Con una tempistica a
dir poco inquietante e sospetta, a quasi un anno di distanza dall’inizio
dell’emergenza sismica che ha inflitto profonde ferite (ancora ben visibili,
purtroppo) ad interi borghi di Abruzzo, Marche, Lazio ed Umbria, il terremoto
torna a provocare morte, terrore e distruzione. Stavolta è una delle perle del
Golfo di Napoli a crollare sotto i colpi di un sisma di moderata entità (4.0
della scala Richter) ma che ha provocato la distruzione di edifici vecchi sotto
cui hanno perso la vita due persone.
L’isola di Ischia, ed
in particolare Casamicciola già sede di un movimento tellurico che nel lontano
1883 provocò ingenti perdite di vite umane, si è ritrovata improvvisamente alle
prese con una situazione che purtroppo ben conosciamo alle nostre latitudini.
In questa vicenda però stanno emergendo tutte le evidenti contraddizioni e le
assurdità di un sistema paese, ormai in avanzato stato di putrefazione.
Che Napoli, i suoi
dintorni e tutto il Sud siano a forte rischio sismico è una cosa risaputa. Sono
anni ormai che diversi esperti ci stanno mettendo in guardia sulla possibilità
che il Vesuvio ed i Campi Flegrei (entrambi pericolosissimi vulcani) possano
prima o poi risvegliarsi con conseguenze a dir poco disastrose. E nonostante
questi allarmi continuino a riecheggiare, la nostra classe politica di papponi
e ladri cosa fa per prevenire il rischio? NIENTE!
Ma ci sono altri
aspetti su cui non è possibile sottacere, perché qui siamo di fronte ad uno
scandalo che genera solo ed esclusivamente tanta, tantissima rabbia! Mentre i
vigili del fuoco sono gli unici a meritarsi il plauso e l’ammirazione per
l’essere riusciti con coraggio e tenacia ad estrarre dei bambini dalle macerie,
a cadere sotto i nostri strali è l’incredibile comportamento tenuto da chi – in
momenti così drammatici ed angosciosi – non ha perso l’occasione per lucrare! I
pennivendoli leccaculo ed asserviti ai loro padroni infatti si guardano bene
dal parlare di alcuni nauseabondi e raccapriccianti episodi, sui quali però noi
vigiliamo e diamo prontamente conto.
Accade infatti che
nel cuore della notte del 22 agosto, poche ore dopo la forte scossa molti fra
turisti e normali cittadini decidano - perché terrorizzati e traumatizzati da
quei secondi di grande paura - di lasciare l’Isola Verde, prendendo
letteralmente d’assalto i traghetti e gli aliscafi che effettuavano corse
straordinarie notturne. Nonostante l’emergenza, le compagnie di navigazione che
fra l’altro godono dei contributi statali non hanno perso l’occasione per
(incredibile, ma vero!) far pagare agli utenti il prezzo del biglietto! Gli
ignobili scribacchini parlano dell’abusivismo sotto gli occhi di tutti, ma non
di fatti che fanno a pugni con lo spirito solidaristico che pure dovrebbe
prevalere su qualunque altra cosa.
Fanno infatti il giro
del web, le foto scattate da chi ha preso i mezzi di navigazione dovendo pagare
un ticket di 20 euro, in una situazione in cui appare evidente che chi era
presente ai botteghini in quegli istanti di sicuro non lo faceva per mero sollazzo!
Già qua ci sarebbe di che indignarsi e disgustarsi! Ma siccome al peggio non
c’è mai fine, diventa al limite della denuncia per estorsione la testimonianza
di Antonio Siciliano che su Facebook
racconta di come per prendere il traghetto per Pozzuoli abbia dovuto sborsare –
udite udite – la bellezza di 100 euro per se e gli altri componenti della sua
famiglia! Siamo di fronte, come si sarà ben intuito, al più schifoso e
squallido episodio di sciacallaggio, e non abbiamo timore nell’individuare nel
Governo inetto ed abusivo il colpevole numero uno di questo schifo!
Sì, perché uno stato
che vuole considerarsi realmente civile per affrontare un’emergenza di questo
tipo precetta le navi e le mette GRATUITAMENTE a disposizione di chi decida di
andarsene da quei luoghi. Ed invece, niente di tutto questo! Perché
raccogliendo ancora altre testimonianze sparse qua e là per il web, veniamo a
sapere che alcuni sono stati addirittura costretti a dormire in spiaggia, senza
avere nemmeno un tetto sotto cui proteggersi!
