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giovedì 10 dicembre 2020

IL VACCINO ANTICOVID: L’ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA DEL TERZO MILLENNIO

Nel silenzio generale, mentre l’opinione pubblica è distratta da quell’altra immane porcata che è il divieto a spostarsi da una regione all’altra nel periodo natalizio, una notizia è passata quasi del tutto sotto traccia in questi ultimi giorni.

Un qualcosa di semplicemente inquietante e che fa venire i brividi solo a parlarne, perché conferma che dietro l’affaire Covid-19, si celi in realtà la volontà da parte di certe lobby di sterminare una buona fetta della popolazione mondiale. Il tutto perpetuando un piano a dir poco diabolico, attraverso cui dapprima creare un virus pericoloso in laboratorio da far circolare per il mondo, secondo quelli che sono i dettami della non dichiarata guerra batteriologica. Per poi, diffondere su larga scala dei sedicenti vaccini attraverso cui dare l’impressione di curare e debellare tale patologia.

Ribadiamo, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che non neghiamo certo l’esistenza del Covid-19 e la sua indubbia pericolosità, soprattutto per gli anziani e le fasce della popolazione il cui sistema immunitario è stato già gravemente compromesso da altre malattie. Ma sostenere che oggi si muoia solo per questo e non più per tumori, infarti, ictus, diabete, ischemie, incidenti stradali ecc. è antiscientifico oltre che al di fuori della realtà, perché tali malattie non sono certo andate in letargo e anche quest’anno hanno mietuto tante morti!

Tornando al tema che intendiamo discutere, prestigiosa la testata britannica Indipendent, riferisce che in Inghilterra il Parlamento ha appena varato una legge attraverso cui, insieme alla diffusione su larga scala del vaccino della Pfizer, è prevista anche l’immunità delle case farmaceutiche che producono questo antidoto, nel caso in cui la somministrazione generi effetti collaterali! Tradotto in soldoni, vuol dire che se qualcosa andrà storto nella sperimentazione del vaccino, le case farmaceutiche pronte a spartirsi la torta di questo lucroso business non saranno tenute a pagare neppure un centesimo a quei malcapitati che dovessero vedere compromesso, in un modo o in un altro, la propria salute!

La Pfizer, poi, la ricordiamo benissimo per una serie di scandali che l’hanno coinvolta negli anni scorsi, e sui quali non si è mai voluta fare piena luce perché magari si vanno a pestare i piedi di personaggi potentissimi.

Citiamo, quali esempi, quelli sul test contro la meningite che ha provocato la morte di alcuni bambini in Nigeria, le numerose cause intentategli dalle famiglie di diversi soldati americani uccisi durante la seconda guerra in Iraq, il rifiuto di rendere generici (e quindi molto meno costosi) i farmaci utilizzati nella lotta contro l’AIDS in quei paesi dove quel morbo è maggiormente diffuso, l’aver contribuito in Cina all’aumento delle emissioni inquinanti, responsabili del decesso di 4.000 persone al giorno (https://piccolenote.ilgiornale.it/48105/pfizer-storia-tormentata-scandali). Questo solo per citare quelle che ci vengono mente e che da sole, possono bastare e avanzare per rimandare al mittente il vaccino che vorrebbe propinarci! Si tratta, insomma, di un bel curriculum che una persona sana di mente non può non andarsi a leggere, prima di affidare la propria salute a chi è al centro di intrallazzi e di situazioni tutt’altro che chiare. Come si può pensare di affidare la propria salute ad una multinazionale, al centro di scandali e beghe giudiziarie molto gravi?

Il leader britannico Boris Johnson, che in passato abbiamo apprezzato per aver avallato la Brexit, adesso merita solo il nostro biasimo e la nostra totale disapprovazione perché si è letteralmente messo alla mercé delle lobby (nella fattispecie, quella del farmaco) e sta avallando, di fatto, un folle e criminale progetto di sterminio!

Non può che essere definita in altro modo, l’intenzione delle massonerie e di squallidi e schifosi personaggi come Soros e Bill Gates non solo di arricchirsi sulla pelle e sulla salute delle persone, quanto addirittura di eliminare fisicamente soprattutto gli anziani e chi ha il proprio sistema immunitario già gravemente compromesso da altre malattie!

Questo anche perché molti paesi sono alle prese con gravi problemi di deficit pubblico, e la morte di anziani, disabili e soggetti deboli non può che essere una vera e propria boccata di ossigeno per le esangui casse statali, che ormai rischiano di non riuscire a sfamare più la coltre di fannulloni e parassiti che garantisce a politici incapaci, la possibilità di tenere il culo saldamente incollato sulla poltrona senza fare un cazzo dalla mattina alla sera!

Non è affatto difficile immaginare che anche l’Itaglia, presto si adeguerà a questo vergognoso trend, poiché – come abbiamo visto – poco o nulla trapela sia sull’efficacia (che riteniamo non esserci) di questo vaccino, che di notizie come quella sull’immunità delle case farmaceutiche che abbiamo rilanciato in questo articolo.

Magari questo governo di infami, sciacalli e imbroglioni della peggiore specie, avallato da un’opposizione sciatta, inesistente e raccapricciante come quella rappresentata dal trio delle disgrazie Berlusconi-Meloni-Salvini, prima ci verrà a raccontare che non è obbligatorio. Salvo poi specificarci che se non ci vacciniamo, non possiamo mettere più piede nelle scuole, negli uffici, nei negozi e in tutti i luoghi di pubblico accesso. E del resto, le dichiarazioni dello strapagato (sempre con i nostri soldi) supercommissario Arcuri, non lasciano spazi a dubbi quando afferma che “per l’autunno del 2021, contiamo di vaccinare tutta la popolazione”. Quasi, come se chi non vuole vaccinarsi semplicemente perché non si fida e non vuole cadere in questo pericolosissimo e liberticida tranello, sia poi un untore di manzoniana memoria. E che dunque è giusto che sia isolato e discriminato dalla società perché non si è voluto vaccinare, così come invece è stato imposto alla massa!

