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mercoledì 16 agosto 2017

IL FERRAGOSTO NELLA REPUBBLICA DELLE BANANE FRA SALTIMBANCHI E VECCHI E NUOVI RAS DI REGIME!




Il Ferragosto nella Repubblica delle banane e dei diritti dei cittadini onesti continuamente e ripetutamente violati, è da sempre caratterizzato dalle perle e dalle sparate che ci vengono dispensate da quei pagliacci che occupano da tempo immemore con i propri fetidi deretani gli scranni del potere.
Quest’anno, a cadere sotto la nostra particolare lente d’ingrandimento ci sono Giggino “o’ sindachino” De Magistris, il fannullone padano Matteo Salvini, a braccetto stavolta con la macchietta Robertino Saviano ed il Presidente della Camera, Laura Boldrini. Questi ultimi due, sono autentiche new entries che si sono guadagnati i galloni sul campo, così come avremo modo di vedere più avanti.
Partiamo dal primo cittadino di Napoli che mai come quest’anno ci sta continuamente deliziando con una capitale del Sud quasi sempre in prima pagina e non certo per motivi edificanti. Sapevamo benissimo che la collezione di “primati” estivi detenuti dalla nostra amata città non potesse certo limitarsi alle figuracce rimediate con i turisti russi, giapponesi e francesi appositamente giunti per ammirarne l’incredibile patrimonio paesaggistico e culturale. 
Così infatti non è stato, ed abbiamo assistito alla rivolta delle “risorse” contro le forze dell’ordine scoppiata solo perché chi è preposto ai controlli si è semplicemente limitato a fare il proprio dovere. O magari, altri sbandati che defecano ed urinano allegramente per le strade della città ed in pieno giorno, sotto gli sguardi attoniti di quei cittadini che hanno avuto la sventura di essersi trovati di passaggio lì, per puro caso.
Non possiamo manco dire purtroppo che è la prima volta, pensando all’episodio del rapporto sessuale che si è consumato in pieno centro, una sera di qualche settimana fa, immortalato in un video diventato virale sui social network, nel giro di pochissime ore.
In una città normale, chi è preposto ad amministrare, garantire l’ordine pubblico ed il decoro insieme al rispetto delle più elementari e civili regole di convivenza e di buonsenso, avrebbe adottato il pugno di ferro.
Ed invece, stiamo tristemente notando la completa latitanza del Sindaco che ha pensato bene di andarsene in vacanza, lasciando Napoli in balia delle onde ed in preda ad altri problemi, che vanno ad aggiungersi a quelli atavici che già la attanagliano e ne limitano non poco potenzialità e bellezza.
Un’autentica vergogna, perché il “caro” Giggino – insieme alla sua giunta – dovrebbe quantomeno sforzarsi di ricordare che è chiamato ad amministrare la città in nome e per conto di un bacino d’utenza che meriterebbe ben altre attenzioni. Ma, del resto, cosa potremmo mai attenderci da chi rappresenta neppure il 20% degli aventi diritto al voto partenopei ed ha pure avuto il barbaro coraggio di prendersela quando il tabloid inglese “The Sun” ha citato Napoli fra le città più pericolose al mondo? Invece di frignare e starnazzare come un poppante, si preoccupi piuttosto di rendere sicura, accogliente ed a misura d’uomo la capitale del Sud!
Mentre lasciamo a voi lettori quali possano essere le ulteriori considerazioni, alla ribalta dei nostri strali di mezza estate ci va, ancora una volta, il fancazzista Salvini. Il leader della Lega sfascio-naziunalista itagliana trova sempre il modo di far parlare di sé. E stavolta lo fa grazie ad un bel botta e risposta inscenato con Robertino Saviano, nel solito giochetto delle parti, buono solo come specchietto per le allodole da mostrare ai più sciocchi ed ingenui. 
Alle solite accuse di fascismo e xenofobia rivolte al leader della Lega 2.0 dallo scribacchino di regime, a proposito dell’affaire falsi migranti, il Matteo padano ha risposto a sua volta affermando che se, casomai dovesse andare al governo, toglierà la scorta a quest’altro pseudo-paladino della napoletanità!
Appollaiato dal solito pulpito dal quale gli pseudointellettuali di sinistra lanciano i propri anatemi, ricordiamo come l’autore radical-chic di questa ceppa di “Gomorra”, più di una volta abbia invocato l’invasione dei clandestini che – a suo dire – ci avrebbero liberati!
Saremmo davvero curiosi di capire qual è il suo pensiero quando i suoi amichetti, provenienti dall’Africa e da altri luoghi che non siano teatro di sanguinose guerre, si macchiano di violenze di vario genere, come ad esempio rapine e stupri. Visto che si è così tanto in passato prodigato nel denunciare il pus camorristico, è assai strano che non utilizzi lo stesso fervore quando a commettere dei reati siano i “nuovi itagliani”! Magari al soldo di vecchie e nuove mafie, in un meccanismo perverso che dovrebbe ben conoscere.
Un sospetto fondato però lo abbiamo, e dunque non facciamo fatica nell’intuire che dietro a questo suo giustizialismo a corrente alternata in realtà si nasconda una maschera intrisa di ipocrisia e falsità.
Non facciamo fatica ad immaginarlo come uno dei tanti impiegati a libro paga di quel delinquente di Soros che ha assoldato politici, pennivendoli ed intellettuali pur di perpetrare il suo folle e criminale piano di sostituzione etnica!
