Non c’è davvero limite al peggio. Se volessimo sintetizzare in poche ma esaustive parole la situazione attuale alle nostre latitudini, difficilmente troveremmo un altro modo per descrivere lo stato di coma profondo e irreversibile in cui versa questo paese.
Sono trascorsi ormai due anni da quando il governo guidato da Gioggia “fruttarola” Meloni si è insediato sugli scranni più alti del Parlamento. Dopo aver preso in giro gli allocchi che l’hanno votata, facendo credere loro che sarebbe stata discontinua rispetto all’operato del famigerato e fallimentare esecutivo Draghi, la leader di Fratelli (ma anche cognati, sorelle, zii, nipoti, cugini e chi più ne ha, più ne metta) d’itaglia ha proseguito imperterrita nell’opera di smantellamento e impoverimento del tessuto produttivo, inaugurata dalla sinistra. Non ingannino, i trionfalismi che Gioggia sta utilizzando in queste ore per autoincensarsi di risultati, in realtà mai raggiunti. L’itaglia sta diventando un paese, giorno dopo giorno, sempre più inutile e invivibile in cui lo sviluppo è un concetto utopistico, crimine e malaffare regnano sovrani con delinquenti e assassini di ogni risma tutelati e protetti dallo stato e cittadini costretti a subire le angherie di chi come certa magistratura, in realtà, dovrebbe pensare a garantire loro giustizia e certezza della pena, tasse sempre più esorbitanti e danaro pubblico sperperato in malo modo!
Ci vengono in mente due esempi lampanti, che sono soltanto la punta dell’iceberg di un fenomeno ben più esteso e preoccupante: le armi e i soldi che stiamo regalando all’Ucraina solo perché i padroni di stanza oltreoceano così vogliono, e certe schifezze spacciate per “opere d’arte” che si continuano a vedere a Napoli.
Partendo dalle armi e dai soldi estorti con le tasse da questo stato di infami e parassiti della peggiore specie, rileviamo il conflitto d’interessi del ministro Crosetto che da ministro della difesa, nonché proprietario di una ditta specializzata in armi, sta lucrando succulenti business alle spalle della collettività e in più ci sta mettendo in una posizione palesemente ostile nei confronti della Russia, cui ci legano rapporti storici e culturali secolari.
Grazie all’opera di questo e dei precedenti governi di centrosinistra, infatti, siamo diventati un paese bersaglio di possibili attacchi missilistici da parte della Russia. Non è soltanto perché nel nostro territorio pascolano da ormai quasi 80 anni i militari della NATO, in virtù di un accordo capestro firmato all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale, che prevede la concessione di porzioni del nostro territorio a un paese straniero. Ma anche e soprattutto perché, in totale dispregio di quella Costituzione (che certe anime belle si ricordano che esiste solo quando gli fa comodo) che ripudia l’utilizzo della guerra quale mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, il governo italiano sta foraggiando con armi e denaro il regime nazista ucraino, guidato da quel pagliaccio di Zelenskyi.
Una situazione gravissima, perché questi scellerati non solo stanno mettendo in difficoltà quelle imprese che vorrebbero intrattenere relazioni economiche con un mercato ricco come quello russo, ma ci stanno anche e soprattutto esponendo al rischio di una guerra dalle conseguenze imprevedibili, dal momento che la Russia non ha escluso l’utilizzo di armi nucleari nel caso in cui la situazione con l’Occidente e la sedicente “comunità internazionale”, dovesse anzi ulteriormente degenerare.
Il mondo è destinato sempre più ad essere multipolare, nel prossimo e immediato futuro. Chi ancora pensa che gli Stati Uniti possano continuare a fare il bello e il cattivo tempo in ogni angolo del pianeta, farebbe piuttosto meglio ad aggiornarsi e ad abbandonare l’idea che vuole stati inutili come l’itaglia, continuare ad essere zerbini e cagnolini fedeli e ubbidienti alle lobby guerrafondaie e liberticide, che si trovano all’altro capo del mondo.
Il BRICS sta diventando una realtà sempre più forte, e sarebbe piuttosto il caso di abbandonare un consesso ormai divenuto meschino, vigliacco e infame come quello rappresentato dall’Unione Europea che è sempre più un vero e proprio comitato d’affari, così come ebbe brillantemente a definirla il presidente della Federazione Russa Putin, quando venne all’Expo di Milano del 2015.