Uno scenario da stato totalitario e da incubo, che richiama alla memoria il bellissimo romanzo di George Orwell, “1984”. Un libro che ognuno di noi dovrebbe custodire gelosamente nella propria biblioteca perché lo scrittore statunitense, appena poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, ci aveva messo in guardia dalla minaccia derivante dalla dittatura del pensiero unico. Ed è ciò che sta esattamente avvenendo oggi, perché anche l’obbligo di vaccinarsi con prodotti di cui sappiamo poco o nulla pena l’esclusione dalla vita sociale, è assimilabile ad uno di quei “psicoreati” che Orwell ci racconta magistralmente nella sua opera.

In questa azione di condizionamento delle menti, un ruolo assai importante rivestono i media che invece di informare e di essere asettici – come eppure dovrebbero fare – stanno avallando tutte le soppressioni delle nostre libertà personali, da quando ha avuto inizio questa emergenza sanitaria mondiale.

Dal canto nostro, continueremo a rifiutare in tutti i modi questo approccio  delinquenziale, criminale e terroristico che mina alla base il nostro stesso diritto alla sopravvivenza e alla nostra indipendenza personale. Perché dopo aver distrutto la libertà economica e di pensiero attraverso l’Unione Europea, le leggi e le tasse che servono solo per sfamare e favorire parassiti, lavativi, fannulloni, delinquenti e criminali di ogni risma, e l’avanzare in grande stile di minoranze arroganti e prepotenti, adesso vogliono toglierci anche l’ultimo che ancora ci è rimasto, ovvero il diritto alla salute! Secondo un piano di sterminio di massa che fa venire in mente, infami personaggi come Hitler e Stalin, che credevamo di aver già consegnato alla storia!

Se nel secolo scorso, la bomba atomica è stato il punto di non ritorno con la morte di migliaia e migliaia di persone, adesso il vaccino delle lobby farmaceutiche può davvero rappresentare l’arma di distruzione di massa del Terzo Millennio. E questa, se permettete, non è fantapolitica o fantascienza...

Francesco Montanino

mercoledì 9 settembre 2020

NO AL REFERENDUM-TRUFFA: C’E’ IL RISCHIO DI UNA DERIVA AUTORITARIA!

 

Il 20 e il 21 settembre si voterà non solo per il rinnovo delle giunte di 5 regioni (fra cui Campania e Puglia), ma anche per il referendum sul taglio del numero dei parlamentari attraverso la modifica degli articoli 56, 57 e 58 della Costituzione.

Non ci sarà bisogno del quorum, in quanto trattasi di un referendum confermativo e basterà dunque soltanto segnare con una matita SÌ o NO, il quesito che troveremo nella scheda, nel momento in cui ci recheremo al seggio di appartenenza per esprimere la nostra scelta. Si stanno moltiplicando, in queste settimane, gli appelli al voto perché - mai come stavolta - la posta in gioco è davvero importante: è in ballo infatti una bella fetta di democrazia, in un paese in cui gli spazi per poter liberamente esprimere anche il proprio dissenso, si stanno drammaticamente assottigliando senza che nessuno se ne stia rendendo conto!

La consultazione popolare, originariamente prevista per lo scorso marzo, è stata poi posticipata a causa della pandemia del Covid-19 che abbiamo imparato a conoscere molto bene, in questi ultimi mesi.

Una proposta di legge, quella approvata dalla Camera l’8 ottobre dello scorso anno che, se ricevesse anche l’avallo degli elettori, porterebbe il numero dei deputati dagli attuali 600 a 400, mentre i senatori si ridurrebbero da 315 a 200. A prima vista, sembrerebbe una cosa positiva ma, invece, così non è perché dietro l’apparenza rappresentata da una riduzione dei costi della politica si cela la trappola di una sostanziale e pericolosa deriva autoritaria, dal momento che con una simile “sforbiciata” calerebbero drasticamente gli spazi per la possibilità per un comune cittadino di poter provare a dare il proprio fattivo e diretto contributo alla partecipazione politica.

A volere a tutti i costi il SI’, oltre a questa sciagurata maggioranza di governo, anche Salvini e la Meloni mentre ci appare ambigua la posizione di Berlusconi. Quel che è certo, è che il regime si sta arroccando su sé stesso e vuole ulteriormente allontanare i cittadini dalla politica con lo scopo (nemmeno tanto malcelato) di costringerli ad accettare le proprie illegittime e scellerate decisioni, attraverso un ridotto numero di oligarchi pronti a fare il bello e soprattutto il cattivo tempo!

Per questi e altri motivi che esporremmo in questo articolo, la nostra posizione è quella di un NO netto e deciso perché – se proprio si devono ridurre sprechi e prebende – semmai sarebbe il caso che ciascun parlamentare inizi a rinunciare ai ricchi benefit che percepisce ogni mese e magari ridursi lo stipendio, invece di tagliare il numero dei rappresentanti dei cittadini presenti nei due rami del Parlamento.

Viaggi premio in aereo e in treno, assistenza sanitaria, corsi di lingue e di informatica, pedaggi autostradali gratuiti: è solo la punta di un iceberg in cui è tutto alle spalle dei cittadini che ogni anno sono costretti a pagare fior di tasse e gabelle per mantenere quelli che - in maniera magistrale e opportuna - l’indimenticato e compianto professor  ha catalogato quali PARASSITI!

