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domenica 23 agosto 2020

IL REGIME DI FERRAGOSTO

Ad un mese circa dalle elezioni regionali, nel pieno di una stagione estiva che definire particolare è un eufemismo, i partiti di regime scaldano i motori in vista di un autunno che si annuncia – mai come stavolta – particolarmente “caldo”, e non certo perché sono all’orizzonte sconvolgimenti climatici. Quanto piuttosto per il pericolo di nuovi lockdown, che potrebbero assestare il definitivo colpo di grazia all’economia di questo sgangherato e malridotto paese, a causa dell’ennesima prova di incapacità manifestata dall’esecutivo giallo-rosso.

La sgangherata compagine governativa formata da M5S e PD, dopo averci “deliziato” con la proclamazione dello stato di emergenza senza far sapere nulla ai cittadini, sta gestendo la cosiddetta “Fase 3” in modo sconcertante e a dir poco approssimativo: la riapertura delle frontiere, sia con l’ingresso quotidiano di barche piene di migranti di cui, oltre a non conoscere l’identità, nulla sappiamo in merito alle loro condizioni di salute, unita alla scelleratezza mostrata da tanti imbecilli di casa nostra che hanno affollato in maniera incivile spiagge e discoteche, rischia di farci sprofondare nuovamente in un incubo dal quale poi sarà quasi del tutto impossibile risollevarsi, dal punto di vista economico.

In particolare, tutti quei coglioni che se ne sono andati a pascolare in paesi come Croazia, Malta, Spagna e Grecia in cui il Covid-19 circola ed è ancora molto insidioso, adesso ce lo stanno riportando! Vanificando gli sforzi e i sacrifici fatti nei mesi in cui ognuno di noi è rimasto tappato in casa e poteva uscire solo per comprovate esigenze di necessità, documentate con tanto di permessi e auto-dichiarazioni persino per andare a fare la spesa! Il tutto mentre i clandestini se ne andavano a zonzo liberamente, e senza che gli si potesse far notare che c’era un divieto in corso da rispettare.

In questa vicenda, appaiono evidenti le responsabilità del Ministero degli Esteri, guidati dal “bibitaro” di Pomigliano D’Arco, il “grullino” Di Maio che avrebbe dovuto informare i cittadini sul fatto che non bisognava recarsi in quei paesi in cui il coronavirus è altamente contagioso e, di concerto, con il Governo vietare ogni spostamento da e verso. Di esempi da fare ce ne sarebbero ancora tanti, come la totale assenza di controlli per far rispettare il distanziamento sociale, in quelle discoteche la cui riapertura doveva essere assolutamente vietata poiché si sapeva benissimo quali potevano essere i rischi.

Siamo, ancora una volta, in presenza di un governo che oltre ad essere illegittimo e abusivo, è un autentico pericolo pubblico. Supportato, in questo, da un’opposizione sciatta e inconcludente capeggiata da quell’inetto di Matteo Salvini che tiene sotto scacco l’intera coalizione di centro-destra! A dispetto delle apparenze, il fannullone padano detta le regole di uno schieramento che ci appare complice in tutto e per tutto delle follie della maggioranza, limitandosi solo a sterili quanto puerili proteste di facciata.

Nella realtà, la Lega di Salvini è solo una mal riuscita copia del movimento della mellonara (s)fascista, e non ci stupisce più di tanto se in molti stanno abbandonando l’ex comunista padano per confluire in quei fratelli d’itaglia, che oggi ingloba molti personaggi che prima facevano parte di quell’arroganza nazionale che mal sopportava l’avanzamento delle tesi federaliste anche al Sud, ed in Campania. Il tutto per meri scopi elettoralistici, perché sappiamo benissimo quanto a Salvini importi del benessere dei cittadini campani chiamati a scegliere il 20 e il 21 settembre chi, fra Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro, dovrà governarli nei prossimi tre anni.

In Campania dunque si voterà per il rinnovo del Consiglio Regionale e naturalmente non possiamo fare a meno di dire la nostra. Con un autentico colpo di mano, degno delle peggiori dittature sudamericane, il PD ha imposto che queste elezioni si svolgessero in quei due giorni, accorpandole al referendum sul taglio del numero dei parlamentari: ciò significa che la presentazione delle liste è quasi impossibile, considerando che – nonostante l’emergenza sanitaria ancora in corso – molte persone non hanno voluto rinunciare alle proprie vacanze.

