Il 20 e il 21 settembre si
voterà non solo per il rinnovo delle giunte di 5 regioni (fra cui Campania e
Puglia), ma anche per il referendum sul taglio del numero dei parlamentari
attraverso la modifica degli articoli 56, 57 e 58 della Costituzione.
Non ci sarà bisogno del
quorum, in quanto trattasi di un referendum confermativo e basterà dunque soltanto
segnare con una matita SÌ o NO, il quesito che troveremo nella scheda, nel momento
in cui ci recheremo al seggio di appartenenza per esprimere la nostra scelta. Si
stanno moltiplicando, in queste settimane, gli appelli al voto perché - mai
come stavolta - la posta in gioco è davvero importante: è in ballo infatti una
bella fetta di democrazia, in un paese in cui gli spazi per poter liberamente
esprimere anche il proprio dissenso, si stanno drammaticamente assottigliando
senza che nessuno se ne stia rendendo conto!
La consultazione popolare,
originariamente prevista per lo scorso marzo, è stata poi posticipata a causa
della pandemia del Covid-19 che abbiamo imparato a conoscere molto bene, in
questi ultimi mesi.
A volere a tutti i costi
il SI’, oltre a questa sciagurata maggioranza di governo, anche Salvini e la
Meloni mentre ci appare ambigua la posizione di Berlusconi. Quel che è certo, è
che il regime si sta arroccando su sé stesso e vuole ulteriormente allontanare
i cittadini dalla politica con lo scopo (nemmeno tanto malcelato) di costringerli
ad accettare le proprie illegittime e scellerate decisioni, attraverso un
ridotto numero di oligarchi pronti a fare il bello e soprattutto il cattivo
tempo!
Per questi e altri motivi
che esporremmo in questo articolo, la nostra posizione è quella di un NO netto
e deciso perché – se proprio si devono ridurre sprechi e prebende – semmai
sarebbe il caso che ciascun parlamentare inizi a rinunciare ai ricchi benefit
che percepisce ogni mese e magari ridursi lo stipendio, invece di tagliare il
numero dei rappresentanti dei cittadini presenti nei due rami del Parlamento.
Vere e proprie larve
umane, che campano di queste insopportabili prebende che si aggiungono ai ricchi
emolumenti che già percepiscono alla fine di ogni mese, senza aver fatto un
emerito cazzo dalla mattina alla sera!
Come si sarà potuto ben
capire, non saremo certo noi a negare e mettere in dubbio che tanto alla Camera
quanto al Senato (con buona pace di chi dà il proprio contributo con vero
spirito di servizio) si annidi una classe politica composta da fannulloni,
lavativi, inetti, incapaci e raccomandati di tutte le risme. La cui attività
potrebbe essere – al più – quella di lavorare e zappare le terre incolte,
considerando i danni e i disastri di cui si sono macchiati.
Questo discorso vale tanto
per la maggioranza “giallorossa”, quanto per l’opposizione con a capo il
mentecatto padano Salvini che brillano per sciatteria e che, a dispetto dei
teatrini di facciata, in realtà sono pappa e ciccia nell’ingannare
quotidianamente i cittadini, con provvedimenti scellerati e assurdi!
Il NO inoltre si rende
necessario anche perché con tale taglio, andrebbero ad essere compressi anche
gli spazi per i territori e di poter portare le proprie istanze a livello
nazionale: tradotto in soldoni vuol dire, che a Roma ladrona non solo ci
andrebbero i più inetti e incapaci, ma verrebbero ulteriormente accentrati i
poteri nelle mani di istituzioni, che in più di un’occasione si sono dimostrate
essere ormai vetuste e sorpassate.