Vere e proprie larve umane, che campano di queste insopportabili prebende che si aggiungono ai ricchi emolumenti che già percepiscono alla fine di ogni mese, senza aver fatto un emerito cazzo dalla mattina alla sera!

Come si sarà potuto ben capire, non saremo certo noi a negare e mettere in dubbio che tanto alla Camera quanto al Senato (con buona pace di chi dà il proprio contributo con vero spirito di servizio) si annidi una classe politica composta da fannulloni, lavativi, inetti, incapaci e raccomandati di tutte le risme. La cui attività potrebbe essere – al più – quella di lavorare e zappare le terre incolte, considerando i danni e i disastri di cui si sono macchiati.

Questo discorso vale tanto per la maggioranza “giallorossa”, quanto per l’opposizione con a capo il mentecatto padano Salvini che brillano per sciatteria e che, a dispetto dei teatrini di facciata, in realtà sono pappa e ciccia nell’ingannare quotidianamente i cittadini, con provvedimenti scellerati e assurdi!

Se dovesse passare questa proposta folle e bestiale, ci ritroveremo molto presto con un Parlamento i cui membri saranno scelti direttamente dalle segreterie dei partiti, e dunque con il rischio – tutt’altro che campato in aria – di ritrovarci con un’oligarchia ristretta che a tavolino decide chi mandare a Palazzo Chigi e chi a Palazzo Madama. Con tanti saluti alla rappresentatività, e alla possibilità di poter provare a fare qualcosa per contrastare quella che è l’anticamera di una vera e propria dittatura!

Il NO inoltre si rende necessario anche perché con tale taglio, andrebbero ad essere compressi anche gli spazi per i territori e di poter portare le proprie istanze a livello nazionale: tradotto in soldoni vuol dire, che a Roma ladrona non solo ci andrebbero i più inetti e incapaci, ma verrebbero ulteriormente accentrati i poteri nelle mani di istituzioni, che in più di un’occasione si sono dimostrate essere ormai vetuste e sorpassate.

Un parlamento ridotto nella sua composizione, lo si potrebbe concepire al più in una struttura autenticamente federale dove i rappresentanti del Nord, del Centro e del Sud si incontrano nelle rispettive sedi per discutere e deliberare dei problemi delle comunità di appartenenza. Ecco, un’ipotesi potrebbe essere quella di un’unica Camera delle Macroregioni composta da 250-300 deputati per ciascun Parlamento, con uno stipendio che non superi i 3.000 euro al mese: ci sembra questa una proposta onesta, in cui la politica è un servizio reso ai cittadini e non, invece, un modo con cui arricchirsi e curare il proprio orticello così come assistiamo ormai da interi decenni a questa parte.

Insomma, rischiamo di ritrovarci con un’oligarchia di parassiti, scelti dalle segreterie dei partiti, e pagata ancora a peso d’oro, perché emolumenti e benefit non saranno affatto ridotti: l’humus ideale per gli adepti dei 5 stalle e dei loro sodali, spalleggiati dal PD che, in fatto di negazione dei diritti e di bramosia di potere non è secondo proprio a nessuno.

Perpetuando, di fatto, quella vocazione tipicamente vetero-comunista e centralista nella quale, il voto dei cittadini quando gli va contro, non conta nulla! Un atteggiamento spregevole e vergognoso, che si somma agli istinti fascisteggianti dei grullini che vogliono asserragliarsi in quel Parlamento che solo a chiacchiere dicevano di voler aprire come una scatoletta di tonno! Ci si sono ben inzuppati nell’olio del potere e dell’arroganza, i seguaci del Grullo parlante!

Dall’altro lato della barricata, troviamo un’opposizione di centro-destra che definire ridicola oltre che raccapricciante, è a dir poco eufemistico. L’ex comunista padano Salvini capeggia una coalizione che annovera gli sfigati (s)fascistelli guidati dalla Melonara borgatara de Roma, e dall’immarcescibile Cavalier Berlusconi, che ormai ha fatto il suo tempo e che farebbe semmai bene a godersi la ricca pensione che eppure potrebbe percepire, una volta ritiratosi finalmente dalla scena politica.

I loro teatrini ormai sono triti e ritriti, perché servono solo a vendere le copie di giornali che quasi non legge più nessuno, e fanno la fortuna dei talk-show visto che ormai i dibattiti politici, sono diventati un qualcosa di simile al peggior avanspettacolo. I problemi sono tanti, e si sono aggiunti in questi mesi anche quelli provocati dal Covid: alle quotidiane emergenze che ben conosciamo vanno sommate anche le problematiche di carattere sanitario, con cui stiamo facendo i conti ormai da quasi 7 mesi a questa parte.

C’è il concreto rischio di sprofondare in una nuova chiusura totale che darebbe il definitivo colpo di grazia all’economia di questo disastrato paese, il cui PIL quest’anno è annunciato in netta regressione (-13% circa, sempre che non venga deciso un nuovo lockdown e a quel punto le stime sarebbero riviste ancora più in basso). Un rischio concreto, perché con la riapertura delle scuole e la ripresa in grande stile degli sbarchi dei clandestini voluta e imposta da un PD e da una sinistra mafiosa e delinquenziale, c’è il forte timore che il numero dei contagiati e dei ricoverati in terapia intensiva, possa tornare a destare enormi preoccupazioni ai cittadini.

Non ci stancheremo mai di ripetere che dietro il buonismo melenso e ipocrita con cui certa feccia politica ammanti il problema di chi non ha alcun titolo per poter accedere in questo sgangherato paese, ci sia un turpe e spregevole business con cui rimpinguare il proprio portafoglio. Ieri come oggi, è da criminali far entrare orde di disperati provenienti dai vari angoli del pianeta, in un contesto in cui la disoccupazione giovanile è attorno al 30% e c’è il pericolo di una guerra fra poveri, con cui il regime intende blindarsi e distrarre i cittadini!

