Dopo le fallimentari
e tragiche esperienze del governo Conte, il regime ne sforna un’altra delle
sue. Era per la verità nell’aria che, caduta la sgangherata maggioranza formata
da grullini e PD, alla fine tutti insieme si sarebbero uniti appassionatamente
sotto il nome di Mario Draghi, dopo la foglia di Fico con la quale si è provato
solo a mettere la sporcizia sotto il tappeto….
Un personaggio di
dubbia moralità che l’ex “picconatore” Cossiga definì, in tempi non sospetti,
quale “liquidatore” dal momento che – come tutti sanno - uno dei cavalli di
battaglia dell’ex governatore della BCE è la svendita agli speculatori del
patrimonio imprenditoriale e non solo di questo paese, che proprio non riesce a
liberarsi dalla morsa malefica e devastante delle massonerie e delle lobby
globaliste.
Il tutto, alla faccia
della democrazia e della sovranità popolare, poiché – solo alle nostre
latitudini, grazie ad una Costituzione capestro e liberticida – si affida a un
manipolo di fannulloni, inetti e incapaci la possibilità di non continuare a
fare un cazzo dalla mattina alla sera e dietro un lauto compenso, oltre che di
riciclarsi sotto altri nomi e in schieramenti anche di segno opposto, rispetto
a quelli in cui pure erano stati eletti dai cittadini.
E non regge neppure
il fatto che siamo ancora in piena emergenza sanitaria perché chi ci ha
trascinati in una situazione in cui migliaia e migliaia di imprese hanno definitivamente
abbassato le proprie saracinesche e le prospettive economiche sono tutt’altro
che rosee, sono proprio quelle forze politiche (PD in primis, seguiti a ruota
dai cinque stalle) che – in un modo o in un altro – hanno partecipato alla
spartizione della torta e del bottino, sotto forma del fiume di denaro
proveniente dall’UE con il Recovery Fund.
Tornando allo
schieramento delle forze che andranno a favorire la nascita dell’ormai
imminente Governo Draghi, in prima fila troviamo il PD di Zingaretti. Un
partito che rappresenta meno di 1/5 del corpo elettorale itagliano, che
continua a dettare legge con inusitate arroganza e vigliaccheria! Si
autoproclamano quali antifascisti ma in realtà il loro modo di fare è assai
simile a quello delle camicie nere, di mussoliniana memoria! Un covo di
pendagli da forca della peggiore specie, che oggi non rappresentano certo gli
interessi dei lavoratori, quanto piuttosto delle élite e di certo putridume
radical-chic che meriterebbe di marcire in galera, per l’eternità, per il
razzismo e la presunzione delle idee di cui sono portavoci!
Non stupisce notare
come, dietro le loro dichiarazioni di facciata che vanno contro Draghi, buona
parte di loro nella realtà sia pronta a calarsi le braghe pur di non
abbandonare la cadrega. Il ritorno al voto, lo guardano con terrore perché
sanno benissimo che soltanto qualche demente potrebbe tornare a votarli, dopo i
disastri compiuti. E che dunque, sarebbero chiamati per la prima volta in vita
loro, a rimboccarsi le maniche per trovarsi un lavoro serio. Ammesso e non
concesso che, naturalmente, ci sia qualcuno disposto ad assumerli……
Sicuri sostenitori
dell’ennesimo governo tecnico, sono poi il movimento di Renzi, il partito della
Bonino e qualche altro cespuglio di sinistra che confermano la loro totale
inutilità. L’ebetino fiorentino, ce lo ricordiamo benissimo per le
dichiarazioni rese prima del referendum costituzionale del 2016 nel quale
rimediò una solenne batosta, in cui ai quattro venti disse che si sarebbe
ritirato – udite udite – dalla politica, nel caso avesse perso.
A dispetto di quanto eppure
aveva annunciato, lo spirito di Pinocchio si è impossessato di lui ed ecco che
ce lo ritroviamo di nuovo fra gli zebedei a fare il giullare pur di scaldare la
poltrona, insieme ai suoi insignificanti adepti! A fare buona compagnia all’ex
concorrente de “La ruota della fortuna”, ritroviamo i partiti delle befane
Boldrini e Bonino che pure vedremmo, in realtà, molto bene con una vanga e una
zappa in mano, per dissodare le terre incolte….
