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martedì 9 febbraio 2021

L'ERA DEI DRAGHI: CARI ITAGLIANI, MI AVETE CHIAMATO E MO' VE MAGNO VIVI

 


Dopo le fallimentari e tragiche esperienze del governo Conte, il regime ne sforna un’altra delle sue. Era per la verità nell’aria che, caduta la sgangherata maggioranza formata da grullini e PD, alla fine tutti insieme si sarebbero uniti appassionatamente sotto il nome di Mario Draghi, dopo la foglia di Fico con la quale si è provato solo a mettere la sporcizia sotto il tappeto….

Un personaggio di dubbia moralità che l’ex “picconatore” Cossiga definì, in tempi non sospetti, quale “liquidatore” dal momento che – come tutti sanno - uno dei cavalli di battaglia dell’ex governatore della BCE è la svendita agli speculatori del patrimonio imprenditoriale e non solo di questo paese, che proprio non riesce a liberarsi dalla morsa malefica e devastante delle massonerie e delle lobby globaliste.

Il tutto, alla faccia della democrazia e della sovranità popolare, poiché – solo alle nostre latitudini, grazie ad una Costituzione capestro e liberticida – si affida a un manipolo di fannulloni, inetti e incapaci la possibilità di non continuare a fare un cazzo dalla mattina alla sera e dietro un lauto compenso, oltre che di riciclarsi sotto altri nomi e in schieramenti anche di segno opposto, rispetto a quelli in cui pure erano stati eletti dai cittadini.

Puparo acclarato di questa operazione che viene maldestramente giustificata con la patetica scusa che ci troviamo in una repubblica parlamentare, è il capo dello Stato che invece di sciogliere le Camere e ridare la parola ai cittadini, preferisce elargire “mandati esplorativi” a cani e porci! Tecnici compresi, di cui serbiamo sempre orribili ricordi pensando ad autentiche sciagure come i governi Amato e Monti che hanno dissanguato le nostre tasche e alimentato le più bieche espressioni di clientelismo e assistenzialismo, volte a foraggiare i centri di spreco gestiti dagli “amici degli amici”.

E non regge neppure il fatto che siamo ancora in piena emergenza sanitaria perché chi ci ha trascinati in una situazione in cui migliaia e migliaia di imprese hanno definitivamente abbassato le proprie saracinesche e le prospettive economiche sono tutt’altro che rosee, sono proprio quelle forze politiche (PD in primis, seguiti a ruota dai cinque stalle) che – in un modo o in un altro – hanno partecipato alla spartizione della torta e del bottino, sotto forma del fiume di denaro proveniente dall’UE con il Recovery Fund.

Tornando allo schieramento delle forze che andranno a favorire la nascita dell’ormai imminente Governo Draghi, in prima fila troviamo il PD di Zingaretti. Un partito che rappresenta meno di 1/5 del corpo elettorale itagliano, che continua a dettare legge con inusitate arroganza e vigliaccheria! Si autoproclamano quali antifascisti ma in realtà il loro modo di fare è assai simile a quello delle camicie nere, di mussoliniana memoria! Un covo di pendagli da forca della peggiore specie, che oggi non rappresentano certo gli interessi dei lavoratori, quanto piuttosto delle élite e di certo putridume radical-chic che meriterebbe di marcire in galera, per l’eternità, per il razzismo e la presunzione delle idee di cui sono portavoci!

Poi, ci sono loro: i pagliacci del M5S! Dicevano di voler aprire il Parlamento come una scatola di tonno, salvo poi andarci loro e azzupparci il pane 24 ore su 24 e per 365 (o anche 366, se parliamo di anni bisesti) giorni l’anno ! La quintessenza della sciatteria, dell’incapacità, della demagogia e dell’ipocrisia: li abbiamo visti starnazzare nelle precedenti campagne elettorali contro Salvini e il PD, salvo poi andarsi ad alleare con entrambi solo per tenere il culo saldamente incollato sulle poltrone! I governi Conte, di cui loro sono stati gli azionisti di maggioranza, li ricorderemo per i disastri di cui si sono resi protagonisti indiscussi, in questi ultimi 3 anni. Non ultima, naturalmente, la scellerata gestione dell’emergenza sanitaria in cui ancora ci ritroviamo che ha provocato l’esplosione del debito pubblico, la chiusura di molte aziende e la perdita di tantissimi posti di lavoro.

Non stupisce notare come, dietro le loro dichiarazioni di facciata che vanno contro Draghi, buona parte di loro nella realtà sia pronta a calarsi le braghe pur di non abbandonare la cadrega. Il ritorno al voto, lo guardano con terrore perché sanno benissimo che soltanto qualche demente potrebbe tornare a votarli, dopo i disastri compiuti. E che dunque, sarebbero chiamati per la prima volta in vita loro, a rimboccarsi le maniche per trovarsi un lavoro serio. Ammesso e non concesso che, naturalmente, ci sia qualcuno disposto ad assumerli……

Sicuri sostenitori dell’ennesimo governo tecnico, sono poi il movimento di Renzi, il partito della Bonino e qualche altro cespuglio di sinistra che confermano la loro totale inutilità. L’ebetino fiorentino, ce lo ricordiamo benissimo per le dichiarazioni rese prima del referendum costituzionale del 2016 nel quale rimediò una solenne batosta, in cui ai quattro venti disse che si sarebbe ritirato – udite udite – dalla politica, nel caso avesse perso.