In un paese normale e civile, la ministra Lamorgese – al pari del suo predecessore Salvini – sarebbe già stata arrestata e processata, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: non si possono requisire addirittura le navi da crociera per ammassare e stipare questi disperati, solo perché bisogna assolutamente assecondare i diktat criminali e liberticidi provenienti dall’unione massonica europea!

Soprattutto in una situazione in cui, in tanti non si sono potuti permettere neppure di fare un giorno di vacanza visto e considerato che – ricordiamo ai più disattenti - c’è chi ha perso il lavoro, a causa del Covid-19 così come c’è chi ha deciso di smontare baracca e burattini, perché non è riuscito a sopravvivere con la propria attività imprenditoriale!

Invece di lanciarsi in proclami e in dichiarazioni di amore a favore di gente di cui non solo non conosciamo l’identità ma non sappiamo neppure lo stato di salute, il Ministro degli Interni dovrebbe semmai preoccuparsi di prevenire e punire i crimini che insanguinano la penisola. Oltre alla feccia umana di casa nostra, non abbiamo proprio bisogno di importarne altra dai più reconditi luoghi del pianeta!

Il riferimento alla vigliacca aggressione con cui due bulli fascistoidi hanno ammazzato quel povero ragazzo di 21 anni di origini sudamericane a Roma solo perché voleva sedare una rissa, non è certo campato in aria: lo diciamo a scanso di facili equivoci, giusto per ribadire che per noi chi compie un atto del genere, va punito a prescindere dal colore della pelle, della razza, della religione di appartenenza o del paese di provenienza!

La mancanza di sicurezza, lavoro, servizi adeguati come giustizia e salute pubblica sono problemi che la grancassa mediatica che si è scatenata attorno alla pandemia del coronavirus, ci ha fatto totalmente dimenticare e che qui andiamo a sottolineare e a ribadire con forza!

Noi non abbiamo mai perso di vista, la proposta di rinnovamento in senso autenticamente federale, in particolare di un Sud che farebbe bene a chiedersi se dopo quasi 160 anni valga ancora la pena di far parte di un’entità (l’itaglia), dalla quale non ha guadagnato assolutamente nulla e che anzi ne ha represso libertà e dignità! Diciamo ancora una volta e grande forza NO dunque non solo al referendum, ma anche a questo modo infame e scandaloso di fare politica sulla pelle di milioni e milioni di persone!

Francesco Montanino

domenica 23 agosto 2020

IL REGIME DI FERRAGOSTO

Ad un mese circa dalle elezioni regionali, nel pieno di una stagione estiva che definire particolare è un eufemismo, i partiti di regime scaldano i motori in vista di un autunno che si annuncia – mai come stavolta – particolarmente “caldo”, e non certo perché sono all’orizzonte sconvolgimenti climatici. Quanto piuttosto per il pericolo di nuovi lockdown, che potrebbero assestare il definitivo colpo di grazia all’economia di questo sgangherato e malridotto paese, a causa dell’ennesima prova di incapacità manifestata dall’esecutivo giallo-rosso.

La sgangherata compagine governativa formata da M5S e PD, dopo averci “deliziato” con la proclamazione dello stato di emergenza senza far sapere nulla ai cittadini, sta gestendo la cosiddetta “Fase 3” in modo sconcertante e a dir poco approssimativo: la riapertura delle frontiere, sia con l’ingresso quotidiano di barche piene di migranti di cui, oltre a non conoscere l’identità, nulla sappiamo in merito alle loro condizioni di salute, unita alla scelleratezza mostrata da tanti imbecilli di casa nostra che hanno affollato in maniera incivile spiagge e discoteche, rischia di farci sprofondare nuovamente in un incubo dal quale poi sarà quasi del tutto impossibile risollevarsi, dal punto di vista economico.

In particolare, tutti quei coglioni che se ne sono andati a pascolare in paesi come Croazia, Malta, Spagna e Grecia in cui il Covid-19 circola ed è ancora molto insidioso, adesso ce lo stanno riportando! Vanificando gli sforzi e i sacrifici fatti nei mesi in cui ognuno di noi è rimasto tappato in casa e poteva uscire solo per comprovate esigenze di necessità, documentate con tanto di permessi e auto-dichiarazioni persino per andare a fare la spesa! Il tutto mentre i clandestini se ne andavano a zonzo liberamente, e senza che gli si potesse far notare che c’era un divieto in corso da rispettare.

In questa vicenda, appaiono evidenti le responsabilità del Ministero degli Esteri, guidati dal “bibitaro” di Pomigliano D’Arco, il “grullino” Di Maio che avrebbe dovuto informare i cittadini sul fatto che non bisognava recarsi in quei paesi in cui il coronavirus è altamente contagioso e, di concerto, con il Governo vietare ogni spostamento da e verso. Di esempi da fare ce ne sarebbero ancora tanti, come la totale assenza di controlli per far rispettare il distanziamento sociale, in quelle discoteche la cui riapertura doveva essere assolutamente vietata poiché si sapeva benissimo quali potevano essere i rischi.

Siamo, ancora una volta, in presenza di un governo che oltre ad essere illegittimo e abusivo, è un autentico pericolo pubblico. Supportato, in questo, da un’opposizione sciatta e inconcludente capeggiata da quell’inetto di Matteo Salvini che tiene sotto scacco l’intera coalizione di centro-destra! A dispetto delle apparenze, il fannullone padano detta le regole di uno schieramento che ci appare complice in tutto e per tutto delle follie della maggioranza, limitandosi solo a sterili quanto puerili proteste di facciata.