Nel caso specifico, al di là del fatto che a noi importa poco in questa diatriba con Salvini chi abbia ragione o meno, non possiamo non notare che – dipendesse da noi – manderemmo entrambi a zappare le terre incolte.
Si tratta infatti di due noiosi parassiti che gravano sulle spalle dei contribuenti, e che onestamente ci hanno stufato con la loro inettitudine. Sugli scontri quasi da stadio fra i rispettivi fans, sempre rigorosamente su Facebook, preferiamo poi stendere un velo pietoso. È troppo facile rimestare le acque, approfittando della scarsa propensione del popolo bue ed idiota ad individuare le responsabilità e gli autori di questo sfascio. In questo Salvini e Saviano sono – bisogna darne atto ad entrambi - campioni indiscussi!
Sul leader della Lega Nord 2.0, non smetteremo mai di evidenziarne la totale inutilità ed ambiguità politica, dal momento che ancora non sappiamo cosa intende fare da grande. Deve infatti ancora decidere se abbracciare la causa dei quattro (s)fascistelli di casa nostra fuoriusciti da arroganza nazionale oppure se continuare ad usufruire del corposo finanziamento pubblico, dietro l’immagine deteriorata della Padania e di un Carroccio che in questi anni ha perso la propria impronta federalista ed indipendentista con cui era nato. E che ci ha fatto ben sperare per alcuni anni, in una svolta secessionista che affrancasse finalmente anche il Sud dal giogo mortifero di Roma ladrona!
Terminiamo con il Presidente della Camera, Laura Boldrini assurta agli onori delle cronache dopo il “j’accuse” lanciato su Facebook in questi giorni a proposito dei tanti insulti che in molti le rivolgono sul proprio profilo personale. Pena denunce penali da far scattare nei confronti di chi, dal social network, non lesinano parole pesanti nei suoi riguardi che potrebbero invece ingolfare il lavoro di Tribunali già di per sé oberati da cause che possono addirittura durare interi decenni!
Insomma, siamo in presenza di un caso di megalomania e di delirio di onnipotenza dal momento che è evidente che il personaggio in questione abusa del proprio potere ingiustamente detenuto per fare il bello ed il cattivo tempo, con le sue reiterate dichiarazioni provocatorie!
Abbiamo volutamente utilizzato il sostantivo maschile singolare “Presidente” perché non condividiamo per nulla il suo modo di atteggiarsi, visto che in passato voleva addirittura compiere delle storture di carattere linguistico, non accontentandosi di quelle politiche, poste in atto dall’esecutivo abusivo di cui è uno degli elementi di spicco (naturalmente e rigorosamente, in negativo). Non ci abbasseremo sicuramente ai livelli di chi utilizza un linguaggio scurrile e volgare, anche perché – a nostro modo di vedere – il personaggio merita di essere attaccato sui fatti concreti. Che non sono affatto pochi.
Dovrebbe infatti ricordarsi che il prestigioso ruolo che riveste le è stato attribuito non certo con un consenso tale da giustificare un incarico così importante, dal momento che rappresenta un partito che ha raccolto alle ultime elezioni percentuali quasi da prefisso telefonico!
Dovrebbe poi spiegarci il senso di alcune sue dichiarazioni con le quali incita alla totale cessione di sovranità di questo paese, al solo scopo di renderci schiavi di qualche nuovo padrone, quando la costituzione espressamente prevede all’articolo che questa appartiene al popolo che la esercita nei limiti e nelle forme da essa previsti!
Così come vorremmo sapere cosa c’è dietro questa difesa ad oltranza dell’invasione dei clandestini sui nostri territori, salvo poi tenere un imbarazzato e colpevole silenzio quando tante di queste risorse da lei osannate si lasciano andare a veri e propri crimini, come violenze sessuali, stupri o pedofilia. E che nessuna delle anime belle che la difendono a spada tratta, osi mettere sullo stesso piano i reati compiuti dagli immigrati irregolari con quelli della feccia nostrana che già ci sta asfissiando, perché la risposta - almeno dal canto nostro - sarà sempre la stessa: NON ABBIAMO BISOGNO DI IMPORTARE ALTRA MERDA UMANA! E non solo per motivi afferenti la sicurezza e l’ordine pubblico ma anche e soprattutto perché abbiamo già abbondantemente smascherato il mercimonio, mascherato da buonismo melenso ed ipocrita, dietro cui le ONG ed i partiti che spingono per questa invasione stanno lucrando il più lurido e schifoso dei business!
Vede, caro Presidente della Camera, in fondo non c’è affatto bisogno di insultarla! Perché con i suoi modi di fare altezzosi ed arroganti, non occorrerà aspettare ancora molto tempo affinché finalmente ci libereremo della presenza, non solo sua ma anche e soprattutto di chi l’ha imposta in maniera coercitiva e dittatoriale a tutti!
In un paese normale e civile, sarebbero già scattate le manette con il relativo capo di imputazione di alto tradimento visto e considerato che è stata totalmente disattesa la volontà popolare.
La storia però ci insegna anche che chi in maniera arrogante e prevaricatrice ha provato ad imporre il proprio pensiero, a discapito di quello altrui, ha sempre fatto una brutta fine. È già capitato, tanto per la canaglia nazifascista quanto per la carogna comunista che sono i due riflessi di un’unica medaglia statalista e centralista!

Francesco Montanino

Lega Sud - Ausonia

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