Nei giorni scorsi, nella Repubblica di
San Marino sono arrivate le prime dosi del vaccino russo Sputnik V. La notizia
– naturalmente sottaciuta dal mainstream – è però circolata, e in molti da ogni
angolo della Penisola hanno chiesto informazioni sul come farsi somministrare
il farmaco. Che, nella confusionaria vicenda dei vaccini dove le case
farmaceutiche stanno letteralmente prendendo per il collo interi paesi, è
l’unico a non avere sinora presentato gravi controindicazioni.
Il governo itagliano continua, in maniera
scellerata e criminale, ad assecondare i desiderata di quel bastardo patentato
di $oro$, e di altri grandissimi figli di puttana che leccano il nauseabondo culo,
a lui e a tutto ciò che rappresenta! Non vogliono introdurre il vaccino russo
anche nel nostro paese, solo perché il Presidente Vladimir Putin non vuole
cedere alla dittatura del Nuovo Ordine Mondiale, e alle tentazioni tiranniche e
liberticide delle lobby globaliste e mondialiste che si celano dietro sgradevoli
sorrisi falsi e di circostanza.
In questo nuovo esecutivo, guidato dal massone e speculatore Draghi, c’è un’intera classe politica che se ne frega altamente del benessere dei cittadini! Lo sosteniamo con cognizione di causa, considerando il modo maldestro con cui è stata gestita sin dall’inizio questa emergenza sanitaria e delle incredibili restrizioni cui stanno sottoponendo la popolazione, da un anno a questa parte!
Mentre nella vicina e civile Svizzera
dal primo marzo si riaprono gradualmente anche i luoghi di aggregazione come
cinema e teatri sia pur con le dovute cautele del caso, in Itaglia invece si
tornano a chiudere bar e ristoranti che non potranno più ricevere i loro
clienti a pranzo e a cena, perché – a detta di quegli altri inetti del Comitato
Tecnico e Scientifico - il virus si annida in quei locali e circola di notte
dalle 22 alle 5…..
Non è davvero difficile immaginare gli
incalcolabili danni economici che interi settori produttivi continueranno a
rilevare anche nei prossimi mesi, oltre a quelli alla salute considerando che
in molti hanno già chiuso la propria attività o – addirittura – hanno deciso di
togliersi la vita, perché hanno sentito quale insostenibile il peso di questa
ennesima crisi voluta da chi invece è pronto a comprarsi ciò che resta di
quella che, ad un tempo, era uno delle economie più forti al mondo.
Come avrete modo di leggere più avanti,
la molla che li muove non solo è quella di aiutare la multinazionale Pfizer
(già in passato coinvolta in esperimenti fatti sui bambini africani, utilizzati
come cavie da laboratorio) a lucrare un business da capogiro, ma anche di
provvedere all’eliminazione e alla soppressione fisica delle fasce più deboli
della popolazione.
In precedenza, avevamo accennato
all’affaire vaccini e ai tantissimi miliardi di dollari in ballo che ad essi
sono legati. Anche qui, ci sono molte cose che non ci tornano affatto.
Innanzitutto, va ribadito un concetto:
quella di vaccinarsi, dev’essere una scelta razionale, libera e consapevole
presa senza farsi influenzare da chi, dalla mattina alla sera, prova in ogni
modo la tecnica infame del lavaggio del cervello facendo facilmente presa sulla
disperazione e sulla voglia di tornare al più presto alla normalità da parte di
tutti noi. Ci rendiamo conto che non è affatto facile, ma bisogna provare a
utilizzare la ragione. Prima di farsi somministrare il farmaco che dovrebbe
evitarci il contagio del COVID-19, occorre effettuare un esame sierologico dal
quale si potrà scoprire se abbiamo o meno sviluppato gli anticorpi necessari
per tenere alla larga, questo indesiderato e pernicioso morbo. È sicuramente il
test più efficace, molto più dei tamponi che non sempre forniscono risultati
attendibili. E anche se lo dice molto chiaramente la scienza (https://www.osservatoriomalattierare.it/news/attualita/15966-covid-19-i-test-sierologici-sono-affidabili-per-la-diagnosi), continuiamo a
notare una certa ritrosia da parte degli organi di stampa che invece
considerano quali parametri unici per stabilire il numero dei contagi, solo i
tamponi. Quasi come se fosse necessario ogni giorno parlare con toni
sensazionalistici, di un incremento costante di persone afflitte da questa
malattia.