Nella realtà, la Lega di Salvini è solo una mal riuscita copia del movimento della mellonara (s)fascista, e non ci stupisce più di tanto se in molti stanno abbandonando l’ex comunista padano per confluire in quei fratelli d’itaglia, che oggi ingloba molti personaggi che prima facevano parte di quell’arroganza nazionale che mal sopportava l’avanzamento delle tesi federaliste anche al Sud, ed in Campania. Il tutto per meri scopi elettoralistici, perché sappiamo benissimo quanto a Salvini importi del benessere dei cittadini campani chiamati a scegliere il 20 e il 21 settembre chi, fra Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro, dovrà governarli nei prossimi tre anni.

In Campania dunque si voterà per il rinnovo del Consiglio Regionale e naturalmente non possiamo fare a meno di dire la nostra. Con un autentico colpo di mano, degno delle peggiori dittature sudamericane, il PD ha imposto che queste elezioni si svolgessero in quei due giorni, accorpandole al referendum sul taglio del numero dei parlamentari: ciò significa che la presentazione delle liste è quasi impossibile, considerando che – nonostante l’emergenza sanitaria ancora in corso – molte persone non hanno voluto rinunciare alle proprie vacanze.

La partita si giocherà presumibilmente fra De Luca e Caldoro (separati - secondo alcuni sondaggi - da pochi punti percentuali), e già sono iniziate le prime schermaglie elettorali. L’attuale Governatore in carica De Luca, ormai, è una macchietta dal sapore folkloristico e annuncia una nuova chiusura negli spostamenti infraregionali con la Campania, se i contagi dovessero continuare ad aumentare anche nei prossimi giorni. Ha annunciato che lo farà, guarda caso, a Settembre ovvero in prossimità delle elezioni. Appare chiaro anche a un bambino delle elementari che questa sia una mossa meramente propagandistica, utile a rinsaldare il consenso verso l’uomo “forte”, in grado di gestire con autorità le vite dei cittadini e che ha bisogno di qualcosa per evitare che il proprio avversario politico possa clamorosamente scalzarlo. Potendo contare, in ciò, su una macchina informativa che lo elogia oltre i suoi meriti, mancando però di rimarcarne le manchevolezze.

De Luca, a nostro sommesso parere, dovrebbe piuttosto fornire esaurienti risposte in merito alla faccenda dell’Ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno, in cui i tre padiglioni dedicati al Covid-19 - si legge in un articolo pubblicato su “Il Giornale” lo scorso 6 agosto - non sono mai entrati in funzione. A differenza della struttura aperta nella Fiera di Milano con donazioni effettuate da privati, qui siamo in presenza di soldi pubblici. E dunque il rischio di trovarci di fronte all’ennesima cattedrale nel deserto nel Mezzogiorno, è tutt’altro che campato in aria.

È in corso, attualmente, un’inchiesta della Magistratura e sarebbe semmai il caso che il buon De Luca, invece di continuare nei suoi proclami utili solo per creare tante vignette satiriche sui social, ci fornisca delle esaurienti e convincenti risposte in tal senso. Nella situazione in cui ci troviamo, non possiamo permetterci ulteriori sprechi e sperperi di danaro pubblico.

La Campania, nonostante l’azzeramento del deficit nei conti della Sanità, continua a non fornire un servizio sanitario all’altezza della situazione: molti ospedali (come quello di Agropoli che era un importante punto di riferimento per il Cilento) sono stati chiusi, numero di posti letto insufficienti, drastica riduzione dell’organico stimato in circa 45mila unità, reparti fatiscenti, condizioni igieniche e strutturali sulle quali è meglio stendere un velo pietoso, così come sono ancora lunghissime le liste d’attesa. Cosa che ogni anno induce migliaia e migliaia di cittadini campani a spostarsi in altre regioni o addirittura all’estero per ricevere quelle cure e quei servizi che possano efficacemente risolverne i problemi di salute.

È su queste tematiche che il Governatore dovrebbe rendere conto, e non certo sulle sue continue sparate dal sapore propagandistico e folkloristico. Sarà sostenuto da un’accozzaglia di 17 liste che - possiamo giurarci - sono pronte a spartirsi la torta e il malloppo, nel caso fosse riconfermato.

Dall’altro capo della barricata, troviamo quale sfidante il redivivo Caldoro appoggiato dalla coalizione di centrodestra nella quale, come sopra evidenziato, il bimbominkia Salvini fa il bello e il cattivo tempo. Tanto da imporre dieliminare il nome Lega da una lista che eppure avevamo anche presentato a sostegnodello stesso Caldoro.

Cosa che poi non è stato possibile fare, a causa di uno squallido gioco di palazzo nel quale si è permesso a Forza Ita(g)lia di esserci, nonostante che al partito di Berlusconi mancassero i candidati……In questa squallida e vergognosa vicenda, appare evidente che il comportamento dello stesso candidato a governatore sia stato a dir poco omissivo e reticente, non avendo preso posizione: un vero Re Travicello dei nostri tempi, che risponde ai comandi provenienti da Via Bellerio, e in particolare da quella Lega salviniana che ormai raccoglie il non plus ultra del centralismo e dello statalismo, anche al Sud.

Insomma, nulla di nuovo sotto il sole non solo del sud ma dell’intero bel paese che continua ad essere ostaggio delle manovre e dei maneggi di una classe politica che altrove sarebbe già stata processata e sbattuta in galera per gli innumerevoli atti di vigliaccheria e di infamità, che ha perpetrato nei confronti dei cittadini!

