |
Veli pietosi vanno
infine stesi anche sulla chiusura dell’attività imprenditoriale della Duchesca,
il cui titolare ha avuto il coraggio di denunciare i clan camorristici della
zona, salvo poi essere abbandonato a sé stesso dal Comune. Così come una
menzione merita senz’altro la babygang che ha preso di mira l’autobus 147
all’altezza di piazza G.B. Vico: anche in questo caso, zero controlli e momenti
di grande tensione causati dal fitto lancio di pietre, arance e palloncini
pieni d’acqua da parte del solito branco di incivili in erba che meriterebbero
assai più di una semplice sculacciata! Il mancato arrivo dei carabinieri,
allertati dalle numerose richieste di intervento, lascia ben intuire il terrore
che hanno vissuto gli utenti che sono stati coinvolti – loro malgrado – in un
episodio a dir poco ripugnante e riprovevole!!!!
Luigi-De-Magistris versione San-Gennaro che secondo Mastella "porta sfortuna". |
Il sindaco De
Magistris invece di continuare a fare improbabili ed improponibili passerelle oltre
che di ululare alla luna, pensi piuttosto a risolvere i tantissimi problemi che
attanagliano Napoli.
In caso contrario,
presenti le dimissioni visto e considerato che, a più riprese, si è dimostrato
incapace ed inadeguato all’importante e prestigioso ruolo che eppure riveste.
La qualità della vita nel capoluogo partenopeo, in questi ultimi anni, è – smettiamola
di fare i finti tonti - drammaticamente peggiorata! E non c’era certo bisogno
dell’articolo di un tabloid scandalistico inglese, per capire che il “fujetevenne” di eduardiana memoria è
assai più di un semplice ed accorato grido di dolore. Sono tantissimi i
napoletani che in questi ultimi anni, se ne sono letteralmente scappati a gambe
levate dalla loro città natale semplicemente perché non esistono più le minime
condizioni di dignitosa sopravvivenza!
Questo, già di per
sé, basta ed avanza per suggerire al primo cittadino “sindachino” di abdicare e
dedicarsi ad altro che non sia la politica, giudicando il suo pessimo e
deplorevole operato!
Fino a quando
esisteranno inciviltà, maleducazione, arroganza, strafottenza ed incuria,
parlare male della capitale del Sud sarà come sparare sulla croce rossa perché
si potrà fornire a chiunque la possibilità di poterlo fare, con dati di fatto
inoppugnabili! Questa bellissima città ricca di storia e cultura, continuerà a
restare una “carta sporca” grazie ad un’intera classe politica che pensa solo a
fare i propri interessi, ed a fregarsene del benessere collettivo!
A mortificarla, a
nostro parere, non saranno solo e tanto i soliti pregiudizi e stereotipi che
comunque esistono, e contro cui comunque va mantenuta alta la guardia. Ma anche
una latitante (e per questo motivo, colpevole) presa di coscienza dei propri
abitanti, ancora incapaci di capire che chi li amministra da sempre
contribuisce in maniera decisiva al degrado del luogo in cui vivono!
Un andazzo che, ne siamo certi, produrrà ancora tante
altre situazioni simili, se non addirittura peggiori, a quelle già di per sé
mortificanti ed umilianti che abbiamo provato a descrivere in questo articolo…Francesco Montanino
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