Un’autentica VERGOGNA,
lo scriviamo a caratteri cubitali in modo che possa essere chiaro a tutti! Le
promesse da marinaio poi del capo dello stato Mattarella sono il tocco finale
ad una beffa insopportabile: se davvero era così preoccupato di chi sta vivendo
ore difficili, avresti dovuto provvedere non solo ad assicurare – a chi lo
voleva – il diritto ad andarsene senza dover addirittura fare la coda per
comprare il biglietto. Ma avresti alzato il culo dallo scranno del Quirinale, e
saresti partito con il primo vaporetto utile per andare in mezzo alla gente che
tu ritieni essere dalla tua parte!
Per non parlare poi
del Presidente della Camera, Laura Boldrini. Miss 2% adesso stai zitta?
Scommettiamo che se si fosse trattato dei tuoi amati finti profughi e
clandestini avresti strepitato e starnazzato a più non posso? A proposito,
nessuno ci toglie dalla testa che se fossimo stati in presenza di chi
arricchisce certo quelle coop che lucrano sul mercimonio, a quest’ora le navi
della marina militare sarebbero state solerti nel comportarsi da taxi. Invece,
siccome si tratta di ischitani e turisti, non bisogna muovere un dito! Sotto questo
punto di vista, caro premier Gentiloni, il vostro infame piano di sostituzione
etnica procede a gonfie vele! Ma di ciò non avevamo mai avuto dubbi!
Così come non
avevamo, non abbiamo e non avremo mai alcuna remora nell’affermare che anche
personaggi squallidi come i Grillo ed i Salvini – unitamente alla fogna ed alla
melassa buonista presente in entrambi gli schieramenti – dovrebbero essere
cacciati via, con vigorosi e ben assestati CALCI NEL CULO!
A questo punto, non
possiamo perciò non fare a meno di porci alcune domande sull’utilità del mare
di tasse che questo stato itagliano LADRO, USURAIO ed ESTORSORE ci chiede in
maniera vigliacca e delinquenziale. Dove vanno a finire i nostri soldi? Come e
perché vengono spesi? Cosa riceviamo in cambio dai pubblici amministratori? Che
senso ha, continuare a pagare oboli e balzelli se poi un cittadino in
situazioni del genere, viene totalmente abbandonato al suo destino?
Domande che trovano
un’unica risposta che ricalca quella che diede circa 20 anni fa l’indimenticato
professor Miglio: LE TASSE NON DOBBIAMO PIU’ PAGARLE! Sino a quando ci viene
negato l’elementare diritto alla consapevolezza fiscale, questa immonda bestia
parassita VA AFFAMATA! Il patriota sardo Doddore Meloni, lasciato morire perché
si era rifiutato di pagare il pizzo a questa manica di delinquenti legalizzati
ed istituzionalizzati, ci ha lasciato in eredità un insegnamento che sta a noi
raccogliere e far fruttare a pieno, se vogliamo affrancarci da questo regime di
mafiosi e criminali della peggiore specie!
Ultima perla che ci
ha regalato questa assurda vicenda, è la divisione profonda esistente fra gli
esperti (sismologi, vulcanologi e geologi) che invece di fare fronte comune,
mettendo a disposizione dei cittadini le proprie conoscenze ed esperienze,
continuano a dare vita ad una stucchevole lotta che ricorda quella fra
guelfi e ghibellini.
Nei momenti
immediatamente successivi al verificarsi dell’evento tellurico, mentre l’INGV
(Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) stimava in un primo momento la
scossa ad una magnitudo pari a 3.6 gradi della scala Richter (salvo poi
rivederla a 4.0 dopo che era apparso chiaro anche ai profani che si era in
presenza di una scossa sicuramente più forte), l’Osservatorio Vesuviano non solo
rilevava un’intensità più alta ma registrava scosse strumentali (di grado
inferiore ad 1) di cui però non si aveva alcuna traccia da parte dell’ente
statale!
Oltre ai danni subiti
– sotto forma di crolli e devastazioni subite dal terremoto – i cittadini dunque
non hanno neppure l’elementare e pacifico diritto di sapere da chi studia ed
osserva questi fenomeni naturali – cosa stia accadendo realmente sotto la terra
su cui poggiano i propri piedi!
Insomma, in Itaglia
(ma questo purtroppo è ormai un dato di fatto concreto ed acclarato) un
cittadino onesto e perbene ha zero diritti!
Zero diritti di
essere curato in maniera decente e dignitosa, zero diritti di sapere cosa gli
stia realmente accadendo, zero diritti di ricevere beni e servizi pubblici che
valgano i soldi che ci vengono continuamente chiesti ed estorti! Zero diritti
di essere sicuro e di potersi spostare liberamente nei luoghi in cui è nato,
cresciuto e vissuto!
E zero diritti di
essere messo a conoscenza di come vengano spesi i soldi tanto faticosamente
ottenuti dopo essersi sacrificato per portare, il più delle volte, a casa una
paga da fame!
Francesco Montanino
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