Francesco Montanino

lunedì 15 giugno 2020

CAMPANIA: I CAMPI FLEGREI RISCHIANO DI ESPLODERE, NEL SILENZIO DEI MEDIA


Tempo fa avevamo denunciato come Napoli e il proprio hinterland vivessero costantemente sotto la minaccia rappresentata dai Campi Flegrei e dal Vesuvio. In tempi non sospetti, abbiamo messo in evidenza la mancanza di un serio programma di evacuazione delle popolazioni residenti nelle immediate vicinanze di questi due pericolosissimi vulcani che, nel malaugurato caso di eruzione, causerebbero una strage di dimensioni apocalittiche.

È notizia (naturalmente sottaciuta dai media di regime, preoccupati come sempre di distogliere la nostra attenzione dai veri problemi, con i triti e ritriti teatrini della politica) di questi giorni, che le trivellazioni effettuate dalla GEOGRID per il proprio impianto geotermico fra Pozzuoli e il quartiere di Agnano, abbiano provocato la fuoriuscita di dense colonne di fumo, che stanno preoccupando e non poco i cittadini dellarea che vedono messa a repentaglio la propria incolumità. 

Il tutto senza che il Comune di Napoli ne sappia qualcosa e in particolare il sindachino De Magistris si sia degnato di dare un segnale tangibile in tal senso, preoccupato comè di fare pompose passerelle e di annunciare improbabili discese in campo per la Regione. Al contrario del suo omologo di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, che invece ha immediatamente bloccato tutto. Sulla vicenda, è intervenuto anche il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che ha posto allattenzione dellopinione pubblica con una diretta Facebook, un problema che in realtà avevamo già in passato più volte sottolineato, così come provano i diversi articoli che abbiamo dedicato a questa vicenda che nessuno ha mai preso seriamente in considerazione, nonostante il pericolo sempre incombente


Il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo ha messo in guardia sulla possibilità che queste trivellazioni – che pare siano state autorizzate da Unione Europea e Governo Ita(g)liano – “possono creare esplosioni freatiche e terremoti, e anche dispersione di gas come l’anidride carbonica che causano danni ai cittadini. La località di Pisciarelli potrebbe dare luogo, da un momento all’altro, a esplosioni di gas assai pericolose per la popolazione. Ho chiesto all’INGV di intervenire, a fronte di quello che – almeno personalmente – ritengo essere un disastro ambientale irreversibile, in un’area a forte rischio vulcanico che è sotto il controllo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite il Dipartimento della Protezione Civile, in quanto sottoposta a piano di emergenza. In passato, ho già segnalato le criticità di quest’area e che, in presenza di trivellazioni per sfruttamento dell’energia geotermica, si possano generare anche forti terremoti indotti e innescati, come quelli che abbiamo avuto nel 2012 in Emilia Romagna. Così come c’è il rischio di dispersione nell’ambiente di milioni di tonnellate di anidride carbonica che causano grossi problemi di respirazione. La cosa incredibile è che sinora non ho trovato alcun dato su questi gas e il loro accumulo, sull’analisi del suolo e sulla composizione delle polveri di questi fumi. Senza poi considerare che queste perforazioni mandano all’aria, anni e anni, di studio e monitoraggio sulla natura e le caratteristiche antropiche di questa area, perché le condizioni di partenza adesso sono state del tutto alterate, essendo in presenza di danni permanenti….” 

I cittadini, dal canto loro, si sono costituiti in comitati civici e chiedono di punire i responsabili di quello che è, a tutti gli effetti, un grave disastro ambientale che si sta compiendo in un territorio già duramente provato dall’abusivismo edilizio, dall’inquinamento e dagli ingenti danni arrecati in maniera dissennata all’intero ecosistema in tutti questi anni, dalle politiche di sfruttamento poste in essere da una classe politica avida e, come al solito, poco interessata al benessere dei propri amministrati.

E questo perché ci sono tanti soldi in ballo, e non fa niente se poi tante persone possano essere vittime dell’esplosione del secondo super vulcano più pericoloso del mondo, senza manco avere avuto il tempo di rendersi conto di ciò che gli è accaduto. Stiamo parlando di finanziamenti europei e regionali che ammontano a circa 3,5 milioni di euro, e che evidentemente fanno gola a qualche personaggio privo di scrupoli che non ha esitato a perforare quella che è una caldera vulcanica, pronta a rovesciare nel giro di pochissimi minuti tutto il proprio letale contenuto sulle aree immediatamente circostanti. Il tutto, ripetiamo, senza minimamente interpellare i cittadini di questa che è una delle zone più densamente abitate al mondo e che si sono ritrovati alle prese, dall’oggi al domani, con una situazione che presenta tantissime incognite e alla quale sinora nessuno ha saputo fornire risposte.

Continueremo a monitorare questa vicenda, nella speranza che – almeno stavolta - si faccia luce e giustizia sui responsabili di uno scempio ambientale, causato da una classe politica infame e assassina, come nessun’altra al mondo! 


Francesco Montanino

martedì 26 maggio 2020

GUIDATI DA UN CIARLATANO


Siamo arrivati quasi alla fine di maggio e milioni di lavoratori e partite IVA stanno ancora aspettando i soldi che sono stati promessi da questo governo inetto e incapace come nessun altro, nella storia di questo ridicolo e sgangherato paese. In queste settimane in cui siamo stati costretti agli arresti domiciliari per il pericolo rappresentato dal Covid-19, abbiamo avuto modo di assistere ad una serie di televendite orchestrate dal Presidente del Consiglio Conte, con il contorno di personaggi semplicemente squallidi come Casalino e Di Maio


E la complicità colpevole e consapevole di un’opposizione sciatta e insignificante come quella rappresentata dalla borgatara melonara (s)fascista, dall’ex fannullone padano (ora diventato naziunalista itagliano) e dal recidivo Cavaliere che non ha ancora capito che dovrebbe andarsene beatamente in pensione (lui sì che può….), poiché il suo tempo è abbondantemente finito.

