La
sgangherata compagine governativa formata da M5S e PD, dopo averci “deliziato”
con la proclamazione dello stato di emergenza senza far sapere nulla ai
cittadini, sta gestendo la cosiddetta “Fase 3” in modo sconcertante e a dir
poco approssimativo: la riapertura delle frontiere, sia con l’ingresso
quotidiano di barche piene di migranti di cui, oltre a non conoscere
l’identità, nulla sappiamo in merito alle loro condizioni di salute, unita alla
scelleratezza mostrata da tanti imbecilli di casa nostra che hanno affollato in
maniera incivile spiagge e discoteche, rischia di farci sprofondare nuovamente
in un incubo dal quale poi sarà quasi del tutto impossibile risollevarsi, dal punto
di vista economico.
In
particolare, tutti quei coglioni che se ne sono andati a pascolare in paesi
come Croazia, Malta, Spagna e Grecia in cui il Covid-19 circola ed è ancora
molto insidioso, adesso ce lo stanno riportando! Vanificando gli sforzi e i
sacrifici fatti nei mesi in cui ognuno di noi è rimasto tappato in casa e
poteva uscire solo per comprovate esigenze di necessità, documentate con tanto
di permessi e auto-dichiarazioni persino per andare a fare la spesa! Il tutto
mentre i clandestini se ne andavano a zonzo liberamente, e senza che gli si
potesse far notare che c’era un divieto in corso da rispettare.
In questa
vicenda, appaiono evidenti le responsabilità del Ministero degli Esteri,
guidati dal “bibitaro” di Pomigliano D’Arco, il “grullino” Di Maio che avrebbe
dovuto informare i cittadini sul fatto che non bisognava recarsi in quei paesi
in cui il coronavirus è altamente contagioso e, di concerto, con il Governo
vietare ogni spostamento da e verso. Di esempi da fare ce ne sarebbero ancora
tanti, come la totale assenza di controlli per far rispettare il distanziamento
sociale, in quelle discoteche la cui riapertura doveva essere assolutamente
vietata poiché si sapeva benissimo quali potevano essere i rischi.
Siamo, ancora
una volta, in presenza di un governo che oltre ad essere illegittimo e abusivo,
è un autentico pericolo pubblico. Supportato, in questo, da un’opposizione
sciatta e inconcludente capeggiata da quell’inetto di Matteo Salvini che tiene
sotto scacco l’intera coalizione di centro-destra! A dispetto delle apparenze,
il fannullone padano detta le regole di uno schieramento che ci appare complice
in tutto e per tutto delle follie della maggioranza, limitandosi solo a sterili
quanto puerili proteste di facciata.
Nella realtà,
la Lega di Salvini è solo una mal riuscita copia del movimento della mellonara
(s)fascista, e non ci stupisce più di tanto se in molti stanno abbandonando l’ex
comunista padano per confluire in quei fratelli d’itaglia, che oggi ingloba
molti personaggi che prima facevano parte di quell’arroganza nazionale che mal sopportava
l’avanzamento delle tesi federaliste anche al Sud, ed in Campania. Il tutto per
meri scopi elettoralistici, perché sappiamo benissimo quanto a Salvini importi
del benessere dei cittadini campani chiamati a scegliere il 20 e il 21
settembre chi, fra Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro, dovrà governarli nei
prossimi tre anni.
In Campania dunque
si voterà per il rinnovo del Consiglio Regionale e naturalmente non possiamo
fare a meno di dire la nostra. Con un autentico colpo di mano, degno delle
peggiori dittature sudamericane, il PD ha imposto che queste elezioni si
svolgessero in quei due giorni, accorpandole al referendum sul taglio del
numero dei parlamentari: ciò significa che la presentazione delle liste è quasi
impossibile, considerando che – nonostante l’emergenza sanitaria ancora in
corso – molte persone non hanno voluto rinunciare alle proprie vacanze.