Un parlamento ridotto
nella sua composizione, lo si potrebbe concepire al più in una struttura autenticamente
federale dove i rappresentanti del Nord, del Centro e del Sud si incontrano
nelle rispettive sedi per discutere e deliberare dei problemi delle comunità di
appartenenza. Ecco, un’ipotesi potrebbe essere quella di un’unica Camera delle Macroregioni
composta da 250-300 deputati per ciascun Parlamento, con uno stipendio che non
superi i 3.000 euro al mese: ci sembra questa una proposta onesta, in cui la
politica è un servizio reso ai cittadini e non, invece, un modo con cui
arricchirsi e curare il proprio orticello così come assistiamo ormai da interi
decenni a questa parte.
Insomma, rischiamo di
ritrovarci con un’oligarchia di parassiti, scelti dalle segreterie dei partiti,
e pagata ancora a peso d’oro, perché emolumenti e benefit non saranno
affatto ridotti: l’humus ideale per gli adepti dei 5 stalle e dei loro
sodali, spalleggiati dal PD che, in fatto di negazione dei diritti e di bramosia
di potere non è secondo proprio a nessuno.
Dall’altro lato della
barricata, troviamo un’opposizione di centro-destra che definire ridicola oltre
che raccapricciante, è a dir poco eufemistico. L’ex comunista padano Salvini
capeggia una coalizione che annovera gli sfigati (s)fascistelli guidati dalla
Melonara borgatara de Roma, e dall’immarcescibile Cavalier Berlusconi, che
ormai ha fatto il suo tempo e che farebbe semmai bene a godersi la ricca
pensione che eppure potrebbe percepire, una volta ritiratosi finalmente dalla
scena politica.
I loro teatrini ormai sono
triti e ritriti, perché servono solo a vendere le copie di giornali che quasi
non legge più nessuno, e fanno la fortuna dei talk-show visto che ormai i
dibattiti politici, sono diventati un qualcosa di simile al peggior
avanspettacolo. I problemi sono tanti, e si sono aggiunti in questi mesi anche
quelli provocati dal Covid: alle quotidiane emergenze che ben conosciamo vanno
sommate anche le problematiche di carattere sanitario, con cui stiamo facendo i
conti ormai da quasi 7 mesi a questa parte.
Non ci stancheremo mai di ripetere che dietro il buonismo melenso e
ipocrita con cui certa feccia politica ammanti il problema di chi non ha alcun
titolo per poter accedere in questo sgangherato paese, ci sia un turpe e
spregevole business con cui rimpinguare il proprio portafoglio. Ieri come oggi,
è da criminali far entrare orde di disperati provenienti dai vari angoli del
pianeta, in un contesto in cui la disoccupazione giovanile è attorno al 30% e
c’è il pericolo di una guerra fra poveri, con cui il regime intende blindarsi e
distrarre i cittadini!
In un paese normale e civile, la ministra Lamorgese – al pari del suo
predecessore Salvini – sarebbe già stata arrestata e processata, per
favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: non si possono requisire
addirittura le navi da crociera per ammassare e stipare questi disperati, solo
perché bisogna assolutamente assecondare i diktat criminali e liberticidi
provenienti dall’unione massonica europea!
Soprattutto in una situazione in cui, in tanti non si sono potuti
permettere neppure di fare un giorno di vacanza visto e considerato che –
ricordiamo ai più disattenti - c’è chi ha perso il lavoro, a causa del Covid-19
così come c’è chi ha deciso di smontare baracca e burattini, perché non è
riuscito a sopravvivere con la propria attività imprenditoriale!
Il riferimento alla vigliacca aggressione con cui due bulli fascistoidi hanno
ammazzato quel povero ragazzo di 21 anni di origini sudamericane a Roma solo
perché voleva sedare una rissa, non è certo campato in aria: lo diciamo a
scanso di facili equivoci, giusto per ribadire che per noi chi compie un atto
del genere, va punito a prescindere dal colore della pelle, della razza, della
religione di appartenenza o del paese di provenienza!
La mancanza di sicurezza, lavoro, servizi adeguati come giustizia e
salute pubblica sono problemi che la grancassa mediatica che si è scatenata
attorno alla pandemia del coronavirus, ci ha fatto totalmente dimenticare e che
qui andiamo a sottolineare e a ribadire con forza!
Francesco Montanino
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