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lunedì 19 aprile 2021

ADESSO BASTA: JATEVENNE


Mentre in paesi come il Regno Unito e la Russia, il COVID-19 pare essere stato finalmente debellato, in ITAGLIA la polizia picchia e manganella con inusitata violenza chi osa manifestare contro questo governo di incapaci e di pupazzi nelle mani delle potentissime lobby che si trovano oltreoceano!

Che ci trovassimo da oltre 70 anni in una democrazia monca e limitata, ne eravamo perfettamente a conoscenza. Ma che le forze dell’ordine (in primis, i poliziotti) adottassero metodi squadristi e da dittatura sudamericana per tenere a bada chi, in queste ore, chiede solo ed esclusivamente di poter tornare a lavorare e produrre, francamente no e la cosa preoccupa non poco!

A Roma, migliaia e migliaia di cittadini stremati da mesi e mesi di chiusure forzate dal carattere assolutamente punitivo, chiedevano solo di poter interfacciarsi con i responsabili di questo disastro che sta facendo scivolare quel che resta di questo paese, in uno scenario da incubo annunciato.

Il popolo delle partite IVA, ovvero di chi ha avviato un’iniziativa imprenditoriale autonoma basandosi esclusivamente sulle proprie forze, in questo anno e passa da quando è iniziata questa maledetta emergenza sanitaria, è stato umiliato e costretto, in molti casi, a chiudere baracca e burattini. 

E questo perché, non solo soprattutto i ristoratori, i parrucchieri e i centri estetici hanno dovuto spendere tantissimi soldi per adeguare i propri locali al distanziamento sociale, ma anche e soprattutto perché gli annunciati ristori – che avrebbero solo sulla carta dovuto aiutarli dal punto di vista economico, a causa delle reiterate chiusure - si sono dimostrati essere un’autentica miseria (quando addirittura non sono stati neppure erogati….) che ha mortificato e messo in ginocchio gli sforzi di chi, con grande sacrificio, ha provato a portare il piatto a tavola! Senza – e questo è senz’altro un merito enorme e indiscutibile – elemosinare nulla a uno stato che si è invece mostrato accattone, vigliacco e discriminatore nei loro riguardi.

La protesta che è andata in scena, ci è sembrata piuttosto la logica conseguenza di un atteggiamento dei padroni del vapore di stanza a Montecitorio e dintorni, improntato alla più assoluta strafottenza nei confronti di queste categorie produttive. Così come, è apparso fuori luogo e spropositato il comportamento di quei poliziotti, che invece di solidarizzare con chi alla fine gli paga lo stipendio attraverso le laute tasse estorte da questo stato strozzino, ladro e usuraio, si sono comportati alla stregua di autentici servi sciocchi. Al soldo di quegli stessi politici che li umiliano con paghe da fame, e li mandano al macello a combattere i delinquenti (ma quelli veri).

Ci viene, a questo punto, spontaneo chiederci come mai tale durezza non viene mai messa in campo, quando si tratta di andare a prendere qualche pezzo di merda della mafia o della camorra, così come se a commettere reati che turbano l’ordine pubblico sono quelle risorse tanto care al ministro Lamorgese! Gradiremmo ricevere da costoro esaurienti risposte, perché è troppo facile prendersela e sfogarsi con chi magari è disarmato e alza le braccia per far capire in maniera assai lapalissiana che non ha alcuna intenzione bellicosa, salvo poi far finta di niente se si trovano di fronte a spacciatori e criminali incalliti che hanno trasformato interi quartieri delle più grandi metropoli in vere e proprie zone off-limits dove ne fanno le spese i residenti, costretti a sorbirsi un clima che ricorda il Far West.

Vorremmo infine ricordare a quei poliziotti, che il martirio e il sacrificio di quei loro poveri e valorosi colleghi che hanno perso la vita a Via Fani, a Capaci e a Via D’Amelio porta quale colpevole quella classe politica che difendono, dimenticandosi di ciò che essa NON HA MAI FATTO per loro. Naturalmente sarà pure cambiata nelle sue componenti, ma non certo in quelle stesse disgustose e vergognose logiche che stanno affamando milioni e milioni di persone! Stiano pur certi quegli agenti che hanno manganellato senza pietà che, presto o tardi, toccherà anche a loro faticare per far quadrare i conti della serva. Quando la festa sarà finita e i soldi dati in prestito da Bruxelles matrigna dovranno essere giocoforza restituiti, verrà anche il loro turno. E non è affatto detto che si divertiranno……