E veniamo
all’opposizione. Anche qui, occorre fare un discorso serio e approfondito, nel
quale non tutto è come sembra. Ma andiamo con ordine e cominciamo con Forza
Ita(g)lia, che si è detta disponibile ad appoggiare il governo tecnico.
L’epopea (più o meno, tragicomica e grottesca) del berlusconismo, ormai ce la
dovremmo essere lasciata alle spalle. Eppure, questa accozzaglia di riciclati e
puzzolenti cariatidi della Prima Repubblica continua – come i loro dirimpettai
del PD – a pretendere con arroganza e protervia di dettare legge. E non fa
nulla, se poi gli imprenditori e le partite IVA saranno, ancora una volta,
presi in giro sotto forma di nuove tasse per mantenere il carrozzone statalista
e centralista, perché bisogna pur continuare a restare attaccati alle poltrone
come le cozze incollate allo scoglio, oltre che rispondere ai diktat delle
lobby di cui fanno parte, da massoncelli da quattro soldi quali sono sempre
stati!
Al d fuori di questo grande
minestrone, per esclusione, c’è il partito di Giorgia Meloni. La borgatara
(s)fascista si è detta pronta a votare contro, ma……c’è un ma! E pure bello
grosso, ci permettiamo di aggiungere! Dietro a questo suo diniego che
sicuramente fa piacere a tutti quelli che non vedono di buon occhio il mandato
attribuito all’ex governatore della BCE, c’è il disegno di tenere in un alveo
facilmente controllabile il dissenso che è presente, ed è tutt’altro da
sottovalutare. Sin qui, siamo nell’assoluta normalità. Ma c’è dell’atro, su cui
viene spontaneo da parte nostra farci una bella e grassa risata: i più
distratti non hanno infatti letto la notizia che la leader di Fratelli
d’Ita(g)lia, fa parte dell’Aspen Institute.
Un altro covo di
soggetti poco raccomandabili, in cui il più pulito ha la rogna……in questo
consesso di scarti umani di tutte le risme, ritroviamo anche l’immarcescibile
professor Romano “Mortadella” Prodi. Ovvero, colui che CI HA IMPOSTO la sciagura
e la iattura dell’euro a tutti i costi quando invece l’unico modo per
risollevare le sorti di questo sgangherato paese, era l’introduzione della
doppia moneta al Nord e al Sud. E questo perché – è un dato di fatto acclarato
– esiste da 160 anni a questa parte, un’economia duale che dà vita a differenze
sostanziali fra queste due differenti aree della penisola italica, nei
principali parametri economici.
Insomma, nulla
davvero di nuovo sotto il sole. A dispetto dei toni speranzosi e in diversi
casi trionfalistici dei media di regime, per quello che ci riguarda
intravediamo un ulteriore e inquietante peggioramento della situazione. Un
qualcosa che, però, non ci stupisce affatto perché i diktat provenienti dalle
lobby di oltreoceano prevedevano la nascita di un governo tecnico per assestare
il definitivo colpo di grazia, a questo paese moribondo.
Il COVID (che pure
esiste ed è pericoloso, anche se non smetteremo mai di ripetere che malattie
come i tumori, le leucemie, il diabete, l’ictus, gli infarti e le ischemie non
sono mai andate in vacanza da quasi un anno a questa parte!) è stato utilizzato
quale grimaldello per restringere le nostre, già di per se’, risicate libertà,
comprese quelle economiche e quelle personali che ci permettono di
sopravvivere. Adesso il governo Draghi – con la complicità dei camerieri di
stanza nei due rami del Parlamento – siamo certi che farà la felicità di
speculatori e criminali assortiti, visto che risponderà non certo alle esigenze
dei cittadini, quanto piuttosto a quelle di mafiosi, delinquenti di mezza
tacca, satrapi, burocrati e usurai!
Francesco Montanino