La partita si
giocherà presumibilmente fra De Luca e Caldoro (separati - secondo alcuni
sondaggi - da pochi punti percentuali), e già sono iniziate le prime
schermaglie elettorali. L’attuale Governatore in carica De Luca, ormai, è una
macchietta dal sapore folkloristico e annuncia una nuova chiusura negli
spostamenti infraregionali con la Campania, se i contagi dovessero continuare
ad aumentare anche nei prossimi giorni. Ha annunciato che lo farà, guarda caso,
a Settembre ovvero in prossimità delle elezioni. Appare chiaro anche a un
bambino delle elementari che questa sia una mossa meramente propagandistica,
utile a rinsaldare il consenso verso l’uomo “forte”, in grado di gestire con autorità
le vite dei cittadini e che ha bisogno di qualcosa per evitare che il proprio
avversario politico possa clamorosamente scalzarlo. Potendo contare, in ciò, su
una macchina informativa che lo elogia oltre i suoi meriti, mancando però di
rimarcarne le manchevolezze.
De Luca, a
nostro sommesso parere, dovrebbe piuttosto fornire esaurienti risposte in
merito alla faccenda dell’Ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno, in cui i tre
padiglioni dedicati al Covid-19 - si legge in un articolo pubblicato su “Il
Giornale” lo scorso 6 agosto - non sono mai entrati in funzione. A differenza
della struttura aperta nella Fiera di Milano con donazioni effettuate da
privati, qui siamo in presenza di soldi pubblici. E dunque il rischio di
trovarci di fronte all’ennesima cattedrale nel deserto nel Mezzogiorno, è
tutt’altro che campato in aria.
È in corso,
attualmente, un’inchiesta della Magistratura e sarebbe semmai il caso che il
buon De Luca, invece di continuare nei suoi proclami utili solo per creare
tante vignette satiriche sui social, ci fornisca delle esaurienti e convincenti
risposte in tal senso. Nella situazione in cui ci troviamo, non possiamo
permetterci ulteriori sprechi e sperperi di danaro pubblico.
La Campania,
nonostante l’azzeramento del deficit nei conti della Sanità, continua a non
fornire un servizio sanitario all’altezza della situazione: molti ospedali
(come quello di Agropoli che era un importante punto di riferimento per il
Cilento) sono stati chiusi, numero di posti letto insufficienti, drastica
riduzione dell’organico stimato in circa 45mila unità, reparti fatiscenti,
condizioni igieniche e strutturali sulle quali è meglio stendere un velo
pietoso, così come sono ancora lunghissime le liste d’attesa. Cosa che ogni
anno induce migliaia e migliaia di cittadini campani a spostarsi in altre
regioni o addirittura all’estero per ricevere quelle cure e quei servizi che
possano efficacemente risolverne i problemi di salute.
È su queste
tematiche che il Governatore dovrebbe rendere conto, e non certo sulle sue continue
sparate dal sapore propagandistico e folkloristico. Sarà sostenuto da
un’accozzaglia di 17 liste che - possiamo giurarci - sono pronte a spartirsi la
torta e il malloppo, nel caso fosse riconfermato.
Dall’altro
capo della barricata, troviamo quale sfidante il redivivo Caldoro appoggiato
dalla coalizione di centrodestra nella quale, come sopra evidenziato, il
bimbominkia Salvini fa il bello e il cattivo tempo. Tanto da imporre dieliminare il nome Lega da una lista che eppure avevamo anche presentato a sostegnodello stesso Caldoro.
Cosa che poi non è stato possibile fare, a causa di uno squallido gioco di palazzo nel quale si è permesso a Forza Ita(g)lia di esserci, nonostante che al partito di Berlusconi mancassero i candidati……In questa squallida e vergognosa vicenda, appare evidente che il comportamento dello stesso candidato a governatore sia stato a dir poco omissivo e reticente, non avendo preso posizione: un vero Re Travicello dei nostri tempi, che risponde ai comandi provenienti da Via Bellerio, e in particolare da quella Lega salviniana che ormai raccoglie il non plus ultra del centralismo e dello statalismo, anche al Sud.
Insomma,
nulla di nuovo sotto il sole non solo del sud ma dell’intero bel paese che
continua ad essere ostaggio delle manovre e dei maneggi di una classe politica
che altrove sarebbe già stata processata e sbattuta in galera per gli innumerevoli
atti di vigliaccheria e di infamità, che ha perpetrato nei confronti dei
cittadini!
Francesco Montanino
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