Se il nostro sangue ha già sviluppato
gli anticorpi, non è necessario il vaccino. In caso contrario, invece, se
riterremo opportuno somministrarcelo, a quel punto occorrerà SCEGLIERE
LIBERAMENTE quale assumere.
Abbiamo appositamente utilizzato le
lettere maiuscole per le parole “scegliere liberamente”, perché ognuno di noi
dev’essere libero di curarsi come vuole. Anche quella del vaccinarsi e del
vaccino, sono scelte che competono alla nostra libertà personale! E questo
significa che NESSUNO può avere il potere di imporci cosa fare e cosa
in(o)cularci!
Lo Stato, anche e soprattutto in questa
delicata materia, deve farsi gli affari per cui è pagato dai cittadini. Il concetto di libertà per noi vale
anche dal punto di vista individuale, e si estende al diritto di curarsi come ciascuno
ritiene opportuno! Non può essere in alcun modo imposto alcun trattamento sanitario
obbligatorio!
Non solo perché – e lo vogliamo
ricordare a certi satrapi che se ne vanno allegramente a fare passerella
davanti alle telecamere – non esiste una legge in tal senso, ma anche perché
tale aberrante principio viola la Convenzione di Oviedo che qui riportiamo
giusto per rinfrescare la memoria a queste anime belle della vaccinazione a
tutti i costi: “La Convenzione consacra
il principio che la persona interessata deve dare il suo consenso prima di ogni
intervento, salvo le situazioni di urgenza, e che egli può in ogni momento
ritirare il suo consenso. Un intervento su persone incapaci di dare il proprio
consenso, per esempio su un minore o su una persona sofferente di turbe
mentali, non deve essere eseguito, salvo che non produca un reale e sicuro
vantaggio per la sua salute”. (https://www.coe.int/it/web/conventions/full-list/-/conventions/treaty/164).
Ma non è tutto. Recentemente, il Consiglio d’Europa
nella sua risoluzione 2361, approvata a larghissima maggioranza lo scorso 27
gennaio, agli articoli 7.3.1 e 7.3.2 ha stabilito che “occorre assicurarsi
che i cittadini siano informati che la vaccinazione NON è obbligatoria e che
nessuno è politicamente, socialmente o altrimenti sottoposto a pressioni per
farsi vaccinare, se non lo desiderano farlo da soli; inoltre è opportuno
garantire che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato, a causa
di possibili rischi per la salute o per non voler essere vaccinato”.
Questo significa, ripetiamo ancora una volta, che
nessuno ha il potere di imporre niente a chicchessia, pena la possibilità di trascinare
chiunque ricorra all’arma del ricatto per costringere a vaccinarci, davanti al
Tribunale Penale Internazionale! In tanti ancora non hanno capito che qua siamo
di fronte alle violazioni dei più elementari diritti (sia civili che politici)
di ciascuno di noi!
Le obiezioni di tanti operatori sanitari e di
appartenenti alle forze dell’ordine sulla necessità di farsi in(o)culare
soprattutto i vaccini di Pfizer e AstraZeneca ci sembrano ineccepibili e
condivisibili, considerando che in tanti hanno accusato indesiderati effetti
collaterali come febbre alta e fortissimi dolori muscolari che ne hanno, in
alcuni casi, addirittura inibito l’opportunità di lavorare regolarmente! Sulla
rete e sui social anche non ufficiali e controllati come Facebook e Whatsapp,
le notizie circolano e si viene a sapere che molti medici di diversi ospedali e
RSA, hanno deciso di non assumere questi farmaci spacciati per vaccini, perché
nutrono legittimi dubbi sulla loro effettiva efficacia. Soprattutto quello
della potente casa farmaceutica americana Pfizer merita un discorso a parte,
così come ci eravamo ripromessi di fare.