La partita si giocherà presumibilmente fra De Luca e Caldoro (separati - secondo alcuni sondaggi - da pochi punti percentuali), e già sono iniziate le prime schermaglie elettorali. L’attuale Governatore in carica De Luca, ormai, è una macchietta dal sapore folkloristico e annuncia una nuova chiusura negli spostamenti infraregionali con la Campania, se i contagi dovessero continuare ad aumentare anche nei prossimi giorni. Ha annunciato che lo farà, guarda caso, a Settembre ovvero in prossimità delle elezioni. Appare chiaro anche a un bambino delle elementari che questa sia una mossa meramente propagandistica, utile a rinsaldare il consenso verso l’uomo “forte”, in grado di gestire con autorità le vite dei cittadini e che ha bisogno di qualcosa per evitare che il proprio avversario politico possa clamorosamente scalzarlo. Potendo contare, in ciò, su una macchina informativa che lo elogia oltre i suoi meriti, mancando però di rimarcarne le manchevolezze.

De Luca, a nostro sommesso parere, dovrebbe piuttosto fornire esaurienti risposte in merito alla faccenda dell’Ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno, in cui i tre padiglioni dedicati al Covid-19 - si legge in un articolo pubblicato su “Il Giornale” lo scorso 6 agosto - non sono mai entrati in funzione. A differenza della struttura aperta nella Fiera di Milano con donazioni effettuate da privati, qui siamo in presenza di soldi pubblici. E dunque il rischio di trovarci di fronte all’ennesima cattedrale nel deserto nel Mezzogiorno, è tutt’altro che campato in aria.

È in corso, attualmente, un’inchiesta della Magistratura e sarebbe semmai il caso che il buon De Luca, invece di continuare nei suoi proclami utili solo per creare tante vignette satiriche sui social, ci fornisca delle esaurienti e convincenti risposte in tal senso. Nella situazione in cui ci troviamo, non possiamo permetterci ulteriori sprechi e sperperi di danaro pubblico.

La Campania, nonostante l’azzeramento del deficit nei conti della Sanità, continua a non fornire un servizio sanitario all’altezza della situazione: molti ospedali (come quello di Agropoli che era un importante punto di riferimento per il Cilento) sono stati chiusi, numero di posti letto insufficienti, drastica riduzione dell’organico stimato in circa 45mila unità, reparti fatiscenti, condizioni igieniche e strutturali sulle quali è meglio stendere un velo pietoso, così come sono ancora lunghissime le liste d’attesa. Cosa che ogni anno induce migliaia e migliaia di cittadini campani a spostarsi in altre regioni o addirittura all’estero per ricevere quelle cure e quei servizi che possano efficacemente risolverne i problemi di salute.

È su queste tematiche che il Governatore dovrebbe rendere conto, e non certo sulle sue continue sparate dal sapore propagandistico e folkloristico. Sarà sostenuto da un’accozzaglia di 17 liste che - possiamo giurarci - sono pronte a spartirsi la torta e il malloppo, nel caso fosse riconfermato.

Dall’altro capo della barricata, troviamo quale sfidante il redivivo Caldoro appoggiato dalla coalizione di centrodestra nella quale, come sopra evidenziato, il bimbominkia Salvini fa il bello e il cattivo tempo. Tanto da imporre dieliminare il nome Lega da una lista che eppure avevamo anche presentato a sostegnodello stesso Caldoro.

Cosa che poi non è stato possibile fare, a causa di uno squallido gioco di palazzo nel quale si è permesso a Forza Ita(g)lia di esserci, nonostante che al partito di Berlusconi mancassero i candidati……In questa squallida e vergognosa vicenda, appare evidente che il comportamento dello stesso candidato a governatore sia stato a dir poco omissivo e reticente, non avendo preso posizione: un vero Re Travicello dei nostri tempi, che risponde ai comandi provenienti da Via Bellerio, e in particolare da quella Lega salviniana che ormai raccoglie il non plus ultra del centralismo e dello statalismo, anche al Sud.

Insomma, nulla di nuovo sotto il sole non solo del sud ma dell’intero bel paese che continua ad essere ostaggio delle manovre e dei maneggi di una classe politica che altrove sarebbe già stata processata e sbattuta in galera per gli innumerevoli atti di vigliaccheria e di infamità, che ha perpetrato nei confronti dei cittadini!

Francesco Montanino

Lega Sud - Ausonia

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