Tutti insieme appassionatamente, per PRENDERE PER IL CULO la gente dalla mattina alla sera, weekend e festivi compresi. Ne abbiamo sentite veramente tante, ma due “perle” in particolare ci sono rimaste impresse. 

La prima è il fantomatico “bazooka” di 400 e passa miliardi di Euro, ovvero una “potenza di fuoco” (testuali parole del cazzaro seriale che sta a Palazzo Chigi) con cui garantire la sopravvivenza a chi intanto era rimasto fermo (se non addirittura privo) con il proprio lavoro. Poiché però questa cifra era troppo piccola, ecco che si è voluti abbondare con altri 55 miliardi di Euro inseriti nel “Decreto Rilancio”, ovvero un’opera composta da 256 articoli e oltre 500 pagine! Un concentrato di supercazzole e bugie, degno del peggiore film di avanspettacolo con cui questo esecutivo ha, ancora una volta, incantato milioni e milioni di fessi che stanno ancora a credere alle fandonie e alle favole!


Il conto di questo ignobile teatrino lo stanno pagando quelle famiglie e quelle imprese, sempre più numerose, che stanno facendo enorme fatica a far quadrare i conti e che sono sempre più facili prede dell’esasperazione e degli usurai. Infatti, un aspetto sottaciuto di questa vicenda è che la malavita organizzata – grazie alle scarcerazioni facili volute dal Ministro della Giustizia Bonafede (il cui culo è stato salvato dal redivivo ebetino fiorentino Renzi) – sta facendo da prestatore di quei soldi tanto promessi e strombazzati dal Governo, ma che nella realtà non sono mai arrivati nelle tasche dei cittadini. 

Che anzi devono stare pure attenti a controllare i propri conti correnti, perché c’è il rischio concreto che, oltre al danno derivante dal mancato incasso di ciò che occorrerebbe loro quantomeno per sopravvivere, questo esecutivo composto da inetti e delinquenti della peggiore specie possa – anche qui, nel silenzio assordante dei media – permettersi si allungare il proprio lercio e schifoso zampone su quel poco di risparmi che ancora ci sono rimasti per poter portare il piatto a tavola! 

E questo perché di soldi non ce ne sono, a dispetto delle promesse e degli annunci in pompa magna che abbiamo ascoltato da due mesi e mezzo, a questa parte! Qualcuno si è lasciato sfuggire una parola che mette suscita solo disgusto, nel sentirla proferire: PATRIMONIALE

Come nel lontano 1992, quando Amato in piena notte orchestrò quella che è stata a tutti gli effetti un’autentica rapina, a distanza di quasi 30 anni ci ritroviamo con questa minaccia che incombe sui nostri sudati risparmi. Mentre però all’epoca erano in pochi ad avere un conto in banca, oggi invece tutti i percettori di reddito hanno depositato i propri risparmi presso i voraci istituti di credito che, dal canto loro, sono in combutta con questo esecutivo!

 

Potremmo ritrovarci di punto in bianco, e senza neppure essere stati preventivamente avvertiti, con un prelievo forzoso (il 14%, secondo i beni informati) che suonerebbe come un ulteriore sberleffo, da parte di chi sta giocando con la nostra salute e la nostra stabilità economica, senza neppure passare per un dibattito parlamentare che eppure è previsto da questa Costituzione, calpestata e utilizzata solo per fare i propri, meschini interessi! Come si sarà potuto capire, è assolutamente consigliabile portare i propri risparmi al di fuori di questo paese destinato a fallire, perché si corre il concreto rischio di subire un consistente depauperamento delle proprie dotazioni finanziarie, invece di ricevere ciò che occorre per tirare avanti e superare una crisi economica, che già ci sta presentando un salatissimo conto!

Si stanno reggendo in piedi, solo perché stanno lautamente pagando i vertici militari nel tenere a bada la rabbia crescente dei cittadini. Ma, state pur certi che quando anche l’esercito e le forze dell’ordine non riceveranno più nulla, anche in quegli ambienti inizieranno seriamente ad avvertirsi i primi morsi della fame! E, a quel punto, ecco che l’ipotesi del colpo di stato potrebbe concretamente prendere forma.

La seconda “perla” di cui tanto parla il mainstream di regime, riguarda la storiella del debito pubblico che avrebbe superato i rigidi parametri imposti dal famigerato trattato di Maastricht (dal 120% del PIL, dovremmo passare – stando a ciò che vanno raccontando in giro – al 150% e anche più), ci sa davvero tanto di presa in giro, perché sinora di tutti questi miliardi di euro annunciati non se n’è vista neppure l’ombra! Interi settori produttivi come il turismo sono stati abbandonati a sé stessi, e a rendere la situazione ancor più surreale troviamo anche assurde trovate come il bonus dei monopattini e la regolarizzazione dei clandestini (gli scafisti e le organizzazioni criminali che speculano sul traffico di esseri umani, stanno facendo i salti di gioia, grazie al Ministro Bellanova) che dovrebbero andare a lavorare nei campi, sulle quali lasciamo a voi ogni commento……

Il rischio, sempre più concreto, è che intanto possa scoppiare fra non molto una guerra civile con l’ampio strato della popolazione che lavora e produce che fronteggia la parte fannullona, parassitaria e fancazzista che sta letteralmente ammazzando questo paese. 