Una guerra fra poveri - insomma - nella quale, poi, si inseriscono anche i tanti clandestini che questo governo di inetti continua imperterrito a far entrare impunemente sui nostri territori, nonostante sia il protrarsi dell’emergenza sanitaria che la grave crisi economica e sociale, potrebbero essere foriere di conseguenze imprevedibili oltre che indesiderate. Soprattutto se settori trainanti dell’economia di questo sgangherato paese come il turismo, vedranno saltare a piè pari anche la prossima stagione estiva. Non vogliamo certo apparire quali profeti di facile sventura, ma riteniamo tutt’altro che campato in aria uno scenario estremamente turbolento con milioni e milioni di cittadini pronti a scendere nelle piazze e assediare Roma nel prossimo autunno, magari perché presi dalla fame e dalla disperazione.

Morire dunque di fame o di Covid? Questo è l’interrogativo che come un tarlo nella mente, ci sta tormentando in queste settimane in cui, mentre in altri paesi si stanno compiendo passi decisivi verso l’uscita dal tunnel nel quale tutti siamo rimasti infilati, qua la situazione è ben lungi dall’aver trovato una soluzione. 

Il sospetto forte è che a qualcuno vada bene protrarre questo stato di emergenza a tempo indefinito. E non solo e non certo per continuare a tenere il proprio culo saldamente incollato sulla poltrona, ma anche perché così si può permettere la svendita del nostro patrimonio imprenditoriale al migliore offerente, oltre che fare il gioco delle multinazionali del farmaco. 

Il pensiero va a quella Pfizer spesso e volentieri assurta agli onori della cronaca, e non certo per vicende edificanti, tutt’altro…..qualcuno potrà darci anche dei complottisti, ma ci è sembrata quantomeno singolare la vicenda dell’altro siero utilizzato nel nostro paese, ovvero l’AstraZeneca noto anche come “vaccino di Oxford”. 

Che fosse il meno efficace di tutti quelli attualmente in circolazione, non era certo un mistero. Ma che potesse provocare effetti collaterali che in certi casi sono così gravi da portare addirittura ai decessi per trombosi, francamente ci suona abbastanza strano. Soprattutto considerando che in Inghilterra, il premier Boris Johnson lo ha utilizzato per arrivare a quell’immunità di gregge che ha permesso oltremanica di riaprire tutte le attività e di poter tornare presto alla normalità. Non vorremmo che dietro a questa vicenda possa esserci l’ombra del sabotaggio, allo scopo di favorire l’utilizzo esclusivo di Pfizer e Moderna che, fra le altre cose, costano più degli altri.

In questa vicenda che sta sempre più assumendo i contorni del colossale business da consumarsi alle nostre spalle, poi, c’è da segnalare la sconcertante ritrosia da parte degli enti preposti nel continuare a non voler prendere in considerazione il vaccino russo Sputnik V.

I comportamenti di EMA (European Medical Agency) e AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco)  appaiono vergognosi e ispirati da mere ragioni politiche, che nulla hanno a che vedere con l’esigenza primaria di dover tutelare l’incolumità di milioni e milioni di cittadini. Del resto, basta vedere la composizione dell’Agenzia Europea per rendersi conto che il sospetto di un conflitto di interessi con Big Pharma non sia così inverosimile, come squallidi  i gazzettieri di regime vogliono farci credere non evidenziando che non esistono studi scientifici validi e duraturi nel tempo, che suffraghino l’efficacia di Pfizer e Moderna  ( https://www.byoblu.com/2021/04/13/i-legami-tra-ema-e-case-farmaceutiche-il-conflitto-di-interesse-puo-mettere-a-rischio-la-salute-dei-cittadini/?fbclid=IwAR3iwx-aHTLRLAS8sPJm4kwxbzkYio-FS1sxRN_Ym5ePHCg6I7RHChQ-Ka8 ).

L’atteggiamento dell’AIFA, invece, appare contraddittorio considerando la decisione di continuare ad adottare l’AstraZeneca (che nel frattempo ha cambiato nome in Vaxzevria, giusto per provare a ingannare gli sprovveduti), quando in tantissimi paesi tale siero è stato bandito.

Tornando allo Sputnik V (adottato attualmente – per completezza di informazione - in quasi 60 paesi sparsi in tutto il mondo), nonostante che da pochi giorni sia stata avviata la sperimentazione fra l’Istituto Gamaleya di Mosca e l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, il siero russo continua ad essere bersaglio dell’ostracismo e della controinformazione dei media itagliani. 