La visione multipolare portata avanti dalla Russia e dalla Cina è quella in cui crediamo, affinché si possa parlare di un assetto mondiale più equo e democratico. Sgherri come la Von der Leyen, Stoltenberg, Soros, Bidè(n) e altra rimasuglia umana che sta facendo di tutto per trascinarci verso l’abisso della terza guerra mondiale, andrebbero letteralmente passati per le armi, per ciò che hanno fatto e continuano imperterriti a fare! Possiamo tranquillamente affermare senza timore di essere smentiti che rappresentano il male assoluto, che va estirpato affinché il mondo possa tornare ad essere un luogo in cui ciascuno può vedersi tutelati i propri diritti.
Tornando agli sprechi e agli sperperi di casa nostra che alimentano il debito pubblico e ci rendono sempre più poveri, non possiamo non dire la nostra anche sullo schifo che si sta vedendo a Napoli, da alcune settimane a questa parte. Mentre la capitale del Sud se ne cade letteralmente a pezzi, con l’emergenza criminalità che torna a far parlare di sé, mezzi pubblici che non funzionano e strade che sprofondano alle prime gocce di pioggia, il comune guidato dal Manfreduccio con la ricotta, ci delizia con un’enorme capocchia che fa bella mostra di sé a Piazza Municipio!
Più volte in passato, abbiamo stigmatizzato l’operato della giunta di centrosinistra per quel che riguarda l’installazione di autentici obbrobri visivi in vari punti della città, fatti impunemente passare per “opere d’arte”.
In principio, ci fu l’enorme falce rossa della vergogna, all’esterno del Castel dell’Ovo. Seguita a ruota dai pericolosissimi teschi messi per terra su Piazza del Plebiscito, la montagna di sale, i cessi e i lettini di ospedale all’interno di Castel dell’Ovo e infine la “Venere degli stracci”. Tutte opere costate non poco, ma buone per sperperare il denaro dei napoletani in qualcosa di totalmente inutile e che nulla ha a che vedere con la vera arte. Adesso è il turno di questo enorme fallo, che qualche buontempone vorrebbe far passare per un omaggio (?!) a Pulcinella che sta solo generando ilarità e sconcerto, e facendo deridere Napoli da cani e porci in tutto il mondo!
I cittadini piuttosto vorrebbero maggiore sicurezza, servizi pubblici più efficienti, strade sicure da percorrere e migliorate condizioni di vivibilità, con politiche di sviluppo basate sulla creazione di nuovi posti di lavoro. Ed invece, devono sorbirsi le solite angherie della giunta di sinistra che davvero non riesce a fare di meglio, se non sprecare soldi per cose che offendono anche il buonsenso: Bassolino, Jervolino, De Magistris e ora Manfredi. Da oltre 30 anni a questa parte, l’antica Partenope è andata sempre più peggiorando così come confermano i tantissimi giovani che ogni anno decidono di partire verso il Nord o l’estero, semplicemente per provare a ritagliarsi un futuro più dignitoso. Un degrado sempre più marcato, checché ne dicano i soliti soloni da salotto e da strapazzo, che pontificano dagli scranni sui quali sono da sempre indegnamente seduti, senza fare nulla dalla mattina alla sera.
Possiamo dire che C’AMMA RUTT O’ CAZZ di questa classe politica infame e arrogante che pensa a sprecare i soldi della collettività, in modi così indegni! A Napoli, c’è un centrodestra latitante, incapace di fare qualcosa di valido, e anzi complice di una sinistra camorrista e despota! Viste queste premesse, riteniamo il destino di Napoli e, idealmente, dell’intero Sud ormai segnato!
Quel cazzo gigante che è stato fatto installare dall’oggi al domani, è un umiliante schiaffo assestato nei confronti di chi si fa in quattro dalla mattina alla sera senza ricevere mai niente in cambio! E’ la rappresentazione pratica di ciò che ormai non solo Napoli ma anche la repubblichetta delle banane itagliana, sono diventate. La peggiore parodia di loro stesse, in cui la stragrande maggioranza della popolazione è ormai rassegnata al peggio e non ha un minimo di amor patrio! I pifferai di questo regime hanno e continueranno ad avere gioco facile, sino a quando esisteranno tali logiche centraliste che instillano l’idea che lo stato parassita possa essere la soluzione e la panacea di ogni male. Quando invece è chiaro a tutti, che invece è proprio lui il problema più importante da risolvere.
Francesco Montanino
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