Siamo arrivati quasi alla fine di maggio e milioni di lavoratori e partite IVA stanno ancora aspettando i soldi che sono stati promessi da questo governo inetto e incapace come nessun altro, nella storia di questo ridicolo e sgangherato paese. In queste settimane in cui siamo stati costretti agli arresti domiciliari per il pericolo rappresentato dal Covid-19, abbiamo avuto modo di assistere ad una serie di televendite orchestrate dal Presidente del Consiglio Conte, con il contorno di personaggi semplicemente squallidi come Casalino e Di Maio.
E la complicità colpevole e consapevole di un’opposizione sciatta e insignificante come quella rappresentata dalla borgatara melonara (s)fascista, dall’ex fannullone padano (ora diventato naziunalista itagliano) e dal recidivo Cavaliere che non ha ancora capito che dovrebbe andarsene beatamente in pensione (lui sì che può….), poiché il suo tempo è abbondantemente finito.
Tutti insieme appassionatamente, per PRENDERE PER IL CULO la gente dalla mattina alla sera, weekend e festivi compresi. Ne abbiamo sentite veramente tante, ma due “perle” in particolare ci sono rimaste impresse.
La prima è il fantomatico “bazooka” di 400 e passa miliardi di Euro, ovvero una “potenza di fuoco” (testuali parole del cazzaro seriale che sta a Palazzo Chigi) con cui garantire la sopravvivenza a chi intanto era rimasto fermo (se non addirittura privo) con il proprio lavoro. Poiché però questa cifra era troppo piccola, ecco che si è voluti abbondare con altri 55 miliardi di Euro inseriti nel “Decreto Rilancio”, ovvero un’opera composta da 256 articoli e oltre 500 pagine! Un concentrato di supercazzole e bugie, degno del peggiore film di avanspettacolo con cui questo esecutivo ha, ancora una volta, incantato milioni e milioni di fessi che stanno ancora a credere alle fandonie e alle favole!
Il conto di questo ignobile teatrino lo stanno pagando quelle famiglie e quelle imprese, sempre più numerose, che stanno facendo enorme fatica a far quadrare i conti e che sono sempre più facili prede dell’esasperazione e degli usurai. Infatti, un aspetto sottaciuto di questa vicenda è che la malavita organizzata – grazie alle scarcerazioni facili volute dal Ministro della Giustizia Bonafede (il cui culo è stato salvato dal redivivo ebetino fiorentino Renzi) – sta facendo da prestatore di quei soldi tanto promessi e strombazzati dal Governo, ma che nella realtà non sono mai arrivati nelle tasche dei cittadini.
Che anzi devono stare pure attenti a controllare i propri conti correnti, perché c’è il rischio concreto che, oltre al danno derivante dal mancato incasso di ciò che occorrerebbe loro quantomeno per sopravvivere, questo esecutivo composto da inetti e delinquenti della peggiore specie possa – anche qui, nel silenzio assordante dei media – permettersi si allungare il proprio lercio e schifoso zampone su quel poco di risparmi che ancora ci sono rimasti per poter portare il piatto a tavola!
E questo perché di soldi non ce ne sono, a dispetto delle promesse e degli annunci in pompa magna che abbiamo ascoltato da due mesi e mezzo, a questa parte! Qualcuno si è lasciato sfuggire una parola che mette suscita solo disgusto, nel sentirla proferire: PATRIMONIALE!
Come nel lontano 1992, quando Amato in piena notte orchestrò quella che è stata a tutti gli effetti un’autentica rapina, a distanza di quasi 30 anni ci ritroviamo con questa minaccia che incombe sui nostri sudati risparmi. Mentre però all’epoca erano in pochi ad avere un conto in banca, oggi invece tutti i percettori di reddito hanno depositato i propri risparmi presso i voraci istituti di credito che, dal canto loro, sono in combutta con questo esecutivo!
Potremmo ritrovarci di punto in bianco, e senza neppure essere stati preventivamente avvertiti, con un prelievo forzoso (il 14%, secondo i beni informati) che suonerebbe come un ulteriore sberleffo, da parte di chi sta giocando con la nostra salute e la nostra stabilità economica, senza neppure passare per un dibattito parlamentare che eppure è previsto da questa Costituzione, calpestata e utilizzata solo per fare i propri, meschini interessi! Come si sarà potuto capire, è assolutamente consigliabile portare i propri risparmi al di fuori di questo paese destinato a fallire, perché si corre il concreto rischio di subire un consistente depauperamento delle proprie dotazioni finanziarie, invece di ricevere ciò che occorre per tirare avanti e superare una crisi economica, che già ci sta presentando un salatissimo conto!
Si stanno reggendo in piedi, solo perché stanno lautamente pagando i vertici militari nel tenere a bada la rabbia crescente dei cittadini. Ma, state pur certi che quando anche l’esercito e le forze dell’ordine non riceveranno più nulla, anche in quegli ambienti inizieranno seriamente ad avvertirsi i primi morsi della fame! E, a quel punto, ecco che l’ipotesi del colpo di stato potrebbe concretamente prendere forma.
La seconda “perla” di cui tanto parla il mainstream di regime, riguarda la storiella del debito pubblico che avrebbe superato i rigidi parametri imposti dal famigerato trattato di Maastricht (dal 120% del PIL, dovremmo passare – stando a ciò che vanno raccontando in giro – al 150% e anche più), ci sa davvero tanto di presa in giro, perché sinora di tutti questi miliardi di euro annunciati non se n’è vista neppure l’ombra! Interi settori produttivi come il turismo sono stati abbandonati a sé stessi, e a rendere la situazione ancor più surreale troviamo anche assurde trovate come il bonus dei monopattini e la regolarizzazione dei clandestini (gli scafisti e le organizzazioni criminali che speculano sul traffico di esseri umani, stanno facendo i salti di gioia, grazie al Ministro Bellanova) che dovrebbero andare a lavorare nei campi, sulle quali lasciamo a voi ogni commento……
Il rischio, sempre più concreto, è che intanto possa scoppiare fra non molto una guerra civile con l’ampio strato della popolazione che lavora e produce che fronteggia la parte fannullona, parassitaria e fancazzista che sta letteralmente ammazzando questo paese.
L’unica alternativa a tale scenario apocalittico che si sta facendo sempre più minaccioso e reale, è la creazione di una forza politica che rilanci il tema del federalismo e con esso la creazione di una nuova Assemblea Costituente dei Territori che riscrivano una nuova Carta Costituzionale, prendendo quale spunto quella della vicina e civile Svizzera. Opportunamente tarata su quelle che sono le nostre realtà e che possa permetterci finalmente di liberarci di una classe politica (tanto di maggioranza, quanto di opposizione) che andrebbe solo sonoramente presa a pedate nel sedere, e non solo metaforicamente. Le violazioni delle libertà costituzionali e dei diritti umani di cui si stanno macchiando, sono sotto gli occhi di tutti e non potranno essere assolutamente dimenticate con un colpo di spugna!
Per chi ci sta portando alla rovina, occorrerebbe una Norimberga con la quale inchiodarli di fronte alle proprie innegabili responsabilità, con esproprio totale dei propri beni unitamente all’esilio forzato a vita, in quanto elementi indesiderati e nocivi!
Francesco Montanino
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