Che invece di informare, come eppure dovrebbero fare, sulle sue proprietà taumaturgiche (quasi il 92% di efficacia, secondo la prestigiosa rivista inglese “The Lancet”) continuano nella loro opera di lecchinaggio e pennivendolismo denigrando gli sforzi fatti dagli scienziati russi. Colpevoli, evidentemente, di provenire da un paese etichettato e bollato dai soliti soloni da strapazzo e di accatto, quale governato da quel cattivone che risponde al nome di Vladimir Putin, considerato da costoro alla stregua di un dittatore (?!). 

E qui, va aperta doverosamente un’altra parentesi considerando l’umiliazione cui è stata sottoposta l’Unione Europea nella persona del commissario europeo (fra le altre cose, mai eletto….) Ursula Von del Leyen nella sua recente visita a Istanbul. Tutti sanno che il sultano Erdogan ha rifiutato di far sedere la sua ospite, scatenando le ire dei benpensanti di casa nostra. Per come l’abbiamo sempre vista noi, il più pulito fra quei due ha in ogni caso la rogna. 

Sì, perché se da un lato la Turchia NON PUO’, NE’ MAI POTRÀ ESSERE CONSIDERATA EUROPA, dall’altro lato l’Unione Europea – per come è attualmente strutturata – resta un covo nauseabondo di massoni e mafiosi schifosi e impenitenti. E dunque, non possono certo essere da noi condivise le esternazioni di Draghi nei confronti di Erdogan (che resta un soggetto estremamente indesiderato e pericoloso), dal momento che l’attuale Presidente del Consiglio non è stato votato da alcun cittadino, stando piuttosto lì in nome di uno scellerato e vergognoso accordo fra tutti i partiti che sono presenti in Parlamento.

Un patto che ha previsto, fra gli altri, l’assoluzione del fannullone padano Matteo Salvini nel caso della “Gregoretti” per il quale ha rischiato seriamente di essere rinviato a giudizio e di essere sbattuto in galera per sequestro di persona. In cambio del sostegno al governo, infatti, al leader della lega naziunalista e (s)fascista itagliana, è stata garantita l’immunità. Con buona pace delle promesse e de roboanti annunci con cui ha carpito il voto e la buona fede di gran parte degli elettori, negli anni scorsi. Un partito che dilapida in questo modo così sciagurato e grottesco un così corposo patrimonio di consensi che lo ha portato anche a sfiorare il 40% dei consensi, vuol dire soltanto che è parte integrante del regime che solo a chiacchiere dichiara di avversare. 

Una fine ingloriosa per la ormai defunta Lega Nord, che eppure era nata sotto ottimi auspici, con l’idea della rivoluzione federale con cui spazzare via il regime di Roma ladrona. Salvo poi (e in questo è stata poi imitata da quegli altri incapaci e dementi dei 5 stalle negli ultimi anni) diventare essa stessa componente del Palazzo, allontanandosi progressivamente e inevitabilmente dalle difficoltà e dai problemi quotidiani dei cittadini. Di cui si ricordano, solo quando si tratta di andare a elemosinare il voto quelle volte (sempre più rare, a dire il vero) in cui siamo chiamati a esprimere con una matita e nel segreto dell’urna, la nostra volontà.

Quando questa pandemia sarà terminata, resteranno solo i cocci da rimettere a posto di una tempesta, con la quale però – è bene che lo si sappia - non avremo certo smesso di fare i conti. Perché, oltre ai morti che dovremo ancora piangere e il cui sangue – per richiamare una frase che Aldo Moro indirizzò ai suoi compagni di partito della DC, prima di essere giustiziato dopo un lungo periodo di prigionia - ricadrà sulle schifose e miserabili teste di chi ha causato questo disastro di proporzioni epocali, saremo chiamati a fare la conta dei danni subìti dal nostro sistema economico sotto forma di attività imprenditoriali chiuse e di posti di lavoro andati in fumo. Oltre che dei soldi che dovremo restituire ad aguzzini e soggetti, il cui scopo non è certo caritatevole, come eppure qualche buontempone si ostina ancora a farci intendere…..

È ora dunque che questi mefitici personaggi di stanza nei palazzi del potere romano, che ci hanno sempre preso in giro con salamelecchi e sorrisini falsi e idioti di circostanza, tornino una volta e per tutte a casa! Smettendola così di ammorbare e turbare le nostre vite, più di quanto hanno già fatto…..


Francesco Montanino

Lega Sud - Ausonia

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