A dispetto di quanto eppure aveva annunciato, lo spirito di Pinocchio si è impossessato di lui ed ecco che ce lo ritroviamo di nuovo fra gli zebedei a fare il giullare pur di scaldare la poltrona, insieme ai suoi insignificanti adepti! A fare buona compagnia all’ex concorrente de “La ruota della fortuna”, ritroviamo i partiti delle befane Boldrini e Bonino che pure vedremmo, in realtà, molto bene con una vanga e una zappa in mano, per dissodare le terre incolte….

E veniamo all’opposizione. Anche qui, occorre fare un discorso serio e approfondito, nel quale non tutto è come sembra. Ma andiamo con ordine e cominciamo con Forza Ita(g)lia, che si è detta disponibile ad appoggiare il governo tecnico. L’epopea (più o meno, tragicomica e grottesca) del berlusconismo, ormai ce la dovremmo essere lasciata alle spalle. Eppure, questa accozzaglia di riciclati e puzzolenti cariatidi della Prima Repubblica continua – come i loro dirimpettai del PD – a pretendere con arroganza e protervia di dettare legge. E non fa nulla, se poi gli imprenditori e le partite IVA saranno, ancora una volta, presi in giro sotto forma di nuove tasse per mantenere il carrozzone statalista e centralista, perché bisogna pur continuare a restare attaccati alle poltrone come le cozze incollate allo scoglio, oltre che rispondere ai diktat delle lobby di cui fanno parte, da massoncelli da quattro soldi quali sono sempre stati!

Nella pantomima, ritroviamo anche la Lega di Salvini…..che brutta fine che ha fatto, l’ex movimento di Bossi! Ricordiamo molto bene ancora, le posizioni contro l’Euro e questo tipo di Europa che il Senatur professava negli anni ’90 e che ci avevano aperto il cuore alla speranza. L’avvento di Salvini, dapprima ha annichilito ogni residuo barlume di federalismo che c’era per poi farlo diventare un partito simbolo del potere centralista romano, con il tricoglione che fa bella mostra di sé, quando il fannullone padano inizia a bofonchiare e a raccontare le solite fandonie. Il probabile ingresso della lega naziunalista itagliana nella compagine di governo guidata da Draghi, è la prova definitiva che di quel che è rimasto del Carroccio, ormai non si salva più nulla. Del resto, in tempi non sospetti, lo stesso Salvini aveva dato il suo assenso alla figura di Draghi, e questo basta e avanza da solo, per permetterci di fotografare in maniera perfetta la totale inaffidabilità, di chi pensavamo (sbagliandoci) avesse in mente di portare avanti il discorso federalista coinvolgendo i territori in un progetto realmente nuovo e riformatore.

Al d fuori di questo grande minestrone, per esclusione, c’è il partito di Giorgia Meloni. La borgatara (s)fascista si è detta pronta a votare contro, ma……c’è un ma! E pure bello grosso, ci permettiamo di aggiungere! Dietro a questo suo diniego che sicuramente fa piacere a tutti quelli che non vedono di buon occhio il mandato attribuito all’ex governatore della BCE, c’è il disegno di tenere in un alveo facilmente controllabile il dissenso che è presente, ed è tutt’altro da sottovalutare. Sin qui, siamo nell’assoluta normalità. Ma c’è dell’atro, su cui viene spontaneo da parte nostra farci una bella e grassa risata: i più distratti non hanno infatti letto la notizia che la leader di Fratelli d’Ita(g)lia, fa parte dell’Aspen Institute.

Un altro covo di soggetti poco raccomandabili, in cui il più pulito ha la rogna……in questo consesso di scarti umani di tutte le risme, ritroviamo anche l’immarcescibile professor Romano “Mortadella” Prodi. Ovvero, colui che CI HA IMPOSTO la sciagura e la iattura dell’euro a tutti i costi quando invece l’unico modo per risollevare le sorti di questo sgangherato paese, era l’introduzione della doppia moneta al Nord e al Sud. E questo perché – è un dato di fatto acclarato – esiste da 160 anni a questa parte, un’economia duale che dà vita a differenze sostanziali fra queste due differenti aree della penisola italica, nei principali parametri economici.

Ci chiediamo, dunque, con quale faccia tosta la melonara si voglia dichiarare quale paladina di chi è contro la globalizzazione, il mondialismo e questo modello di Europa, che va contro le libertà dei popoli e dei territori!

Insomma, nulla davvero di nuovo sotto il sole. A dispetto dei toni speranzosi e in diversi casi trionfalistici dei media di regime, per quello che ci riguarda intravediamo un ulteriore e inquietante peggioramento della situazione. Un qualcosa che, però, non ci stupisce affatto perché i diktat provenienti dalle lobby di oltreoceano prevedevano la nascita di un governo tecnico per assestare il definitivo colpo di grazia, a questo paese moribondo.

Il COVID (che pure esiste ed è pericoloso, anche se non smetteremo mai di ripetere che malattie come i tumori, le leucemie, il diabete, l’ictus, gli infarti e le ischemie non sono mai andate in vacanza da quasi un anno a questa parte!) è stato utilizzato quale grimaldello per restringere le nostre, già di per se’, risicate libertà, comprese quelle economiche e quelle personali che ci permettono di sopravvivere. Adesso il governo Draghi – con la complicità dei camerieri di stanza nei due rami del Parlamento – siamo certi che farà la felicità di speculatori e criminali assortiti, visto che risponderà non certo alle esigenze dei cittadini, quanto piuttosto a quelle di mafiosi, delinquenti di mezza tacca, satrapi, burocrati e usurai!

Francesco Montanino

Lega Sud - Ausonia

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