Non è un mistero che ci sia chi, come il nanopatologo
Stefano Montanari, avanzi seri dubbi sulla composizione del medicinale della
potente casa farmaceutica americana. In una recente intervista rilasciata
all’emittente indipendente Byoblu (https://www.byoblu.com/2021/01/15/non-sono-vaccini-ma-terapia-genica-stefano-montanari/), non sono mancati attacchi precisi
e fondati su solide basi scientifiche sulla presunta efficacia di ritrovati
che, invece, come abbiamo avuto modo di evidenziare, stanno provocando effetti
collaterali anche gravi perché nessuno di noi sa, al momento, in che modo potrà
reagire il nostro sistema immunitario.
Secondo Montanari, che ha sempre avuto una posizione critica sia sullo stesso COVID che naturalmente sulla gestione dell’affaire vaccini (ed in particolare quello della Pfizer), “per definizione, il vaccino deve contenere il patogeno (ovvero il virus in forma attenuata, dopo aver subìto un trattamento che lo ha indebolito) che va somministrato al paziente allo scopo di fargli sviluppare gli anticorpi. Senza però che possa contrarre la malattia. L’idea è geniale, e si fa anche con i virus e i batteri. Ma ha un difetto: non funziona, e questo lo sappiamo da due secoli. Dando per buono, però, questo principio, in laboratorio stanno producendo un RNA messaggero (m-RNA) con cui modificare il DNA, che è il nostro codice genetico. Nel nostro caso, l’m-RNA deve “istruire” il DNA sul come comportarsi nei confronti del virus e in particolare sugli “uncini” che altro non sono che le proteine Spike, con cui si aggrappa alle nostre cellule. Per rendere inoffensivo il COVID-19 si utilizza l’m-RNA, attraverso una gocciolina di grasso che è il colesterolo, che ha lo scopo di informare le cellule affinché distruggano gli Spike. Non sappiamo se questa terapia genica sia efficace, così come c’è il rischio che quello che spacciano per vaccino possa modificare il nostro codice genetico. Lo chiamano vaccino, solo perché vogliono evitare tanti passaggi burocratici, prima che venga introdotto”.
Questo perché una terapia genica affinché possa essere
definita quale “vaccino” necessita non solo di un lasso di tempo abbastanza
dilatato per poter essere commercializzata (almeno 10 anni), ma anche di una
serie lunga, costosa e complessa di studi per poterne accertare la totale
sicurezza. Il trucchetto diabolico ideato dalle potenti lobby farmaceutiche,
con la criminale complicità di tutte le agenzie di controllo (fra cui anche la
nostrana AIFA) è stato quello di chiamare “vaccino” una terapia genica,
superando velocemente i controlli dietro lo specchietto per le allodole che si
tratta di terapia di urgenza! A chiudere il cerchio, infine, c’è anche il
nient’affatto trascurabile fattore che i vaccini sono esenti (per legge) da ripercussioni
legali nei confronti dei produttori! Questo significa che, se qualcuno subisce
effetti collaterali di una certa gravità che ne mettano a repentaglio il
sistema immunitario e dunque la salute, non può nemmeno intentargli contro una
causa milionaria!
Un’autentica truffa, ben nascosta grazie non solo alla
disonestà acclarata di una classe politica marcia, vigliacca e corrotta ma
anche alla complicità di chi sarebbe in realtà proposto a informare i
cittadini, senza invece bollare per “fake news” le opinioni e i punti di vista
che non si intendono adeguare alle bugie e alle nefandezze del pensiero unico
dominante. Questa società di orwelliana memoria, in cui pensare con la propria
testa è assimilabile ad uno psicoreato, sarà sempre e comunque avversata da
noi, sino a quando ne avremo le forze. E se il nostro modo di esprimerci non
piace a qualche benpensante con la puzza sotto il naso ce ne faremo una
ragione….
Non ci interessa affatto essere bollati quali
“complottisti” solo perché non abbiamo alcuna difficoltà a esprimere il nostro
dissenso, da persone libere e coerenti quali siamo sempre state.
Posta un commento