L’unica alternativa a tale scenario apocalittico che si sta facendo sempre più minaccioso e reale, è la creazione di una forza politica che rilanci il tema del federalismo e con esso la creazione di una nuova Assemblea Costituente dei Territori che riscrivano una nuova Carta Costituzionale, prendendo quale spunto quella della vicina e civile Svizzera. Opportunamente tarata su quelle che sono le nostre realtà e che possa permetterci finalmente di liberarci di una classe politica (tanto di maggioranza, quanto di opposizione) che andrebbe solo sonoramente presa a pedate nel sedere, e non solo metaforicamente. Le violazioni delle libertà costituzionali e dei diritti umani di cui si stanno macchiando, sono sotto gli occhi di tutti e non potranno essere assolutamente dimenticate con un colpo di spugna!

Per chi ci sta portando alla rovina, occorrerebbe una Norimberga con la quale inchiodarli di fronte alle proprie innegabili responsabilità, con esproprio totale dei propri beni unitamente all’esilio forzato a vita, in quanto elementi indesiderati e nocivi!


Francesco Montanino


ufficiostampalegasud@gmail.com

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sabato 25 aprile 2020

PATRONELLA (LEGA SUD AUSONIA PUGLIA): "CON IL GOVERNATORE EMILIANO LA REGIONE HA FATTO ENORMI PASSI INDIETRO"



In questo particolare periodo storico in cui l’emergenza legata al Covid-19 sta ridefinendo i ruoli fra Stato centrale e i territori, le iniziative che provengono dal basso assumono un significato assai profondo. Mentre moltissimi cittadini stanno ancora aspettando di ricevere bonus e stipendi del mese di marzo, c’è chi sia sta muovendo concretamente sul territorio per dare un aiuto tangibile a chi versa in uno stato di grave difficoltà economica.
Ne abbiamo parlato con Giovanni Patronella, Commissario per la Regione Puglia della Lega Sud Ausonia che si è fatto promotore di un’iniziativa, che si pone quale obiettivo, la riduzione del 50% della TARI e la sospensione della TOSAP per l’intero 2020 per il comune di Grottaglie.
“Vista l’emergenza del Covid-19 che ha costretto parecchi imprenditori – conferma Patronella - a chiudere le loro attività abbiamo lanciato questa proposta, con il sostegno del centrodestra di Grottaglie. Facciamo parte della coalizione che sostiene questa giunta ma, ad oggi, non ci hanno mai voluto prestare ascolto nonostante che abbiamo sempre dato il nostro contributo”.

Quali sono le altre iniziative che avete intrapreso e che avete in mente di portare avanti nell’immediato futuro, sul vostro territorio?

“Il nostro progetto – prosegue Patronella - è sempre stato quello di far rispettare il programma, come ad esempio quello sull’Ospedale “San Marco” di Grottaglie che è stato chiuso, senza neppure che il Sindaco abbia provato quantomeno ad opporsi. Il sindaco mi disse, in una riunione della commissione, che dovevamo smetterla di sostenere l’ospedale perché sennò il governatore Emiliano si sarebbe arrabbiato…..Altra battaglia che ci vede in prima linea, è quella relativa al cosiddetto “comparto C” ovvero terreni dal basso valore catastale, e sui quali il Comune invece intende sopravvalutarli portandoli dai 22-23 euro al metro quadro, a oltre 100. L’ aspetto più vergognoso di questa vicenda è che questa amministrazione comunale sta letteralmente sguinzagliando le agenzie di riscossione nei confronti di chi vorrebbe pagare il giusto prezzo. Poi c’è la questione della vocazione agricola di Grottaglie che però non è mai stata sufficientemente valorizzata. Insomma, come in tante altre problematiche, sindaco e giunta hanno completamente disatteso il programma, provocando forte malcontento nei cittadini che, dal canto loro, stanno reagendo in maniera civile e non perdono mai occasione per manifestare il proprio dissenso. Abbiamo coinvolto tantissime persone con le nostre iniziative sul territorio, ma a distanza di quattro anni questa giunta ad oggi non raggiunge neppure il 50%. Al momento opportuno, i nodi verranno sicuramente al pettine e in particolare la chiusura dell’ospedale con i reparti di ostetricia e ginecologia (che aveva 15 posti letto e che ha fatto nascere più di 600 bambini, nda) oltre che del Pronto Soccorso, sarà un tema che avrà indubbiamente,  il suo peso nella prossima campagna elettorale. Oggi molti malati terminali, non hanno neppure un punto di riferimento e l’ospedale più vicino che è il  “Santissima Annunziata” è sovraccaricato perché serve oltre 300mila persone, con un’unica postazione di Pronto Soccorso. La provincia di Taranto è stata letteralmente depredata a livello sanitario, mentre le altre non hanno subito i danni arrecati dalle scellerate scelte effettuate dalla Regione Puglia, in questi ultimi anni”.

Parliamo della Puglia. La regione più produttiva del Mezzogiorno come sta
reagendo di fronte a questa situazione? Quali sono le misure economiche che
andrebbero prese a tuo avviso per rilanciarla?


“Il dramma si legge sotto gli occhi di tutti, e i territori come quello di Grottaglie la
stanno vivendo molto male. Sono preoccupato in particolare per il turismo, che non ha
mai avuto una strategia autonoma di sviluppo, nonostante disponiamo di oltre 900 km di
costa sabbiosa che, se opportunamente valorizzati, potrebbero renderci la Florida
d’Europa. La Regione non è riuscita a spendere tutti i fondi europei, e questo perché il
Governatore Emiliano che ha fallito clamorosamente sia sul fronte della delega alla
Sanità che all’Agricoltura. Stiamo parlando di tanti soldi che sono stati privati al settore
agricolo, che eppure ne avrebbe tanto bisogno, e che può essere il volano dello sviluppo
ecosostenibile della Puglia. Con la giunta Emiliano, il cui mandato è già scaduto
conclude Patronella -, sono stati fatti enormi passi indietro, e non certo avanti come
qualcuno vorrebbe far credere”.


 
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